Recensione Jupiter - il destino dell'universo
Recensione Jupiter - il destino dell'universo

Recensione: Jupiter – il destino dell’universo


'Jupiter - il destino dell'universo' è un prodotto pensato quasi esclusivamente per l'intrattenimento: nonostante una sceneggiatura a volte un po' caotica, il film è un calderone di citazioni e omaggi che si poggia sui grandiosi effetti visivi curati dai Wachowski.
Voto: 6/10

Jupiter (Mila Kunis) vive a Chicago dopo che sua madre ha lasciato la Russia a seguito dell'uccisione di suo marito Max (James D'Arcy), appassionato delle stelle ucciso per una semplice rapina. La vita di Jupiter non è facile: la ragazza deve svegliarsi ogni giorno all'alba, preparare il caffè per la madre e per la zia, prima di passare la giornata a pulire le case degli altri, sognando cose che non potrà mai avere. Un giorno, però, mentre sta per donare i propri ovuli per ottenere abbastanza soldi per comprarsi un telescopio, viene attaccata da strani esseri che vogliono controllare la sua identità. Quando sta per essere uccisa, però, Jupiter viene salvata da Caine (Channing Tatum), che le spiega che lei è l'erede di un immenso regno che si espande per l'universo. Non solo: in quanto nuova sovrana, Jupiter è nel mirino della famiglia reggente, gli Abrasax. La mite Kalique (Tuppence Middleton) le spiega la storia degli esseri umani e dei pianeti e di come la Terra, di fatto, non sia altro che un enorme giardino di cellule da raccogliere per ottenere l'eterna giovinezza; Titus (Douglas Booth) invece vuole ereditare la Terra; infine il viscido Balem (Eddie Redmayne) che è pronto a tutto pur di preservare il suo diritto ereditario sul pianeta verde. Caine e Jupiter, dunque, dovranno attraversare lo spazio per cercare di salvare la Terra e i suoi abitanti.

Jupiter Ascending è il nuovo film di Andy e Lana Wachowski che, a tre anni dal filosofico, esistenziale e bellissimo Cloud Atlas, tornano al cinema con una storia del tutto nuova, smarrita nei recessi più profondi di un universo tutto da scoprire. Appare evidente, sin dalla prima inquadratura, la voglia da parte dei registi di creare una sorta di cosmologia fantascientifica partendo dal nulla: una saga interstellare che non cerchi le proprie radici in graphic novel, romanzi o serie straniere, come va tanto di moda in quel di Hollywood. Jupiter – Il destino dell'universo appare allora come una sorta di videogioco o parco ludico in cui i due registi si divertono a creare richiami e omaggi ad una certa cultura del passato, senza rinunciare alla loro solita, garantita attenzione al comparto visivo. In effetti Jupiter Ascending è una pellicola fortemente citazionistica, che nel tessuto del suo racconto nasconde omaggi che spaziano in tutta la storia dal cinema: da Star Wars e Signs, da Le dodici fatiche di Asterix fino a Ritorno al Futuro o a V per Vendetta – la cui sceneggiatura fu curata dagli stessi Wachowski. Inutile dire, naturalmente, che a farla da padrone sono gli effetti visivi, la creazione ex-novo di un universo tutto da scoprire, con proprie architetture e proprie leggi.

Dove, invece, Jupiter fallisce è nella sceneggiatura: la pellicola è un chiaro gioco, un divertissementpuro e semplice, che però pecca di una confusione di fondo in cui lo spettatore a volte non riesce a decifrare alleanze e motivazioni. E' come se nel calderone fossero stati inseriti così tanti ingredienti da non riuscire sempre a percepire il gusto d'insieme. Si ha così l'impressione che alcuni personaggi siano stati inseriti a caso, quasi distrattamente, e alcune situazioni di causa-effetto appaiono quanto meno oscure. Detto questo, però, diffidati da chi vi dirà che Jupiter – il destino dell'universo è un brutto film. Non è questo il caso. Nel vederlo ci si diverte, in qualche modo ci si appassiona anche alla banale storia d'amore tra Caine e Jupiter, e di sicuro si ride. E' lontana anni luce dalla produzione tipica dei registi – se vi aspettato qualcosa anche solo lontanamente simile a Matrix rimarrete delusi – ma vista come semplice prodotto di intrattenimento, la pellicola funziona in modo più che dignitoso.

Valutazione di Erika Pomella: 6 su 10
Jupiter – Il Destino dell’Universo
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