Irrational Man
Irrational Man

Irrational Man, la recensione


'Irrational Man' è una pellicola che si lascia guardare, che prova ad aprirsi a riflessioni più profonde e sotterranee, che aspira al grande cinema, rimanendo però ben ancorato ad una realizzazione dall'aria patinata, ma vuota, stantia, già vista.
Voto: 5/10

Abe Lucas (Joaquin Phoenix) è un insegnante di filosofia, cinico e appesantito da un corpo sfatto sotto i colpi inferti da un alcolismo nel quale il professore universitario cerca di nascondere il proprio bisogno di autodistruzione. Abe è stanco, rassegnato, spento. La materia che insegna, ai suoi occhi, è diventata nient'altro che mera teoria, uno stupido esercizio di stile che non riesce in alcun modo a insinuarsi nella vita reale. Una materia che non serve a niente, soprattutto non serve a lui. Ed è con questi sentimenti che Abe si trasferisce nella città universitaria di un college universitario, dove è visto come una sorta di star.

Jill (Emma Stone) è una studentessa con una vita apparentemente normale, un fidanzato che indossa cardigan ed è amatissimo dai genitori di lei. Jill, soprattutto, è una delle tante che subisce il fascino di Abe; prima attraverso i suoi scritti, poi nei meandri oscuri della sua mente contorta e polverosa. Polvere che, di colpo, viene spazzata via quando Abe riesce a trovare uno scopo nella propria vita, un atto efferato con cui dar senso alla materia che insegna, nel momento in cui la sua storia con Jill esce dai binari del platonismo e diventa carnale.

Irrational Man è il nuovo film di Woody Allen, una commedia che nasconde sotto la propria aurea leggera la solita riflessione nera e cinica che ha da sempre caratterizzato il cinema del regista. Il film, infatti, è così pieno di (facile) cinismo da finire con l'essere ridondante e a tratti noioso. Sebbene i toni siano quelli della commedia e ci sia una sorta di "colpo di scena" (bisogna prenderer questa espressione con le giuste precauzioni) man mano che la storia avanza si avverte una sensazione di vuoto, un odore di stantio in un cinema che ormai è sempre troppo uguale a se stesso, e non riesce a fornire nuovi spunti, né tantomeno a reggere il confronto con i film che hanno fatto di Woody Allen uno dei registi più amati dei nostri tempi.

Irrational Man è una pellicola che si lascia guardare, che prova ad aprirsi a riflessioni più profonde e sotterranee, che aspira al grande cinema, rimanendo però ben ancorato ad una realizzazione dall'aria patinata, ma vuota, stantia, già vista. Una pellicola che ben presto finisce nel dimenticatoio e che, soprattutto, non aggiunge nulla alla già vasta filmografia di Woody Allen.

Valutazione di Erika Pomella: 5 su 10
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