Il segnato
Il segnato

Il segnato, la recensione


Il segnato è uno spin-off in chiave latinoamericana della saga horror di Paranormal Activity. Una pellicola che per stile e tematiche riprende lo stesso discorso portato avanti dai predecessori ma che, in parte come essi, non riesce a terrorizzare e a convincere lo spettatore.
Voto: 5/10

Il Segnato è un film horror diretto da Christopher B. Landon e prodotto da Oren Peli, il padre della saga Paranormal Activity. E non è un caso visto che la pellicola è uno spin-off latinoamericano della saga horror più famosa degli ultimi anni. Lo stile visivo rimane lo stesso, ovvero quello del falso documentario, e anche la storia tratta sempre di possessioni demoniache, ma questa volta ci si focalizza su una famiglia di origine latina e non vi è collegamento diretto con la saga, se non nel finale.

Jesse è un ragazzo che vive in una comunità latino-americana di Los Angeles, si è diplomato da poco e per regalo riceva una piccola telecamera con la quale inizia a riprendere la sua quotidianità, insieme al suo inseparabile amico Hector. Un giorno però iniziano ad accadere cose strane nell'appartamento al piano di sotto e la proprietaria, un'anziana donna che fa strani riti alle donne in attesa di un bambino, viene trovata morta. I ragazzi iniziano ad indagare ma presto quello che al principio era solo un gioco iniziato per curiosità e per passare il tempo si trasforma in qualcosa di più grande e di inspiegabile. Il male lì ha scelti e ora non si può fuggire dall'inevitabile.

Sinceramente non si sentiva assolutamente il bisogno di un nuovo film che fosse collegato, in maniera diretta o meno, alla saga di Paranormal. Ormai sia lo stile utilizzato che le storie, quasi sempre uguali, non solo hanno stancato ma soprattutto non mettono più paura. I cosiddetti found footage movies, il cui capostipite è quel The Blair Witch Project che tanto aveva sconvolto ormai quindici anni fa, non hanno più lo stesso richiamo di prima e bisognerebbe trovare nuove idee per rinvigorire il genere o, scelta forse migliore, abbandonarlo del tutto, almeno per un po', soprattutto se questi sono i risultati.

Prima dell'uscita del quinto capitolo ufficiale della saga, arriva sui grandi schermi questo spin-off – Paranormal Activity: The Marked Ones – chiaramente realizzato più per coinvolgere anche il folto target di pubblico latino degli Stati Uniti che per portare un contributo interessante al tema. La storia non è interessante, non c'è tensione, non ci sono balzi sulla sedia e soprattutto molte di quelle scene che dovrebbero mettere paura risultano involontariamente comiche. Neanche la tecnica di ripresa risulta credibile perché l'unica fonte delle immagini è la telecamera del ragazzo, non ci sono telecamere di sicurezza installate o altri trucchi simili, e quindi ci si chiede come è possibile che ad un certo punto, neanche davanti alla morte o al pericolo imminente si smetta di riprendere. Perfino il collegamento vago alla saga madre è ridicolo, non ha senso e non si capisce il perché avviene ciò che ci viene mostrato. 

Valutazione di Giorgia Tropiano: 5 su 10
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