Il Rito: la Recensione
Il Rito: la Recensione

Il Rito: la Recensione


Recensione del film Il Rito (2011) diretto da Mikael Hafstrom e con protagonisti Anthony Hopkins, Colin O'Donoghue, Alice Braga, Ciarán Hinds, Toby Jones, Maria Grazia Cucinotta.
Voto: 7/10

Il Rito, tratto dal libro ispirato a vicende realmente accadute “Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi” del giornalista Matt Baglio, nella versione cinematografica di Mikael Håfström.

Il Rito racconta la storia di Michael Kovak (Colin O’Donoghue) , giovane seminarista che sceglie di intraprendere queso ‘voto’ non perchè credesse nella fede di Dio, ma perchè non ha ancora scelto la sua strada. La morte la vede fin da piccolo, in quanto il padre è un becchino, la madre invece è venuta a mancare durante la giovane età di Michael. Crescendo deve scegliere tra il continuare l’ attività del padre o scappare; sceglie così la strada del seminario per diventare prete. A pochi esami dal titolo ufficiale di prete, ritornano i dubbi di Michael: lui ha fede per poter intraprendere questa vita?

Michael Kovak per cercare una risposta arriva a Roma, nella Città del Vaticano, per seguire un corso di esorcismo, visto anche il precedente lavoro di becchino, non ha paura ad iniziare questo viaggio. Mentre si trova a Roma incontra una giornalista, che lo aiuterà a ritrovare la fede, utile alla fine del film.Michael conosce anche un altra persona, Padre Lucas Trevant (Anthony Hopkins), un leggendario sacerdote che ha eseguito migliaia di esorcismi, che accoglie Michael come giovane apprendista esorcista.

Padre Lucas ha il compito di dimostrare a Michael che il diavolo esiste, e di conseguenza aiutarlo a credere nella fede, facendogli prendere parte ad una serie di esorcismi che vanno da una giovane sedicenne incinta che perde il figlio in grembo, ad un giovane ragazo che anticipa delle morti innocenti, fino a sottoporlo ad un ‘esame’ fondamentale per la vita dello stesso Padre Lucas. Michael deve cercare in se stesso la propria fede, attraverso la quale poter sconfiggere il demonio che cercherà in tutti i modi di impossessarsi delle persone che stanno attorno a lui…

Il Il Rito è diverso dagli altri film del genere esorcismo, personalmente il migliore che fino ad ora ho visto, (The Exorcism of Emily Rose, L’ esorcista, ecc.) perchè al contraro di altri, Il Rito non è un horror crudo, ma, sebbene vietato ai minori di 14 anni, contiene scene che potrebbero essere ‘forti’ per alcuni spettatori.

Il Rito è un film atteso soprattutto per il ruolo che ha Anthony Hopkins, protagonista come mai visto fino ad ora, ma che comuunque riesce nel ruolo del personaggio durante la maggior parte del film. Nella parte finale, forse, è stata la più difficile da interpretare per l’ attore, ma in ogni caso ben riuscita, aiutata anche dagli effetti speciali, non eccessivi, utili per le situazioni di manifestazione della possessione.

Essendo a Roma, anche se con una parte di minore importanza, ritroviamo l’ attrice Maria Grazia Cucinotta, nel ruolo di zia della giovane sedicenne incinta, che è impossessata dal demonio. Per lei poche battute, ma che fanno in modo di sentire il film più italiano.

Il Rito, lo consiglio a chi vuole vedere qualcosa di diverso dagli altri film dello stesso genere, visto che offre molti spunti di riflessione sull’ importanza o meno della fede, sul credere in qualcosa, ed in questo il regista Mikael Håfström è riuscito nel suo intento. Anche dopo la vista del film, non tutti i dubbi vengono risolti, ma che rimangono nello spettatore.

Valutazione di Redazione: 7 su 10
Il Rito
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