Il Mio Finto Ragazzo, recensione della commedia
Il Mio Finto Ragazzo, recensione della commedia

Il Mio Finto Ragazzo, recensione della commedia su Prime Video


Su Prime Video è arrivato 'Il mio finto ragazzo' è una commedia romantica a tema LGBTQIA+ che, nel raccontare una storia d'amore, riflette anche sui molti problemi che i ragazzi di oggi devono affrontare per 'stare al mondo'.
Voto: 8/10

Nel mese del Pride su Prime Video arriva una deliziosa (e spassosa) commedia incentrata sulle difficoltà di trovare l'amore vero in un'epoca dove tutto è filtrato dalle "menzogne" dei social media. Utilizzando uno stereotipo sempre molto valido – quello del "fake boyfriend" che da il titolo al film – Il mio finto ragazzo racconta la storia di Andrew (Keiynan Lonsdale), un giovane uomo che non riesce a liberarsi dalla presenza tossica di Nico (Marcus Rosner), un vanesio attore di soap opera a cui piace avere il controllo su Andrew e il fatto che il ragazzo torni sempre da lui, a dispetto di quanto il suo comportamento possa essere abietto e traditore. Preoccupato per questa dipendenza affettiva, il migliore amico di Andrew, Jake (Dylan Sprouse), insieme alla fidanzata Kelly (Sarah Hyland) decide di creare un fidanzato finto, che esiste solo in rete e che si chiama Cristiano Maradona. Sebbene Andrew non sia del tutto certo della sensatezza di un piano così intantile, la gelosia di Nico lo spinge ad accettare l'aiuto di Jake. Ma ben presto la situazione sfugge di mano: Cristiano diventa un influencer che "devia" Jake e Andrew, soprattutto, incontra un ragazzo che potrebbe essere il suo vero amore.

Il mio finto ragazzo è una classica commedia romantica, di cui è facile indovinare la risoluzione finale. Ma nonostante questo – che è un po' un must have del genere – la fruizione del prodotto è senza dubbio piacevole, divertente e non così scontata. Sebbene la ricerca del vero amore abbia sempre un lieto finale che è facile aspettarsi, Il mio finto fidanzato affronta tematiche – sebbene con una certa leggerezza – che non sono affatto così scontate. Non solo la difficoltà di trovare una persona affidabile e sincera in un'epoca in cui tutti migliorano se stessi con filtri ed effetti speciali alla portata di tutti, ma la storia parte con la messa in scena di una dipendenza affettiva di cui non si parla mai molto spesso nelle commedie romantiche, non viene mai davvero mostrato un rapporto tossico, con uno squilibrio di potere che pende verso uno o l'altro componente della coppia. Pur non dimenticando mai che si tratta di una commedia romantica, Il mio finto ragazzo mostra con incredibile puntualità le conseguenze di avere a che fare con un partner narcisista e manipolatore e quanto sia difficile uscire dal tunnel persino quando si è perfettamente consapevoli del male che si prova. 

Un altro aspetto interessante del film è quello legato al mondo di internet, dei social e degli influencer. Nella figura di Cristiano Maradona, il film prende un po' di mira tutti quei personaggi pubblici del web che sembrano non fare molto altro che esistere davanti a uno schermo perché brand e followers lo eleggano a Dio. Ma più che questo aspetto è interessante sondare il comportamento del personaggio di Jake, del modo in cui rimane avvinto alla bugia e alla trappola che lui stesso ha intessuto. L'aspetto interessante, detto questo, è proprio vedere come il personaggio di Jake cerchi di mostrare la sua parte migliore sui social, come se la vita vera non avesse senso o non avesse peso, ma contasse solo quella online, quella in cui può fingere "di essere qualcuno" e di non avere problemi di sorta nel cercare la propria strada in un mondo che sembra sempre troppo affollato e che tende a fagocitare chi non riesce a stare al passo, in una società che va sempre troppo veloce.

Tra queste riflessioni attuali e sociali, comunque, la trama sentimentale si inserisce in modo abbastanza naturale e genuino: il film è pieno di scene divertenti – un paio, forse, al limite del trash – ma anche di momenti romantici che fanno battere il cuore e sebbene la storia d'amore abbia un suo peso e sia anche molto carino, forse l'aspetto che ci ha fatto emozionare di più è quello legato all'amicizia che lega i tre protagonisti, pur con le loro esagerazioni.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
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