Se succede qualcosa, vi voglio bene: recensione del cortometraggio straziante su Netflix
Su Netflix è arrivato 'If Anything happens, I love you', un cortometraggio d'animazione di eccellente fattura, con un bagaglio emotivo che non lascerà indifferenti e che, proprio per la sua onestà, metterà radici nella coscienza dello spettatore
di Erika Pomella / 24.11.2020 Voto: 9/10
Dura appena 12 minuti If Anything Happens I Love You, il film disponibile su Netflix anche con il suo titolo italiano, Se succede qualcosa, vi voglio bene. Si tratta di un cortometraggio animato, diretto da Will McCormack e Michael Govier, che racconta una storia che negli Stati Uniti è, purtroppo, molto più verosimile di quanto sarebbe lecito aspettarsi. E forse è proprio questa sua onestà, questo suo essere vicino a vicende spaventose ma purtroppo vere e universalmente condivisibile, che il cortometraggio riesce ad arrivare così facilmente al cuore dello spettatore, che lascia passare quei dodici minuti con un peso sempre più pesante sulle spalle e un cuore ancor più appesantito dalla tristezza che accompagna la tragedia.
Tutto ruota intorno alla morte di una giovane adolescente, che perde la vita a scuola, durante una sparatoria, una di quelle di cui i quotidiani statunitensi sono spesso pieni e che portano gli americani a discutere sempre molto animatamente sul tema della legge sulle armi. Ma non è la sparatoria in sé a interessare i due metteur in scene. Il tratto elegante e quasi semplice al tempo stesso della loro animazione si concentra soprattutto sul lutto di due genitori che hanno perso la figlia, sul dolore di una coppia che sembra essere morta insieme alla figlia. Due persone adulte che non riescono più a parlare e a parlarsi, ognuna chiusa nel proprio dolore e in quel terribile pensiero del "e se…"
Ma di punto in bianco i corpi stanchi e appesantiti dei genitori, le lacrime che non hanno il coraggio di versare apertamente, così come la porta chiusa della stanza della bambina, diventano solo il palcoscenico in cui si muovono delle ombre o, forse, delle emanazioni. Lo schermo si riempie di questi disegni più scuri con le fattezze dei due protagonisti. Ombre che dicono tutto quello che i due esseri umani non hanno il coraggio di dirsi. Urlarsi contro la propria rabbia e la propria frustrazione, ma anche l'amore che provano ancora e al quale hanno paura di abbandonarsi. Ombre che cercano di solcare i cieli dei bei ricordi per non lasciare alla morte anche quel lauto bottino: per non permettere al lutto di divorare anche le cose belle, quelle piccole e indimenticabili che rendono una vita degna di essere vissuta.
Ed è in questa doppia dimensione narrativa, con le note del brano 1950 in sottofondo, che forse si deve cercare l'ottima riuscita di questo cortometraggio, che non se ne fa niente dei facili ricatti emotivi e mostra solo la realtà delle cose: il lato oscuro e tenebroso della tragedia, l'insistenza dei rimpianti, il senso di colpa di chi è sopravvissuto ed è chiamato ad andare avanti con la propria vita, anche quando andare avanti sembra la cosa più difficile che si possa fare. Che si possa immaginare.
Elegante nella resa quanto nell'ideazione a monte, If Anything happens, I love you è un cortometraggio struggente, di quelli che ti fa venire la pelle d'oca se si pensa a quanto una storia del genere possa essere simile a quella di molti genitori che sono ancora incastrati nel tentativo di ritrovare un motivo per alzarsi la mattina, per accettare l'esistenza di nuovo giorno quando il centro del loro universo è stato dissipato. Saranno probabilmente dodici minuti di pianto quelli che accompagnano la visione di questo splendido cortometraggio, ma vi promettiamo che ne varrà la pena e che dopo la visione ne uscirete un pochino cambiati.