I demoni di Leonardo Da Vinci: il primo episodio di Da Vinci’s Demons
Recensione del primo episodio di Da Vinci's Demons, la serie che fa rivivere i demoni di Leonardo Da Vinci: dal 22 aprile 2013 su FOX.
di Erika Pomella / 09.04.2013 Voto: 7/10
Il prossimo 12 Aprile si concluderà, in America, una delle serie tv più amate di sempre. Spartacus – War of the Damned porrà fine al racconto dell'ascesa dello schiavo Spartacus e della sua guerra contro Roma, nel decimo e ultimo episodio Victory. Il network Starz – che ha lanciato la serie e con la quale è stato identificato – lungi dal rimanere impassibile davanti alla fine della sua miniera d'oro ha già pronta in serbo una nuova serie televisiva. Debutterà proprio il 12 Aprile il nuovo Da Vinci's Demons che in Italia verrà trasmesso dal canale satellitare Fox a partire del 22 Aprile; un totale di otto episodi della durata di circa sessanta minuti volti a restituire al grande pubblico l'immagine di Leonardo Da Vinci. La serie, tuttavia, non si limita in alcun modo a seguire storicamente le vicende del celebre scienziato: all'immagine di un uomo vecchio e geniale, Starz sostituisce un giovane venticinquenne audace e seducente, che alla sua famosa capacità inventiva aggiunge incubi, sangue, corruzione e demoni.
La storia comincia in un antro oscuro, dove il giovane Leonardo da Vinci (Tom Riley) è alle prese con una sorta di stregone, che gli parla dei poteri dell'oppio, come di qualcosa capace di aprire la porta ai demoni. Mentre ricordi spezzati e di difficile collocazione interrompono le parole dell'uomo, l'occhio di Leonardo – capace di cogliere qualsiasi cosa – si chiude. Sullo schermo nero, allora, appare la scritta quattro giorni prima. Mentre a Milano il Conte Sforza (Hugh Bonneville, il capofamiglia di Downton Abbey) viene ucciso per mano di un affiliato a quella che poi prenderà il nome di congiura dei pazzi e che aveva i suoi massimi esponenti in papa Sisto V (James Faulkner) e in suo nipote Girolamo Riario (Blake Ritson, già visto nei panni di re Edoardo III in Mondo senza fine), Firenze si gode i preparativi per l'imminente Pasqua. Il giovane Leonardo, all'epoca ancora un sottoposto del maestro Verrocchio, passa il suo tempo a fare ritratti a giovani di dubbia moralità e inventando macchine e marchingegni che diano soddisfazione alla sua inventiva. Mentre progetta – non senza difficoltà – la Colombina che dovrà volare sul cielo di Firenze nella Domenica Santa, sotto l'occhio vigile di Lorenzo De' Medici (Elliot Cowan), Leonardo finirà con l'innamorarsi della favorita di Lorenzo, Lucrezia Donati (Laura Haddock). Tuttavia il giovane non sa di essere solo all'inizio di una straordinaria quanto occulta avventura …
Scritta da David S. Goyer – famoso soprattutto per aver firmato la sceneggiatura di due campioni d'incassi come Batman Begins e The Dark Knight rises di Christopher Nolan – Da Vinci's Demons si presenta, almeno in questo primo episodio dal titolo The Hanged Man quasi come un fumetto di supereroi. Il Leonardo messo in gioco da Goyer, infatti, risponde a tutti i canoni del genere: bello e maledette, seducente e arrogante, il personaggio principale di questa nuova serie televisiva è, però, un uomo fragile, pieno di demoni interiori che gli guastano il sonno e rendono difficoltosa qualsiasi conversazione che non sia solo di stampo superficiale. Se tra i ricordi dell'infanzia che sembrano essere sinonimo della paura adamitica e misteriosa di Leonardo, si nasconde una sorta di passaggio segreto che sembra essere uscito da Batman Begins (come Batman, questo Leonardo è cresciuto come orfano), non sono pochi i richiami e gli omaggi che Goyer decide di fare al mondo di supereroi sui generis. Dalla dipendenza da sostanze stupefacenti (come Sherlock Holmes), fino alla possibilità di trascendere la propria umanità grazie ad invenzioni che, per l'epoca, superavano il termine stesso di tecnologia (come il Tony Stark di Iron Man), in Da Vinci's Demons ad emergere con più ferocia è l'immagine di uno scienziato ben lontano dall'immagine tramandata ai posteri grazie al famoso autoritratto. Tom Riley – che i più voraci divoratori di serie ricorderanno come il Mr. Wickham di Lost in Austen – ha senz'altro il phisique du role per calarsi con successo in questa versione fantasy della storia. Circondato com'è da attori di grande respiro, e con i quali si avverte sin da subito una buona chimica (specie con Elliot Cowan, anche lui in Lost in Austen, nei panni di Mr. Darcy), Tom Riley riesce a conquistare il pubblico, aggraziandosi le sue simpatie già in pochi attimi di messa in scena.
Come ogni buon pilot che si rispecchi The Hanged Man si preoccupa soprattutto di presentare i personaggi che, nei prossimi episodi, dovranno vedersela con una diegesi che porrà al centro della propria narrazione il culto dei figli di Mitra. Al di là dei personaggi, però, il primo episodio di Da Vinci's Demons pone l'accento anche su un'altra protagonista: la Firenze rinascimentale, piena di fermento e cultura, viene fotografata da Goyer con disarmante entusiasmo. Se, da una parte, gli effetti speciali del greenscreen lasciano un po' a desiderare in alcuni momenti, la scelta di non celare nessuna delle perversione di cui il rinascimento è pieno è una scelta che ben si sposa anche con l'immagine del network starz, che non ha mai avuto problemi di politically correct nei suoi show.