Harry Potter e i doni della morte (parte 2): Recensione

Dopo un decennio di avventure si conclude definitivamente con Harry Potter e i Doni della Morte – parte 2 la storia di un giovane maghetto che, crescendo, ha saputo affrontare cio’ di cui ogni persona teme e vorrebbe evitare: la morte.

In questo epico capitolo conclusivo, Harry Potter riesce finalmente a far vedere ciò che nelle sfide degli ultimi sette anni vissuti ad Hogwarts ha imparato. Non parliamo di teoria o pratica delle lezioni, ma dell’affrontare la propria vita, superando con le proprie forze – e con l’aiuto dei propri amici Ron ed Hermione – le difficoltà che si incontrano. In particolare, le barriere di sfida e combattimento che in ogni capitolo hanno visto protagonista una sola persona: Tom Riddle, o meglio Lord Voldemort conosciuto come Colui-che-non-deve-essere-nominato.

L’ultima parte dell’ultimo capitolo inizia proprio da dove si era interrotto il primo episodio, alla ricerca degli Horcruxs – la divisione dell’anima del Signore Oscuro-. Ne mancano ‘solo’ quattro all’appello e, una volta distrutti anche questi, la battaglia fra il Bene ed il Male avrà fine. Uno scontro all’ultima magia che vede da un lato Voldemort assetato dal potere e di quanto piu’ oscuro esista al mondo, dall’altra abbiamo il nostro Harry, oramai divenuto uomo, in grado di affrontare faccia a faccia la morte di cui non ha paura. Nella sua vita, il Sopravvissuto ha già visto troppe persone a lui care morire – i propri genitori, Cedric Diggory, Albus Silente,…- ed è proprio questo a dargli da la forza di combattere.

L’ultimo capitolo della saga che ha battuto ogni record cinematografico al mondo, non lascia da parte nessun dubbio. Tutto viene rivelato nei minimi dettagli, in modo che la storia iniziata dieci anni fa venga compresa da tutti. Il regista David Yates, che ha diretto anche i precedenti tre capitoli, riesce a dare il giusto spazio alla storia di ogni personaggio a cui il pubblico si è affezionato.

Yates non ha badato al troppo sentimentalismo perchè in un capitolo finale è necessario, mettendo in risalto l’amicia tra Harry, Ron ed Hermione ( Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson). Fra tutti però, Harry riesce finalmente a diventare leader e spiccare nelle sue abilità quando arriva il fatidico momento di eliminare Voldemort. Una battaglia attesa da tutti e che è in grado di emozionare.

Restando in tema delle emozioni, il momento piu’ bello, puro e sincero lo si ha nei dieci minuti circa in cui Severus Piton fa le sue rivelazioni ad Harry. Un uomo che il Sopravvissuto ha visto sempre con distacco, pronto però a ricredersi. E qui, spazio alle emozioni anche dei fan che non mancheranno di commuoversi.

L’ultimo capitolo è il primo ad essere disponibile nella versione 3D. Ricordiamo a tal proposito che anche la prima parte doveva essere distribuita in formato stereoscopico ma per motivi di tempo si è deciso di abbandonare il progetto. Infatti, entrambe le parti sono state girate insieme (successivamente si sono divise in due per la durata di 4 ore e mezza) in 2D e successivamente convertite in 3D al computer. Per quanto riguarda la scelta della visione di una o dell’altra versione sta allo spettatore, in quanto un film convertito non è in grado di dare quella vera sensazione della profondita’ che si ha con una cinepresa speciale, ma in ogni caso questo capitolo è riuscito bene.

Harry Potter e i Doni della morte – parte 2 non è la fine solo della storia cinematografica o di quella stampata – terminata con il settimo libro scritto da J.K. Rowling nel 2008 – perchè questa avventura e le emozioni che ha saputo regalare in dieci anni e che tanto ha appassionato persone dal tutto il mondo rimarrà indelebile nel cuore di tutti i fan. Stiamo parlando di una saga unica nel suo genere che rimarrà per sempre.