Guardiani della Galassia Vol. 2, Recensione

Qualche tempo dopo la battaglia di Xandar, Peter Quill (Chris Pratt) e i suoi compagni, Gamora (Zoe Saldana), Drax (Dave Bautista), Rocket (Bradley Cooper) e baby Groot (Vin Diesel), divenuti ufficialmente i difensori della galassia, si ritrovano alle prese con una nuova avventura. Tra combattimenti e viaggi nello spazio, finiranno per fare la conoscenza di Ego (Kurt Russell), il padre di Peter, un uomo tanto affascinante quanto misterioso.

Dopo il successo de I Guardiani della Galassia, il regista James Gunn fa il suo ritorno, per dirigere il sequel del più irriverente e spassoso film del Marvel Cinematic Universe, e lo fa meravigliandoci e stupendoci ancora una volta. Migliorando il predecessore laddove necessario, Gunn crea un cinecomic perfetto in tutti i suoi aspetti, con una storia davvero avvincente, capace di far ridere ma anche di emozionare e commuovere. Ciò che ci viene mostrato infatti, non sono solo le divertentissime disavventure dei protagonisti, che si mostrano come sempre dotati di grande carisma ed ironia, ma anche il loro lato più profondo ed umano, riflettendo in particolar modo sul concetto di amicizia e di famiglia, tema cardine del film.

Parlando dei personaggi, tra i numerosi i pregi di questo sequel si può riscontrare una loro più approfondita caratterizzazione, non solo per quanto riguarda il gruppo protagonista (tra cui spicca un adorabile baby Groot), ma anche per quanto riguarda tutti coloro che li affiancano, come ad esempio Nebula o Yondu. Ad ognuno viene lasciato il giusto spazio per farsi conoscere meglio e si ha così modo di poter notare alcuni aspetti che prima non erano stati messi in luce. Insieme a tutto ciò, un'altra nota decisamente positiva è sicuramente la sceneggiatura, nella quale vengono privilegiati ancora di più i toni ironici e dissacranti del primo film, tra gag esilaranti e fantastiche citazioni anni '80.

Ottime le interpretazioni di tutto il cast, all'interno del quale, oltre ovviamente al protagonista Chris Pratt, spiccano per bravura Michael Rooker nei panni di Yondu e Kurt Russell in quelli del pianeta vivente Ego. Per quanto riguarda invece gli effetti visivi, risultano anche questa volta davvero spettacolari e ben realizzati. Non si può, infine, non menzionare la fantastica colonna sonora, che, sebbene sia per certi versi meno movimentata rispetto al primo film, resta comunque composta da brani eccezionali ed assolutamente azzeccati, in grado di rendere ancora più coinvolgente e accattivante la pellicola.