Gli Ultimi Saranno Ultimi, la recensione

Gli Ultimi Saranno Ultimi racconta la storia di Luciana Colacci (Paola Cortellesi) una donna solare, che sogna una vita semplice e dignitosa insieme al marito Stefano (Alessandro Gassmann). Da anni provano ad avere un bambino con scarsi risultati, ma quando finalmente ci riescono, ciò che in realtà doveva essere un lieto evento inizia a scardinare tutti i punti fermi della loro vita. Luciana perderà il lavoro e dopo una serie di vicissitudini si troverà a reclamare i suoi diritti davanti alla persona sbagliata, perchè un ultimo come lei, il poliziotto Antonio Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio).

La sequenza iniziale del film, è un flashforward molto intenso e concitato, che fa da preludio a quello che accadrà in seguito che ci fa capire immediatamente che il film che stiamo per iniziare a vedere ha un sapore molto amaro. Ci troviamo nella provincia di Roma, una vallata seminata da enormi antenne ripetitrici di Radio Vaticana, che fanno sentire la messa attraverso gli scarichi dei lavandini. Cosa che rende molto felici le vecchiette, ma che in realtà non ha nulla di divertente, visto che tutte queste radiazioni sono causa di molte malattie. Sembra un posto dove non sono accettati i bambini, dove non hanno il diritto di nascere. Infatti, Luciana e Stefano, ci provano da tempo con scarsi risultati.

Si tratta di un film che mette in scena la forza e la determinazione delle donne: che si alzano ogni giorno per andare a lavorare in fabbrica mentre i loro mariti passano le giornate seduti al bar in piazza inventandosi lavori e affari fallimentari. Ma nonostante questo, è un mondo che non tutela le donne, infatti quando Luciana finalmente scopre di aspettare un bambino, non fa in tempo a rallegrarsi di questa bella notizia, che perde il lavoro a causa della sua nuova e temporanea condizione. Da questo momento Luciana inizia una vera discesa all'inferno, si sente sempre più sola, impaurita e abbandonata da tutti gli affetti a lei più cari, compreso quello più importante cioè quello del marito. Tutto questo la porterà a compiere un gesto folle, per riacquistare la dignità perduta.

Gli ultimi Saranno Ultimi esce nelle sale cinematografiche il 12 novembre ed è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano e distribuito da Italian International film con Rai Cinema. Nasce da una trasposizione teatrale di Massimiliano Bruno, che per anni ha portato in teatro questo spettacolo con Paola Cortellesi che, interpretava tutti i personaggi. Dopo tempo, si ritrovano a lavorare insieme collaborando anche alla scrittura della sceneggiatura di questo film, insieme a Furio Andreotti e a Gianni Corsi.

L'idea di portare al cinema una trasposizione teatrale è una scelta molto coraggiosa, perchè spesso si deve stravolgere tutto, ma in questo caso è perfettamente riuscito. Gli ultimi Saranno Ultimi ha dei ritmi molto serrati, la narrazione scorre fluida, ti appassiona fino alla fine. Tutti gli attori hanno messo in scena un'ottima prova di recitazione, da quelli minori fino ad arrivare ai protagonisti. In particolar modo la Cortellesi, ma anche il mitico Fabrizio Bentivoglio nei panni del poliziotto Zanzotto, non è da meno, come d'altronde ci ha sempre abituato in questi anni.

Gli ultimi Saranno Ultimi ha contenuti più che mai attuali: la crisi del mondo del lavoro, la discriminazione delle donne all'interno di questo sistema e la non tutela del diritto a diventare madre. Il regista ha dichiarato in conferenza stampa di sentire molto suo questo film, e questa cosa credo sia una sensazione condivisa da chi lo vede. E' un film di tutti, racconta la storia di tutti, ognuno di noi in parte può sentirsi rappresentato da queste scene.

Gli ultimi Saranno Ultimi è un esempio di cinema italiano che ci rende orgogliosi, un film consigliatissimo che ti emoziona così tanto fino a portarti alle lacrime.