Il Trono di Spade
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Recensione Game of Thrones – The Gift


Con 'The Gift' assistiamo alla spaccatura netta tra romanzi e serie tv: ci avventuriamo su sentieri del tutto nuovi che, tuttavia, vengono messi in ombra dalla disastrosa e vergognosa resa di Dorne e dei personaggi legati a questa terra.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: Unbowed, Unbent, Unbroken

Nell'episodio della scorsa settimana Sansa Stark si è sposata, di nuovo. Dopo essere stata la quasi-sposa di re Joffrey e la moglie di Tyrion Lannister, ora la ragazza Stark si sposa nel parco degli dei di casa sua, di quella Grande Inverno che aleggia in mezzo alla neve peggio di un fantasma. Al suo fianco c'è Ramsey, il bastardo di Lord Bolton divenuto legittimo per i suoi, diciamo, meriti in battaglia. Un'unione, questa, pavimentata da Ditocorto che, mentre Sansa è alle prese con le responsabilità legate al suo ruolo, si trova ad Approdo del Re dove non ci pensa su nemmeno un attimo prima di vendere la ragazza a Cersei. Sansa, però, ha ben altre cose di cui occuparsi: la sua prima "effettiva" notte di nozze si trasforma ben presto in uno stupro. Ramsey sa bene che il loro legame non può dirsi vero finchè non sarà consumato: il bastardo Bolton, allora, non perde tempo e stupra la moglie, sotto lo sguardo allucinato di Theon Greyjoy che sta scivolando sempre di più nelle pieghe di Reek. Nel frattempo a Dorne Jamie e Bronn raggiungono i Giardini di Doran Martell per prendere Myrcella e portarla al sicuro a King's Landing. La ragazzina, però, è innamorata di Trystane Martell e non vuol tornare a casa; come se non bastasse i due vengono colti e attaccatti dalle serpi del deserto, le figlie di Oberyn Martell, che mirano solo a vendicarsi del padre. Nello scontro Bronn viene ferito (sarebbe più corretto dire graffiato) da un pugnale, presumibilmente avvelenato. Ad Approdo del Re Cersei riceve la visita della Regina di Spine, lady Olenna che assiste, suo malgrado, all'inchiesta e al successivo arresto di entrambi i nipoti per mano degli uomini dell'Alto Passero, più che mai determinati ad estirpare il male dalla città. Cersei pensa così di essersi finalmente liberata dell'ombra della profezia. Infine al di là del mare stretto, Tyrion e Jorah (quest'ultimo sempre alle prese con il morbo grigio) vengono fatti schiavi, ma sentendo che la direzione è Meereen, Tyrion fa credere che Jorah sia un potente combattente delle fosse. Il loro piano è quello, naturalmente, di avvicinarsi il più possibile a Daenerys.

Cosa vedremo: The Gift

The Gift è l'episodio che, forse più di tutti quelli che lo hanno preceduto, segna una rottura definitiva con i libri, portando sullo schermo una storia completamente diversa, che rischia di fare spoiler anche a chi è in pari con la lettura. Questo perchè l'autore, George Martin, si prende cinque anni tra una stesura e l'altra, lasciando noi poveri fan a storcere il naso davanti alle storpiature e a vivere nell'ansia per paura di anticipazioni dopo aver vissuto per anni cercando di schivare spoiler. Sansa è ormai vittima dei desideri carnali di Ramsey e, allo stremo, chiede aiuto proprio a Theon, affidandogli la candela che, se accesa e messa alla finestra della torre, rappresenterebbe una richiesta d'aiuto di Sansa Stark. Theon, però, è ormai divenuto Reek e così tradisce, di nuovo. Porta la candela a Ramsey che, senza pensarci su due volte, fa uccidere la cameriera che aveva promesso il proprio aiuto a Sansa. Al di là delle mura, intanto, Brienne attende un semplice segno per avere il via libero a intervenire. Nel frattempo Sansa, che non ha altre opzioni, comincia a giocare con le insicurezze di Ramsey, cercando di metterlo contro il padre che è in attesa del suo figlio legittimo. Ad Approdo del Re, intanto, Cersei si gode l'incarcerazione di Margaery e, nel frattempo, gioca alla brava madre con Tommen, che si fa raggirare come se non ci fosse un domani. Non sa, però, che Ditocorto – come sempre – sta pensando al proprio tornaconto e che ha parlato con Lady Olenna, denunciando la stessa Cersei per i suoi atti osceni. Così, mentre la regina sta gongolando per i suoi successi, viene a sua volta condotta in cella. Intanto a Dorne Bronn riceve, dopo lusinghe e seduzioni del tutto gratuite, un antidoto per guarire dal veleno, mentre Myrcella dice a suo zio Jamie che non vuole tornare indietro. Alla Barriera, invece, il vecchio maestro Aemon muore, lasciando Sam da solo a vedersela non solo con gli uomini che vogliono prendere Gilly, ma anche con la ragazza stessa, che gli insegna come fare l'amore. Jon Snow è partito insieme ad alcuni leader dei bruti per cercare di rafforzare un'alleanza che sembra comunque molto difficile. Stannis, intanto, scopre che Melisandre vuole sacrificare il sangue della principessa, ma stavolta il re – spinto dal proprio amore paterno – si oppone. Infine, al di là del mare stretto, all'interno di un torneo che sembra solo la bruttissima copia di quelli visti in Spartacus, Jorah Mormont riesce a presentarsi al cospetto di Daenerys, che ordina affinchè l'uomo venga condotto via, ma a quel punto fa la sua entrata in scena Tyrion che, presentandosi, dichiara di essere un dono per la madre dei draghi.

Dimenticare Dorne

In questa stagione – così come accadde a suo tempo nei libri – uno degli elementi che avevano suscitato più interesse era arrivare finalmente a Dorne, in questo regno del Sud baciato costantemente dal Sole. Eravamo deliziati al'idea di conoscere finalmente le Serpi, queste donne combattive e coraggiose pronte a tutto pur di vendicare il padre. Invece, da quando Dorne è apparsa sullo schermo, sotto le sembianze di una dorata Andalusia, le nostre emozioni si sono ben presto trasformate in un abisso di delusione. La scorsa settimana la scena del combattimento tra le serpi, Jamie e Bronn era qualcosa che rasentava il ridicolo, che non solo non era stata sviluppata narrativamente in modo consono, ma era stata realizzata con l'indecisione di un dilettante, tanto che la stessa resa tecnica fu uno dei motivi che più ci fecero storcere il naso. L'affronto era massimo soprattutto perchè l'episodio portava, come titolo, proprio il motto della casata Martell e di questo principe reggente, di questo Doran Martell non abbiamo che un accenno sfocato. La scorsa puntata, che avrebbe dovuto essere incentrata proprio su questa parte del mondo, ha finito con l'offrire dieci minuti scarsi di uno spettacolo mediocre. Purtroppo con The Gift le cose non sono migliorate. Da una parte c'è Myrcella che rimprovera Jamie: gli dice che quasi non lo conosce e che per lei lui non rappresenta niente di confortante. Ormai, per Myrcella, Dorne è casa. Poi abbiamo una lunga, fastidiosa, quanto inutile scena in cui una delle serpi, probabilmente a causa di insicurezza legata a quel particolare periodo del mese mette in mostra il seno davanti a un Bronn sempre più "ubriaco" per via del veleno e gli ordina di dirle che lei è la donna più bella del mondo, se no niente antidoto per lui. Ma stiamo scherzando? Oberyn morirebbe una seconda volta se potesse vedere la sua prole – un tempo indomita e profonda – ridotta ad un abbozzo fastidioso di pseudo-femminismo che ha il solo scopo di mostrare la solita nudità. Quella scena – che dura più di quanto osassimo immaginare – non ha un solo scopo narrativo. E' una minestra riscaldata utilizzata per allungare un brodo che, puntata dopo puntata, mostra tutte le sue debolezze. Una scena che, da sola, abbassa il livello generale dell'episodio.

Cosa ci è piaciuto:

• Cersei in prigione, colpita dalla sua stessa arma. Da villain di spessore, Cersei si è trasformata nel boia di se stesso.
• Sansa che prova a mettere Ramsey contro il padre.
• Stannis che tiene testa a Melisandre. Era ora!
• L'entrata in scena di Tyrion che si presenta come il the gift del titolo.

Cosa non ci è piaciuto:

• Vedere Theon che tradisce anora una volta Sansa. Ovviamente questa scelta è in linea con l'evoluzione del personaggio, ma ci ha fatto comunque male al cuore.
• La scena vergognosamente inutile di Bronn in prigione.
• Le parti alla Barriera: se non ci fosse Dorne forse sarebbero queste le parti più deboli, anche se la morte di Aemon ci ha fatto versare qualche lacrimuccia.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
Il Trono di SpadeIl Trono di Spade (stagione 5)
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