Fuga in tacchi a spillo, la recensione
Fughi in tacchi a spillo è una commedia che pur non brillando per originalità, punta su un'ironia e un sarcasmo che fanno volare i novanta minuti di durata, lasciando una sensazione di benessere e leggerezza.
di Erika Pomella / 26.06.2015 Voto: 7/10
L'agente Cooper (Reese Whiterspoon) è quello che si oserebbe definire un agente tutto d'un pezzo, rigido e sempre attento a seguire gli ordini e la legge. Peccato, però, che le buone intenzioni della poliziotta vadano a cozzare con una goffagine di fondo che la rendono il bersaglio perfetto per le prese in giro dei colleghi (maschi), che insistono sulla differenza tra lei e il suo compianto padre. Un giorno, però, le viene chiesto di fare qualcosa che sembra in qualche modo esulare dalla sua quotidianità. Deve infatti scortare a Dallas Danielle Riva (Sofia Vergara), moglie di un boss della malavita contro cui dovrà testimoniare per farlo finire dietro le sbarre. Le due, allora, cominciano un road-trip tutt'altro che rilassato, che comincia tra gli spari e prosegue tra bande criminali, automobili rosse fiammeggianti e il più grande dilemma di una donna: quale scarpe indossare?
Fuga in tacchi a spillo è il nuovo film della regista Anne Fletcher che, nel corso degli anni, si è specializzata nelle commedie romantiche e brillanti. Al suo attivo, infatti, la regista ha film come Step Up, Ricatto d'amore e 27 volte in bianco. Filo conduttore delle sue produzioni, a ben guardare, non è la scelta di ricorrere a trame dallo svolgimento banale per incartare un prodotto di successo, quanto il ritratto di donne emancipate, forti, con sogni e ambizioni. Nei suoi film il personaggio femminile è sempre quello che ha ben chiaro cosa vuole dalla vita, che sia il matrimonio da favola o l'ingresso in un'ottima compagnia di ballo. In questo senso non è difficile capire perchè Fletcher, questa volta, abbia deciso di concentrarsi quasi interamente su due personaggi femminili, che mirano – forse con qualche velleità di troppo – ad essere le nuove (e super citate) Thelma e Louise.
In scena abbiamo l'agente Cooper e la svampita Danielle che non potrebbero vivere in due mondi più diversi ed opposti. Da una parte una donna che cerca di ricalcare in modo dignitoso le orme del padre con una carriera in polizia in cui cerca sempre di dare il meglio di sé. Dall'altra, invece, un'amante della bella vita, degli abiti costosi e – almeno ad una prima occhiata – simbolo di quella superficialità femminile che fala fortuna dei maschilisti più incalliti. Eppure è proprio nello scontro tra queste due personalità tanto diverse che Fughi in tacchi a spillo riesce ad essere una commedia che pur non brillando di certo per un plot originale, può puntare su un'ironia e un sarcasmo di fondo che fanno volare i novanta minuti di durata, lasciando una sensazione di benessere e leggerezza.
A farla da padrone, naturalmente, sono le due interpreti principali. Reese Whiterspoon e Sofia Vergara hanno una chimica incredibile insieme e le scoppiettanti discussioni tra i due personaggi diventano degli espedienti per mettere in mostra anche le capacità comiche delle due attrici, che sembrano divertirsi un mondo sul set, rilanciando la stessa sensazione anche a chi è seduto in poltrona, che si diverte e non pensa ad altro. Che è esattamente ciò che il cinema d'intrattenimento è chiamato a fare.