Recensione del film Fratelli in erba (2009) diretto da Tim Blake Nelson e con protagonisti Edward Norton, Melanie Lynskey, Susan Sarandon, Keri Russell, Maggie Siff, Richard Dreyfuss.
Recensione del film “Fratelli in erba“, la commedia romantica in uscita in Italia il 17 settembre 2010. Sarebbe facile, dalle premesse della trama e dal suo titolo italiano, pensare che Fratelli in erba sia semplicemente una nuova stoner comedy, genere che è stato rilanciato di recente da titoli (comunque niente affatto banali) come Smiley Face o Strafumati.
Ma già accorgendosi che il titolo originale dell’opera è Leaves of Grass, ovvero lo stesso di una delle più celebri raccolte di poesie Walt Whitman, qualcosa dovrebbe o potrebbe indicare che il film è un po’ più complesso di quanto ci si aspetti.
Fratelli in erba è la quarta regia firmata da Tim Blake Nelson, apprezzato caratterista americano che viene spesso ricordato soprattutto per il ruolo di uno dei due evasi che fanno compagnia a George Clooney nel Fratello, dove sei? di Joel ed Ethan Coen. Ma se quella è stata l’unica collaborazione diretta di Nelson con i fratelli di Minneapolis, l’influenza del cinema coeniano si avverte chiaramente in questo film: e non a caso i due sono i primi a comparire nei ringraziamenti inseriti nei titoli di coda.
Coeniano è il cammino di un protagonista (il Bill professore di filosofia della Ivy League costretto a tornare nel natio Oklahoma che aveva abbandonato lasciandosi alle spalle una madre hippie e un gemello monozigote coltivatore di marijuana) che, uscito dalla sicurezza artificiale nata da un volontario isolamento, è costretto a confrontarsi col caos e l’imprevedibilità della vita; coeniana la mescolanza tra generi – si va dalla commedia pura a quella black, dal dramma intimo a quello di matrice criminale, passando per esplosioni improvvise di brutalità e momenti di trattenuto romanticismo – e la maniera di fonderli e sovrapporli, senza la meccanicità di un’alternanza.
Ma di qui a dire che Tim Blake Nelson abbia solo scimmiottato (seppur bene) senza aggiungere e personalizzare, ce ne passa.
Ambizioso e colto, Fratelli in erba è anche un film singolare e personale, che riesce a coniugare l’intrattenimento con una serie d’accenni tutt’altro che superficiali a temi che al suo regista stanno evidentemente a cuore, anche considerata la sua precedente filmografia.
E il riferimento non è solo a quelli legate alla cultura, la storia e alla religione ebraica, qui raccontata con autoironia e rispettoso distacco anche attraverso i divertenti cammei di Richard Dreyfuss (un boss della malavita che è anche filantropo della sua comunità) e di Maggie Siff (il rabbino con cui alla fine si confronta il protagonista).
Nelson si addentra con agilità, delicatezza e la giusta leggerezza anche in annunciate questioni filosofiche (lo scontro tra apollineo e dionisiaco), teologiche, esistenziali; e, soprattutto, recupera attraverso la costruzione di certe atmosfere e del rapporto tra il protagonista e una poetessa “di campagna” interpretata da Keri Russell) quel senso di America e americanità che proprio Walt Whitman, con il suo lavoro, aveva contribuito a fondare e definire.
Una piccola sorpresa da non sottovalutare. E di certo non solo per il doppio ruolo di Edward Norton.
Fonte: ComingSoon.it – di Federico Gironi
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