La Spagna dimostra ancora una volta di non essere solo Almodovar, andando a toccare vari generi che confermano la rinascira del cinema iberico. In questa commedia La Notte Che Mia Madre Ammazzò Mio Padre di Inés París si ride tantissimo.
Ci sono una produttrice, un attrice ed un ex romanziere ora sceneggiatore. Sembra l'inizio di una barzelletta ma no, non è così. Questa è la storia di una black comedy spagnola dall'emblematico titolo "La notte che mia madre ammazzò mio padre" della regista madrilena Ines Paris, autrice di brillanti commedie come "Semen" e "A mia madre piacciono le donne".
Due famiglie allargate, tutte nel mondo del cinema, si riuniscono in una cena per convincere l'attore Diego Peretti (che recita nei suoi stessi panni) a partecipare al film scritto dal nevrotico Angel, un ex scrittore di romanzi gialli che ora si diletta nella scrittura di sceneggiature. Al suo finaco troviamo la produttrice Susana, nonchè ex moglie di Angel, ed Isabel, un'attrice di teatro che spera nell'assegnazione della parte principale in questo film. Isabel non è molto considerata né da Susan né tantomeno dal marito Angel. Ma la cosa non le sta bene e dimostrerà a tutti quanto lei sia brava come attrice, creando una situazione troppo grande da gestire per lei.
Dopo ottimi film come "Crimen Perfecto" e "Tarde Para la Ira", la Spagna dimostra ancora una volta di non essere solo Almodovar, andando a toccare vari generi che confermano la rinascira del cinema iberico. A cavallo tra un giallo di Agata Christie e "Nodo alla gola" del maestro del brivido Alfred Hitchcock e la tipica commedia degli equivoci di plautina memoria, questo film ci trascina nella surreale ed incredibile nottata che queste personalità del cinema divisa in due atti più un terzo conclusivo, come una piece teatrale. Un film di interni in una casa che sembra labirintica e che porta tutti i personaggi a scontrarsi tra loro ed a rivelare i loro segreti più nascosti. L'apparenza domina sul reale che a sua volta riprende il controllo, sfiorando una tragedia inaspettata. Ma in "La notte che mia madre ammazzò mio padre" si ride tanto, tantissimo. L' arguto intreccio viene snodato alla perfezione e gli attori riescono a dare un'interpretazione magistrale, soprattutto Maria Pujalte, in preda ai fumi dell'alcol, e Diego Peretti che mostra tutta la sua abilità nella mimica facciale e soprattutto nell'auto ironia, dal momento che si improvvisa anche "psichiatra". Proprio lui che è stato il protagonista dell'adattamento argentino della fortunata serie "In treatmet".
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