Escobar: Paradise Lost thriller ben riuscito, ricco di tensione e azione
Caratterizzato da scene di grande tensione e suspense, Escobar si presenta come un thriller ben riuscito ed estremamente coinvolgente.
di redazione / 20.08.2016 Voto: 7/10
Nick (Josh Hutcherson) è un giovane ragazzo canadese che decide, insieme a suo fratello, di trasferirsi in Colombia per aprire una scuola di surf, ed iniziare così una nuova vita. Un giorno Nick incontra una ragazza, Maria, e se ne innamora; scoprendo però in seguito che la giovane è la nipote di Pablo Escobar (Benicio del Toro), uomo di grande influenza e potere in Colombia, nonchè trafficante di droga. Nick viene presentato a quest'ultimo e al resto della famiglia, venendo subito accolto a braccia aperte da tutti; il giovane si lascia così coinvolgere nei loro affari, non sapendo però cosa si nasconde realmente dietro alla misteriosa figura di Pablo Escobar.
Scritto e diretto da Andrea di Stefano, Escobar (o Paradise Lost) si presenta come un buon thriller, ricco di grande tensione e di azione. Il racconto si concentra principalmente sulla figura di Pablo Escobar, sebbene il film non sia una vera e propria biografia di quest'ultimo, visto che viene rappresentata solo una parte della sua vita ed alcuni aspetti più importanti di questa. Il regista vuole mostrare come Pablo Escobar venga percepito in modo differente dai vari personaggi coinvolti nella storia: per alcuni è un uomo da venerare e da rispettare (in quanto viene mostrato come una persona che si prodiga molto per le persone povere) per altri è una personalità di politica grande potere, e per altri ancora, come nel caso di Nick, è qualcuno di estremamente affascinante ma allo stesso tempo molto pericoloso.
Se, all'inizio delle vicende, la figura di Escobar non si riesca quindi ad inquadrare bene, essendo vista sia come positiva che come negativa, con il proseguire della storia, in un crescendo di tensione e di dramma si scoprirà in vece chi è realmente l'uomo. Ed è proprio la grande tensione ad essere l'elemento principale e meglio riuscito del film: il regista è in grado infatti di creare abilmente un grande clima di suspense mescolato in modo equilibrato all'azione e al mistero, riuscendo così, a mano mano che la storia procede, a coinvolgere estremamente lo spettatore. La sceneggiatura in generale risulta buona, e i dialoghi sono spesso anche divertenti, nonostante sia un film dai toni prevalentemente drammatici. Allo stesso modo viene fatto un buon lavoro per quanto riguarda il montaggio e per quanto riguarda le scenografie e la scelta delle location.
Ottima anche la scelta di Benicio del Toro come protagonista, qui incredibilmente trasformato e davvero perfetto per la parte, e quella di Josh Hutcherson, il quale, in questo ruolo, dimostra di avere molto talento e grande bravura, soprattutto nelle scene drammatiche e di alta tensione. Molto belle anche le musiche di Max Ritcher, che riescono a rendere il film ancora più coinvolgente ed emozionante.