Elf me, film di Natale di Prime Video assolutamente da non perdere: ecco il perché
Il 24 novembre su Prime Video arriva 'Elf me', nuova pellicola targata Prime Video che vi farà sentire la magia delle feste: la nostra recensione.
di Erika Pomella / 16.11.2023 Voto: 8/10
In un piccolo paese che sembra disteso tra le Dolomiti e che invece sorge a non molta distanza da Roma, Elia (Federico Ielapi) è un bambino che si trova in quella fase delicata in cui la razionalità vuole entrare di prepotenza nel mondo magnifico dell’infanzia. Il Natale è alle porte e il ragazzino cerca come può di aiutare sua madre Ivana (Anna Foglietta) a salvare il suo negozio di giocattoli, che appare sempre più in crisi. Soprattutto perché in paese ormai tutti sembrano aver dimenticato la bellezza dei “vecchi” giocattoli a favore di un peluche stile Furby venduto da Ciocca (uno straordinario Claudio Santamaria), un imprenditore con la passione per le truffe e l’accento ciociaro. Intanto, al Polo Nord, l’elfo Trip (Lillo Petrolo) si vede rifiutate le sue proposte per nuovi giocattoli, sotto lo sguardo spazientito dell’elfa Brina (Caterina Guzzanti), Nella speranza di aggiustare le cose, però, Trip combina un piccolo guaio e si trova a entrare di prepotenza nella vita del giovane Elia, e cercherà di aiutarlo come può mentre tenterà di fare ritorno al Polo Nord prima che sia troppo tardi. Questa, in estrema sintesi, è la trama di Elf Me, pellicola di Natale tutta italiana che farà il suo debutto su Prime Video il prossimo 24 novembre.
Qualcuno salvi il Natale
Quando le festività di Natale si avvicinano e l’aria comincia a vibrare di quelle sensazioni che solo le Feste sanno regalare, sembra quasi scontato iniziare a fare una maratona di film di Natale, da quelli che hanno caratterizzato la nostra infanzia a quelli che invece escono nuovi ogni anno, come se anche il cinema avesse bisogno di fare una scorpacciata di buoni sentimenti. C’è da dire, però, che di solito questi film sono spesso di matrice statunitense. Nel cinema italiano mancava, finora, un film che fosse effettivamente un film di Natale. Ci sono state molte commedie ambientate proprio durante il periodo natalizio, ma si trattava comunque di lungometraggi in cui il Natale era un’ambientazione, non il vero cuore del racconto. Ecco, Elf Me è la pellicola che stavamo aspettando, forse senza nemmeno esserne consapevoli. Un film tutto italiano che riesce a mantenere la propria identità locale – e lo fa con un Claudio Santamaria davvero irresistibile pur nella sua mortificazione fisica e morale – e allo stesso tempo costruisce un racconto che sa di fiaba e di immaginazione, di sogni ad occhi aperti e quella magia che è comune a tutte le migliori pellicole del periodo natalizio. Inoltre, grazie anche alla scelta di dare a Lillo la parte dell’elfo pasticcione e incompreso, Elf me riesce anche ad essere estremamente divertente. Non mancheranno, infatti, i momenti da risate a scena aperta, con l’elfo pieno di magia che riesce ad essere anche scorretto, quasi brutale in alcune scene. Ma sempre con l’allegria un po’ scanzonata che lo contraddistingue.
Nulla è scontato
Tutti i film di Natale hanno, nella lista dei loro difetti, quello di avere una trama molto spesso banale o di cui è comunque molto facile intuire il finale già dalle prime battute. Si tratta di una caratteristica che, a ben guardare, non può nemmeno essere definita un punto a sfavore, dal momento che i film di Natale devono avere proprio quella rassicurante atmosfera rilassata e familiare, che ti deve dare la sensazione di essere tra amici, in un luogo in cui ti senti a tuo agio, che non prevede quelle brutte sorprese di cui è già piena la quotidianità. Ed Elf me, in questo senso, non presenta un’uscita dai canonici binari. Eppure, nonostante questo, riesce comunque a portare sul piatto della bilancia tematiche e svolta niente affatto scontate. Ha eliminato del tutto il quadro ormai iper-irrealistico della cosiddetta “famiglia da Mulino Bianco” e ha messo al suo centro un un universo in cui tutti hanno problemi più o meno quotidiani, quei piccoli e costanti imprevisti che metterebbero a dura prova anche la determinazione della persona più paziente e positiva. Nel film, infatti, scorre comunque una vena malinconica e struggente, che si accompagna a riflessioni molto attuali sull’idea di fallimento, di consumismo e di crescita in un mondo che sembra accettare sempre di più il bullismo, come se fosse parte integrante della crescita. Anche la scelta di far sì che Elia fosse dislessico è una scelta niente affatto scontata, soprattutto nel nostro cinema, dove la dislessia sembra essere una creatura mitologica che in realtà non esiste. Ecco qual è l’aspetto più interessante di Elf Me: quello di saper far volare le ali dell’immaginazione, pur mantenendo i piedi ben ancorati a terra. E non sorprende nemmeno che questo progetto sia stato prodotto da un professionista come Gabriele Mainetti che già con Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out aveva dimostrato di avere ben chiara in mente la direzione da far prendere non solo ai suoi film, ma anche al cinema in generale, che non ha alcun bisogno di fossilizzarsi su se stesso, ma che invece può giocare, rischiare e inventare, come dimostra anche l’utilizzo di effetti speciali in Elf me che, ne siamo sicuri, non mancherà di conquistare gli spettatori che sono alla ricerca di un bel film di Natale.