Maya Lopez, la disabile nativa americana che vuole vendicare il padre, è pronta a diventare la nuova 'Regina del crimine'. La serie, che riparte dall'epilogo di Hawkeye, è più adulta e violenta del solito MCU, con cameo di Daredevil e Hawkeye.
Marvel's Echo, logo da trailer
L’attesa per Echo è finita, con Maya Lopez (Alaqua Cox) pronta a essere protagonista di un suo primo progetto televisivo. Oggi ci soffermeremo a parlare de primo episodio, intitolato “Chafa” e che ripercorre la storia della supereroina nativa americana.
La serie televisiva, almeno in questa puntata, sembra strettamente correlata alle vicende di Hawkeye, andando principalmente a riempire quelli che furono due buchi di trama attorno al personaggio di Maya. In una puntata di oltre 50 minuti, Marvel Spotlight ci porta nella storia della ragazza: l’incidente che la rese disabile, il distacco da sua cugina Bonnie; la morte del padre; la centralità di Kingpin (Vincent D’Onofrio) per andare avanti e l’epilogo della prima stagione Hawkeye.
La puntata è divisa virtualmente in due blocchi: l’esperienza con Kingpin e la fuga dopo aver sparato a Wilson Fisk, che di fatto la fanno tornare dalla propria nonna e con una taglia sulla testa di chi vorrebbe vendicare la presunta morte di Kingpin.
È difficile trovare una nota negativa almeno in questo inizio, con la Marvel che mostra di aver iniziato il 2024 con un prodotto cinetelevisivo maturo e che vuole parlare anche a un pubblico più adulto e che vorrebbe vedere altro oltre alle solite storie di supereroi firmate Marvel, dove magari l’eroe di turno vince sempre e non è animato da sentimenti malvagi.
Maya Lopez, almeno per adesso, è l’antieroina che mancava nel Marvel Cinematic Universe, considerata anche la piega disastrosa che hanno preso personaggi come Venom e Morbius nello Spiderverse. Maya è animata dalla voglia di diventare la nuova “Regina del crimine”, per vendicare il padre e soprattutto distruggere quell’impero costruito da Kingpin.
Lo fa con uno stile molto più violento per i classici standard della Disney, dove sangue, amputazioni e fori da proiettile si vedono e anche in maniera cruenta. Insomma, la serie televisiva sembra aver dato un nuovo tono all’MCU, che a questo punto sembra pronta a portare su schermo le avventure di altri eroi/antieroi che della violenza fanno il loro pane: Deadpool, Daredevil, Blade, Wolverine e la seconda stagione di Moon Knight.
Se lo sfondo parla dell’impero criminale di Kingpin, non è da meno il messaggio sociale che anima il prodotto televisivo: anche con gravi disabilità, Maya dimostra di riuscire a superare ogni difficoltà e vivere una vita normale, superando in prestazioni atletiche persone che non hanno problemi con limiti fisici. Un messaggio per tutte le persone portatrici di disabilità, che mostra come la forza di volontà può condurre ovunque quando ci sta.
Da impazzire i cameo di Daredevil (nella versione della seconda stagione Netflix con Charlie Cox) e il Ronin di Jeremy Renner, con i costumi dei due eroi che sembrano darci delle ottime speranze verso questo prodotto cinetelevisivo. Menzione obbligatoria per Kingpin, in un’interpretazione semplicemente teatrale di uno dei villain più efficaci di questo MCU. Feige è stato chiarissimo: “Kingpin sarà il Thanos delle strade di New York per Daredevil e SpiderMan“.
L’episodio è semplicemente superlativo, guadagnandosi un “9” abbondante. Dopo i pasticci con Ms. Marvel e Secret Invasion, serviva una serie tv così per avere una boccata d’aria fresca.
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