Downhill
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Downhill, recensione del film con Will Ferrell e Julia Louis-Dreyfus


Arriva da noi in homevideo una dark comedy basata sul film svedese Forza Maggiore, e che racconta la vacanza inattesa di una famiglia in settimana bianca sulle Alpi.
Voto: 6/10

In Downhill, una famiglia americana, composta da padre, madre e due figli, arriva in un resort austriaco per una vacanza sulla neve. Le cose prendono però una piega inaspettata dopo l'imprevisto arrivo di una valanga, che costringe i protagonisti a rivalutare diversi aspetti del loro rapporto.

La coppia di sceneggiatori e registi Nat Faxon e Jim Rash (premiati con l'Oscar per la sceneggiatura di Paradiso amaro con George Clooney) prende due star di primissimo piano della comicità americana come Will Ferrell e Julia Louis-Dreyfus e le dirige nel remake del film svedese Forza Maggiore (2014) diretto da Ruben Ostlund (lo stesso regista che poi avrebbe vinto la Palma d'oro con The Square).

La valanga del film è chiaramente l'elemento detonatore della storia, che parte da lì per andare a smascherare alcuni aspetti della moderna borghesia, mettendone in luce ipocrisie e contraddizioni che si nascondono sotto un aspetto esteriore apparentemente idilliaco e convenzionale. A questo si aggiunge uno sguardo sulla famiglia e quindi anche sulla vita coniugale, in particolare attraverso il confronto con un'altra coppia (quella composta da Zach Woods e Zoe Chao), più giovane, senza figli e, a prima vista, più spensierata.

Rispetto all'originale svedese, più crudo e malinconico sia nella forma che nel contenuto, Downhill è ovviamente riadattato in modo più vicino a gusto e sensibilità nordamericani: siamo quindi piuttosto dalle parti della dark comedy, che punta su una comicità grottesca e stralunata (e sono le parti migliori), ma che in alcuni momenti, specialmente nella seconda parte, vira verso un umorismo più grossolano e prevedibile, e che forse non sfrutta al meglio la presenza di Will Ferrell.

Una delle caratteristiche più importanti del film sono le sue bellissime location, esaltate dalla regia in tutto il loro significato: gli impeccabili interni del lussuoso albergo dove alloggiano i protagonisti, così come le abbaglianti distese di neve, che come vediamo nascondono insidie e pericoli inattesi e incontrollabili.

Divertente Miranda Otto nel ruolo della disinibita responsabile dell'albergo, ma nel film ci sono anche l'italiano Giulio Berruti, l'insegnante di sci seduttore, e un cameo di Kristofer Hivju (che era nel cast di Forza Maggiore ma è noto in tutto il mondo soprattutto grazie a Game of Thrones).

Downhill è un film che vuole essere un omaggio al suo modello originario ma vuole anche discostarsene fino a creare una storia indipendente, in un esperimento insolito e che suscita curiosità, più riuscito in certi aspetti e meno in altri.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
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