Dolittle, la recensione
Dal 30 gennaio è nelle sale cinematografiche Dolittle, film che segna il ritorno di Robert Downey Jr. come protagonista dopo il suo ruolo nel Marvel Cinematic Universe.
di redazione / 02.02.2020 Voto: 6/10
Dopo anni nei panni del miliardario Tony Stark (aka Iron Man) nel Marvel Cinematic Universe, Robert Downey Jr torna al cinema nei panni di uno dei dottori più strani che il mondo del cinema abbia mai conosciuto.
Dr. Dolittle è un uomo di mezz'età relegato autonomamente in quella che era la struttura dove operava insieme alla moglie per salvare più animali possibile soprattutto dai guai causati dall'uomo. Dopo la scomparsa della sua compagna, però, la vita del Dottore prese una piega triste e depressiva che lo portò a tagliare completamente i rapporti con i suoi "simili" e, invece, a circondarsi sempre di più dagli animali che aveva salvato anni prima. La sua vita monotona viene però sconvolta da due giovani che, per motivi diversi, disturbano la sua quiete cercando aiuto. D'importanza fondamentale sarà la richiesta di soccorso della Regina d'Inghilterra che, in caso di morte, avrebbe portato la struttura e la casa di Dolittle a non essere più protette dalla giurisdizione di palazzo. Il viaggio di Dolittle lo porterà fino ai confini della Terra per riuscire a trovare l'unico antidoto capace di salvare la Regina da morte certa e, nel viaggio, scoprirà che non tutti gli esseri umani sono così cattivi come pensava.
Nell'immaginario comune, tutti sanno che l'abilità che contraddistingue Dolittle da tutti gli altri veterinari è il saper parlare con tutti gli animali esistenti. Di esperimenti cinematografici ce ne sono stati già tantissimi e, forse, solamente il film con Eddie Murphy riscosse un discreto successo. Ma, mentre il film con Murphy poteva essere apprezzato anche da un pubblico adulto, il Dolittle di Downey Jr ha come solo ed unico target quello dei bambini. Infatti, oltre alla presenza di attori di tutto rispetto come lo stesso Downey e Antonio Banderas, tutti gli altri protagonisti o sono bambini o animali parlanti. Inoltre, considerando la tipologia di personaggio trattato, la sceneggiatura è veramente povera e scarna, con particolare concentrazione sulle tappe fondamentali che portano Dolittle a compiere la sua missione con la semplice strategia di raccontare la storia per punti, come un tipico film d'avventura live action Disney degli anni Cinquanta. Di conseguenza, il viaggio avventuroso di Dolittle risulta a tratti troppo semplice e veloce, con i dialoghi risultano essere veramente banali e di poca efficacia, lasciando abbozzati i personaggi principali senza che lo spettatore riesca ad empatizzare con loro.
Dolittle è sicuramente un film godibile per i più piccoli, con qualche battuta esilarante ma, in generale, risulta un esperimento poco riuscito per un pubblico più ampio. Sicuramente alcuni messaggi ambientali e sociali che il film cerca di mandare sarebbero stati più interessanti se trattati con maggiore efficacia ma, alla fine, il divertimento per i bambini è assicurato.