Crimson Peak, la recensione
Crimson Peak è un'opera tanto attesa quanto poco riuscita. Guillermo del Toro propone una storia poco originale, con una parte finale che sembra totalmente fuori luogo e che contribuisce in maniera decisiva all'insuccesso del film.
di Giorgia Tropiano / 14.10.2015 Voto: 4/10
Crimson Peak è il nuovo attesissimo film del regista messicano Guillermo del Toro, il quale torna con una nuova pellicola sul grande schermo dopo aver prodotto, negli ultimi tempi, varie opere tra film e serie tv. L'horror si avvale di un cast importante, un quartetto di attori d'eccezione che portano in vita una storia ottocentesca di fantasmi: Tom Hiddleston, Jessica Chastain, Charlie Hunnam (per la seconda volta consecutiva al lavoro con il regista) e Mia Wasikowska.
Nord dell'Inghilterra, Ottecento. Edith Cushing (Mia Wasikowska) è una ragazza che vorrebbe diventare scrittrice, scrivendo storie di fantasmi, cosa molto inusuale per una donna all'epoca. Vive con il padre dopo che la madre è morta a causa della malaria quando era molto piccola. Da quella dolorosa perdita, la bambina riceve misteriose visite da parte di un fantasma, che dice di essere sua madre e che la avverte riguardo un luogo chiamato Crimson Peak. Edith cresce e non pensa più a quelle visite, se non nei suoi libri, fino a quando il fantasma torna improvvisamente nella sua vita, dopo l'arrivo in città di una giovane coppia: Sir Thomas Sharpe (Tom Hiddleston) e sua sorella Lady Lucille Sharpe (Jessica Chastain). Fin da subito la misteriosa coppia entra a far parte della vita della giovane ragazza e da quel momento la sua vita cambierà per sempre.
Crimson Peak, fin dalle fasi iniziali della realizzazione, è diventato un oggetto di culto, un'opera molto attesa, un alone di mistero sulla trama e sui ruoli dei protagonisi non hanno fatto altro che aumentarne l'attesa, oltre al fatto che Guillermo del Toro è già da un pò un regista amato da milioni di persone. Tutto ciò ha contribuito a rendere l'opera così attesa che la produzione del film ha scelto di non mandarla in nessun festival cinematografico ufficiale, nonostante fossero molti coloro che l'avrebbero voluto all'interno del programma. Dopo aver visto l'opera possiamo dire che tutta l'attesa, tutto il mistero non è stato ripagato. Ci si aspettava molto di più da questo film e da questo cast. Del Toro scrive una storia che sa di già visto, propone caratteristiche tipiche del suo cinema e questo è normale ma è proprio lo sviluppo narrativo ad avere le pecche più grandi. Una storia di fantasmi dalle atmosfere fredde, poco coinvolgenti, personaggi inizialmente potenzialmente interessanti, soprattutto quello interpretato da Jessica Chastain, che si sgretola pian piano nel corso del film fino a cadere in stereotopi banali ed essere coinvolta in scene al limite del ridicolo.
Il film ha un buon prologo che lo proietta subito verso un filone preciso, ma non appena inizia la storia vera e propria, pian piano ma incessantemente si perde l'interesse iniziale. Fino ad un finale non solo banale ma anche totalmente sbagliato e fuori luogo. I personaggi perdono ogni credibilità narrativa e con essi anche il film. E' un peccato parlare così di un lavoro di un regista importante e di attori talentuosi ma Crimson Peak è un'opera che ha sicuramente più aspetti negativi che positivi.