Chronicle
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Chronicle: la Recensione


Recensione del film Chronicle (2012) diretto da Josh Trank e con protagonisti Michael B. Jordan, Dane DeHaan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Anna Wood, Alex Russell.
Voto: 5/10

Chronicle è un film di fantascienza scritto e diretto dagli esordienti John Trank e Max Landis (figlio del regista John Landis), regista il primo, sceneggiatore il secondo. È un’opera indipendente, realizzata a basso budget, che utilizza lo stile falso documentario, molto di moda ormai da tempo e girato in formato found footage, ovvero quando le immagini mostrate allo spettatore danno l’illusione di essere girate assemblando materiale video preso da diverse situazioni e fonti, ciò che ha fatto, per esempio, De Palma con Redacted o Matt Reeves con Cloverfield. Nel film si finge che tutto ciò che vediamo sia girato dai protagonisti attraverso le loro telecamere o, in altra occasioni, siano immagini prese da telecamere a circuito chiuso o direttamente dai telegiornali, o ancora, testimonianze riprese con i telefonini dei passanti, e il tutto è stato poi ricostruito dopo come fosse un documentario su ciò che è accaduto ai tre protagonisti.

Dopo essersi ubriacati ad una festa, tre amici si allontanano e trovano uno strano buco nel terreno, all’interno del quale vi è un blocco di cristallo che emana una strana luce. Dall’esposizione a quelle che potrebbero essere state delle radiazioni provenienti dal cristallo, Andrew (Dane DeHaan), suo cugino Matt (Alex Russell) e il ragazzo più popolare della scuola, Steve (Michael B. Jordan), ottengono poteri telecinetici. Ora sono capaci di spostare le cose con la forza della mente e riescono addirittura a volare e soprattutto più si esercitano e più diventano potenti. Uno di loro, Andrew, inizia a perdere il controllo della situazione, è colto da delirio di onnipotenza, si sente invincibile e pronto a tutto. Diventa il più potente ma anche il più instabile e presto la situazione gli sfuggirà di mano.

L’idea di base è interessante, anche se non del tutto originale, non è la prima volta che vediamo sul grande schermo ragazzi che hanno poteri telecinetici (vedi Carrie o Fury), non è la prima volta che si utilizza la tecnica del falso documentario per raccontare una storia sovrannaturale (gli ultimi filoni horror lo insegnano), ma l’accoppiata giovani ragazzi che ottengono dei poteri (vedi la serie tv Misfits) e  mockumentary non si era ancora vista. Il potenziale di partenza è quindi robusto e il risultato sarebbe potuto essere vincente ma purtroppo così non è stato. Man mano che il film avanza il regista sembra essere più interessato alla forma, a trovare modalità sempre diverse e originali per mostrare i loro poteri dando l’illusione di essere auto ripresi, rispetto al contenuto. Così abbiamo punti di vista diversi, tutte soggettive della telecamera che, a seconda di come viene mossa dal protagonista, realizza un virtuosismo nuovo, tutto ciò a vantaggio della verosimiglianza ma a danno dello sviluppo narrativo.

Così Chronicle diventa un trattato di come si può perdere il controllo quando la parte malvagia del potere prende il sopravvento, tema già affrontato per esempio in Kick-Ass o Megamind, perdendo di vista gli interessanti spunti iniziali. Il finale è la parte più debole e la pellicola presto si trasforma in un poco riuscito tentativo di modernizzare il genere fantascientifico.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 5 su 10
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