Cars 2: Recensione

Per andare a vedere il film Cars 2 sicuramente in molti arrivano in sala con la curiosità di cosa si sia potuta inventare questa volta la Pixar, dato che di sequel non è molto abituata perchè rischia di cadere molto spesso in situazioni che vengono a ripetersi o poco consone all'originalità della storia.

Questa volta il regista John Lasseter (e il co-regista Brad Lewis) è riuscito a rielaborare una trama ben strutturata e che non si limita solamente a presentare auto e le relative corse – vista la sua passione per le quattro ruote – perchè è riuscito ad inserire anche una sorta di spy story. Dimentichiamoci le situazioni d'emotività perchè in Cars 2 troviamo tanta azione e tanto divertimento – al contrario della sensibilità emotiva che possiamo riscontrare in Toy Story, Ratatouille o Up – ma è basato sul sentimento piu' semplice e diffuso: l'amicizia.

In Cars 2 ritroviamo i personaggi che si sono fatti amare dai bambini (ma anche dai piu' grandi) quali lasfrecciante Saetta McQueen e Sally oltre che all'inseparabile amico – e fidanzato di Sally – Cricchetto. Sarà proprio quest'ultimo che riuscirà a dare a questo secondo capitolo di Cars il tocco che lo contraddistingue da quello che possiamo chiamare semplice sequel perchè verrà accusato di essere una spia, dando vita a divertenti e comiche situazioni. Se nel prequel la location era Radiator Springs, in Cars 2 gli orizzonti non hanno confini dato che Saetta partecipa al Gran Premio Mondiale che porterà lui e tutto il suo staff di meccanici a girare il mondo: da Tokyo ad un'improvvisata cittadina italiana chiamata Porto Corsa, oltre che Parigi (Pont de Arts) e Londra (il Big Ben diventa Big Bentley) dove non manca l'incontro di nuovi amici 'a quatto ruote' come il campione italiano Francesco Bernoulli e l'assistente spia Holley Shiftwell (la voce italiana è quella dell'attricee conduttrice Paola Cortellesi).

Come dicevamo, sono assicurati i momenti di azione che caratterizzano il film oltre che alle situazioni comiche di Cricchetto adatti ad un pubblico giovanile, mentre ai piu' grandi non resta ceh gustarsi i paesaggi – seppur di animazione – che prendono al balzo l'immaginario che ognuno ha, dando la sensazione di spaziare nel tempo nelle città ricostruita al computer una piu' bella dell'altra. Tutto questo lo è ancor di piu' se Cars 2 viene visto nella versione in 3D che la Pixar ha realizzato, anche se bisogna dire che le scene 'tridimensionali' non sono molte ad eccezion fatta delle sfrecciate lungo la carreggiata che riesce a dare il giusto senso di profondità alla scena.

Non si puo' che essere soddisfatti e contenti una volta usciti dalla sala perchè si passano due ore di divertimento senza mai un momento in cui ci si annoia. Insomma, un altro film perfettamente riuscito del quale la Disney Pixar non puo' che ritenersi soddisfatta.