Capitan Harlock 3D, la recensione
Il personaggio simbolo del Giappone, Capitan Harlock, arriva al cinema in 3D firmato da Shinji Aramaki, con imponenza visiva e una storia lineare e ricca di colpi di scena.
di redazione / 20.12.2013 Voto: 8/10
Per la prima volta sul grande schermo arriva Capitan Harlock, un personaggio che non ha bisogno di presentaizoni.
In Capitan Harlock 3D, una sanguinosa guerra per avere il diritto ad abitare sulla Terra ha scombussolato l'equilibrio galattico e un oligarchia dei principali rappresentanti dei pianeti chiamata Coalizione Gaia ha sancito la fine di questa battaglia rendendo la Terra una vera e propria reliquia sacra inviolabile. Tuttavia Capitan Harlock, una leggenda che riecheggia nell'universo, insieme al suo equipaggio e alla sua nave Arcadia, è l'unico uomo che vuole rovesciare questo ingiusto dominio. Tuttavia il capo della flotta armata della Coalizione, Ezra, manda suo fratello Yama come infiltrato nell'equipaggio di Harlock per poterlo annientare definitivamente e mettere a tacere una volta per tutte il pirata ribelle. Yama però scoprirà che la realtà è ben diversa da quella propinatagli dalla Coalizione e da suo fratello.
Basato sul leggendario manga di Leiji Matsumoto, Capitan Harlock è un vero e proprio simbolo del Giappone degli anni '80 e la Toei Animation ha voluto onorare al meglio questo personaggio mostrando come anche il Giappone riesce a creare prodotti di animazione strabilianti. Capitan Harlock ha influenzato un'intera generazione in tutto il Mondo, soprattutto in Europa:emblematica è la 'Generazione Albatros' ossia tutte quelle persone in Francia che sono cresciute con il manga di Matsumoto sotto il braccio e gli occhi puntati sulla serie animata.
Il cast tecnico non è composto da nomi noti in Europa, tuttavia alla regia troviamo Shinji Aramaki, un produttore e disegnatore tra i migliori nell'industria della computer grafica nonchè regista del film di animazione in motion capture "Appleseed", un film che ha incantato John Woo, regista di molti film d'azione hollywoodiani. La Toei Animation ha quindi voluto unire l'ormai datata cultura del manga con le nuove tecnologie del rendering e del 3D. Grazie all'utilizzo del programma 'Arnold Rendere', utilizzato dalle maggiori produzioni hollywoodiane per avere un risultato di rendering ineccepibile, troviamo una naturalezza ed un'espressività perfetta. Il tutto anche grazie all'uso della tecnologia del facial capture, tecnologia usata anche per film visivamente imponenti come Lo Hobbit e L'alba del pianeta delle scimmie. Il tutto è impreziosito dall'uso della tecnologia 3D perfettamente diegetica e mai estraniante. Con un costo di produzione pari a 30 milioni di dollari, il risultato è più che perfetto. Una vera e propria sintesi di tecnologia unita alla filosofia del personaggio leggendario creato da Matsumoto.
I combattimenti nello spazio tra l'Arcadia e le navi della coalizione inoltre donano una certa ambientazione tipica dello steampunk in quanto si alternano raggi laser alla velocità della luce e abbordaggi alle navi nemiche, tipiche dei racconti dei pirati. Il tutto si sintetizza perfettamente con le ambientazioni dark che caratterizzano tutto il film e che difatto sono altrettanto perfette considerando il simbolo di anti-eroe che si porta dietro Capitan Harlock, un uomo disposto a sacrificare tutto e tutti pur di ottenere ciò in cui crede.
Capitan Harlock 3D è un ottimo prodotto di animazione di una certa imponenza visiva ma che allo stesso tempo non trascura una storia lineare e piena di colpi di scena e che ci mostra un Capitan Harlock che nonostante gli anni non perde di incisività e fascino. Questo film si propone come una vera e propria unione tra il vecchio e il nuovo, lasciando soddisfatti i vecchi fan nostalgici e meravigliando i nuovi fan che di Capitan Harlock hanno solamente sentito parlare.