Recensione Boston – Caccia all’uomo
Mark Wahlberg protagonista del film che ricostruisce l'attentato alla maratona di Boston accaduto nel 2013, un thriller d'azione tra suspense e commozione.
di Matilde Capozio / 08.04.2017 Voto: 6/10
Il 15 Aprile del 2013 due bombe esplosero, in rapida successione, accanto al traguardo dell'annuale maratona di Boston, uccidendo tre persone e lasciandone ferite diverse centinaia: le autorità arrivarono presto alla conclusione che si trattasse di un attacco terroristico, e si misero alla ricerca dei responsabili.
Boston-caccia all'uomo ricostruisce la sequenza dell'attentato e i giorni immediatamente successivi, in cui la città venne blindata e scandagliata, mentre la polizia locale, in collaborazione con l'FBI, si adoperò per dare la caccia ai terroristi.
Il film, che si basa sul libro Boston Strong di Casey Sherman e Dave Wedge, è la fusione di due differenti progetti ispirati all'attentato (si attende anche l'arrivo di Stronger, in cui Jake Gyllenhaal interpreterà uno dei sopravvissuti).
La mattina del Patriots Day (giornata di festa in cui si ricordano le prime battaglie di Lexington e Concord, da cui il titolo originale del film) un sergente della polizia di Boston (Mark Wahlberg) è di servizio durante la consueta maratona quando sente esplodere accanto a sé le bombe; dopo l'arrivo del commissario Davis (John Goodman) e dell'agente speciale FBI DesLauriers (Kevin Bacon), comincia l'esame dei filmati delle telecamere di sorveglianza che permette infine di individuare i responsabili, i fratelli Tsarnaev.
Da lì il film segue in parallelo le indagini della polizia e la fuga dei due attentatori, mostrando anche il contributo e l'impatto della vicenda sulle persone comuni, coinvolte in vario titolo, e loro malgrado, dagli eventi.
Diretto da un veterano dei film d'azione come Peter Berg (anche co-sceneggiatore) il film riunisce il regista e il protagonista, originario lui stesso di Boston, Mark Wahlberg: un sodalizio artistico che conferma la predilezione per le storie di eroi comuni, come in Lone Survivor (su una missione dei Navy Seal in Afghanistan) e il più recente Deepwater Horizon (l'esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico).
Thriller giocato fra lunghe scene d'azione (la sparatoria) e momenti di suspense (la fuga in macchina), Boston-caccia all'uomo ha ottenuto in patria un risultato sorprendentemente negativo in un box-office dominato da blockbuster e cinecomics.
Oltre ai nomi già citati, troviamo anche Michelle Monaghan (la moglie di Mark Wahlberg), J.K. Simmons (un sergente di polizia) e, tra i più giovani, Alex Wolff (attore e cantante di The Naked Brothers Band) e Melissa Benoist (Supergirl): un cast forse un po' sprecato che si limita in sostanza a servire la storia e i suoi personaggi, veri o fittizi che siano.
Questo infatti è un film dove si sente forte lo spirito patriottico, costruito come un omaggio e un ringraziamento alla città di Boston, alle forze dell'ordine e alle vittime, da cui lo slogan Boston Strong: lo testimoniano le scene finali in cui, attraverso interviste e immagini di repertorio, si mostrano i veri protagonisti della vicenda.
Il risultato è un mix tra dramma di stampo realista, azione e coinvolgimento emotivo, al servizio di storie e tematiche di questi tempi tristemente attuali.