Arrow 2x21 - City of Blood
Arrow 2x21 - City of Blood

Recensione Arrow 2×21 – City of Blood


In dirittura di arrivo, Arrow presenta un episodio fiacco, che non presenta alcun passo avanti nell'evoluzione generale della storia. Una puntata 'filler' che si focalizza sul dolore di Oliver Queen e su una guerra ormai inevitabile. Episodio noioso per la maggior parte del tempo.
Voto: 6/10

Dove eravamo rimasti: Seeing Red

La scorsa settimana, in Seeing Red, avevamo lasciato il miliardario Oliver Queen con le ginocchia a terra, crollato su se stesso, dopo aver assistito – impotente come al solito, quando c'è da modificare un destino avverso – alla morte di Moira. Davanti alla roulette russa che Slade Wilson aveva ricreato ai margini di Starling City per rimettere in scena la morte dell'onnipresente Shado e costringere Oliver a prendere coscienza dei suoi errori e delle sue responsabilità, Moira decide di sacrificarsi per il bene dei suoi figli. Il suo sacrificio risveglia un lato di umanità in Slade, che plaude al coraggio della donna e la omaggia togliendole la vita non con la fredda e impersonale pistola, ma con una spada che sembra essere il legame giusto in questo gioco di morte, dove è Shado a fare da catalizzatore. A questo punto Oliver si inginocchia davanti al destino avverso – che non dimentichiamo lui stesso ha contribuito a formare – e si dichiara sconfitto. Non aiuta il fatto di essere stato lasciato da Sarah che, dopo aver dato la caccia al Dark Roy, si rende conto di essere un'assassina, un'altra anima nera di cui Oliver non ha bisogno. Oliver ora più che mai ha bisogno di una figura luminosa, una persona che possa scacciare l'oscurità che vive nel suo cuore.

Cosa vedremo: City of Blood.

City of Blood è un titolo perfetto per questo ventunesimo episodio di ArrowIn sè, infatti, racchiude non solo l'atmosfera che si andrà respirando nell'episodio man mano che ci si avvicina al finale, ma anche un nodo centrale della trama che rappresenta un punto di svolta nello sviluppo drammaturgico delle questioni legate a Starling City. Perchè l'elemento centrale di questo episodio è il fatto che con la morte di Moira Starling City è, effettivamente, la città di Blood. L'uomo, che viene eletto sindaco in conseguenza della dipartita di Moira Queen, è così pronto a raderla al suolo, per permettere ad una nuova città di emergere dalle cenere di un agglomerato di violenza e criminalità. Per gran parte dell'episodio i piani di Blood sembrano procedere per il verso giusto. Questo essenzialmente perchè Oliver è ancora alle prese con il suo dolore e il suo lutto. Piegato, spezzato e disgustato da se stesso, Oliver si trascina per buona parte dell'episodio come un fantasma incapace di fronteggiare una minaccia sempre più incalzante. Incredibilmente sarà Laurel a sbloccarlo: da una parte la ragazza scoprirà il doppio gioco di Sebastian Blood, dall'altro la donna confesserà ad Oliver di sapere che lui e Arrow sono la stessa persona.

Un episodio "filler".

In quasi tutte le serie tv, così come negli anime, esistono episodi che sono, per così dire, di riempimento. Puntate che non rappresentano (e non offrono) alcuna evoluzione per la storia, ma che invece si adagiano su una drammatizzazione spesso eccessiva. In questo caso tutto è incentrato sul dolore di Oliver, sulle sue perdite sempre più pesanti e se non fosse per Felicity, l'atmosfera dell'episodio sarebbe quasi insopportabile. Invece Felicity riesce a mettere una risata anche nei momenti più tristi, come ad esempio durante il funerale di Moira, quando piange spiegando a Diggle che non sa perchè lo fa, visto che Moira non le piaceva e non era una bella persona. Per il resto l'episodio non è niente di eccezionale e sfiora spesso i limiti del noioso, cosa piuttosto grave visto che ci troviamo alle battute finali, quando cioè in teoria le cose dovrebbero farsi scottanti. Invece la trama – quasi inesistente, lo ripetiamo – si trascina stancamente, verso il finale dove sì, finalmente, c'è qualche scintilla pronta ad esplodere.

La guerra inevitabile

Ci troviamo di fronte ad una guerra pronta ad esplodere, con un esercito di persone che si muovono sotto il flusso quasi magico del Mirakuru. Marionette che Slade continua a manovrare con la precisione di un ingegnere. La sua vendetta, ora, cammina per le strade di Starling City e promette momenti di fuoco. Speriamo quindi che nel prossimo episodio potremmo ritrovare quella tensione e quell'avvincente successione di eventi che ci aveva fatto innamorare di Arrrow. D'altra parte la guerra è inevitabile ormai, quindi non ci resta che attendere.

Cosa ci è piaciuto:

• La maturità di Thea.
• Felicity
• Laurel è stata utile, per la prima volta in due stagioni.
• Che si sia riformato il trio originale

Cosa non ci è piaciuto:

• La mancanza di Slade Wilson. E' un villain così ben fatto che quando non c'è l'intero telefilm ne risente.
• L'eccessiva rappresentazione del dolore di Oliver Queen.

Valutazione di Erika Pomella: 6 su 10
ArrowArrow (stagione 2)
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