Alessandro Cattelan: Una semplice domanda, il nuovo programma in arrivo su Netflix
Arriverà su Netflix il prossimo 18 marzo 'Alessandro Cattelan: una semplice domanda', un programma che indaga la ricerca della felicità con una maestria senza eguali
di Erika Pomella / 14.03.2022 Voto: 9/10
Debutterà il prossimo 18 marzo su Netflix il nuovo programma Alessandro Cattelan: Una semplice domanda. Si tratta di una docu-serie divisa in 6 episodi che vede Cattelan alle prese con una sfida solo apparentemente semplice. È una sera d'estate, il Sole sta pian piano scendendo oltre la linea dell'orizzonte, riempiendo l'aria di un riverbero aranciato che presto muterà verso un più cupo indaco. Nel giardino fuori casa la figlia di Cattelan sta giocando e sulle labbra ha una domanda. Una domanda semplice, a tratti banale, ma che è al tempo stesso terribile, perché non prevede una risposta. Almeno non una risposta univoca. "Come si fa ad essere felici?" È questa la domanda contro cui Cattelan si scontra: un interrogativo contorto che lascia intravedere quante cose diamo per scontate e quante sono quelle, al contrario, a cui non diamo mai la giusta importanza. Ed è così che inizia Una semplice domanda, con la domanda purissima di una bambina e una presa di consapevolezza da parte di un artista che, negli anni, si è distinto non solo per il talento nel fare il proprio lavoro, ma anche per il tono diretto a cui si rivolge ai suoi spettatori. Ed è quello che fa anche nel nuovo programma di Netflix. Perché dopo il punto interrogativo per Cattelan inizia una disamina della propria "condizione". Del suo avere più soldi del necessario, che fa un bel lavoro che ama, di avere una bella famiglia… Una condizione che sembra suggerire proprio l'idea della felicità stessa. Ma il punto è questo: che cos'è davvero la felicità? E come si fa a raggiungere quello status quo la cui ricerca ha ispirato da sempre canzoni, racconti e film?
Proprio per provare a rispondere a questa domanda Alessandro Cattelan parte per un viaggio che non è solo metaforico, ma vero e proprio "peregrinare" alla ricerca dell'incantesimo e della formula magica per essere felici, per scoprire come si faccia ad affrontare la vita con un sorriso sulle labbra e la sensazione di essere al proprio posto. E per farlo interroga vari personaggi del mondo dello spettacolo, come Roberto Baggio, Paolo Sorrentino e Gianluca Vialli (quelli che abbiamo potuto vedere noi negli episodi in anteprima). Persone che sono "altro" oltre alla propria immagine pubblica, che hanno svestito i panni di eroi calcistici o geni cinematografici per presentarsi come persone, con i propri passatempi, le proprie passioni, ma anche le proprie paure. Pur stando sempre bene attento a tenere il cosiddetto tone of voice vicino ai toni della confidenza e della commedia, Alessandro Cattelan affronta, con il suo programma, una miriade di argomenti non così scontati: come la paura in sé, ma anche il terrore adamatico della morte, di quel punto di chiusura oltre il quale tutto sembra finire e iniziare al tempo stesso. Si interroga sull'idea del lavoro, sulla manualità, ma anche sul senso della religione, su come fede e dolore possano prendersi per mano. E se c'è intelligenza nella scelta di affrontare tutti questi temi ce n'è tanta altra nel modo in cui il programma viene realizzato. Senza fare ulteriori spoiler vi diciamo solamente di tenere sott'occhio il momento in cui si parlerà di Quattro religioni. Perché la costruzione narrativa ed episodica di Una semplice domanda miscela la voglia di raccontare all'arte di saper raccontare, che non è qualcosa di così scontato.