Raitre: Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi un cartoon a favore della giustizia


Lottano contro ogni prevaricazione e a favore della giustizia: “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi”, un omaggio ai due magistrati, racconta, in chiave di favola destinata ai bambini, una storia ambientata nella Palermo anni ’50, quando Falcone e Borsellino erano adolescenti e già amici. Un cartoon coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte in […]

Lottano contro ogni prevaricazione e a favore della giustizia: “Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi”, un omaggio ai due magistrati, racconta, in chiave di favola destinata ai bambini, una storia ambientata nella Palermo anni ’50, quando Falcone e Borsellino erano adolescenti e già amici.

Un cartoon coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte in collaborazione con Regione Siciliana – Assessorato ai Beni Culturali e Identità siciliana, che andra’ in onda su Raitre in prima tv assoluta domenica 18 luglio alle 9.00 e, in replica, lunedi’ 26 luglio alle 15.30.

TRAMA:

Nel cartoon Giovanni e Paolo sono due amici che si ritrovano con l’aiuto di altri compagni a difendere dal Male oscuro la loro città e i suoi abitanti, diventati cinici e violenti per colpa del Mago Nivuru, che ha tolto loro l’anima trasformandoli in “pupi”. Una metafora delicata e una storia avvincente – di fantasia ma ben radicata nei valori di dignità e di coraggio che i due magistrati hanno testimoniato nella loro vita – che affronta il tema della mafia senza trascurare temi ‘caldi’ come l’omertà e il bullismo. Alla fine la solidarietà e l’unione del gruppo, come fu per il Pool antimafia, daranno i loro frutti: Giovanni e Paolo liberano le anime dei cittadini e si godono la festa di Santa Rosalia da veri eroi.

Al cartone hanno prestato le loro voci, tra gli altri, due artisti come Leo Gullotta e Donatella Finocchiaro, ed è distribuito nel mondo da Raitrade.

Il direttore di Raitre Antonio di Bella dice di “Giovanni e Paolo”:

“E’ un esempio di televisione di servizio pubblico. Un racconto insieme profondo e leggero, idealista e realista. Un pezzo della identità di Raitre. Un messaggio di educazione alla legalità in un paese troppo spesso senza memoria”.

Paolo Ruffini, che aveva promosso il progetto lo scorso anno in veste di direttore della terza rete, afferma:

“I bambini hanno chiaro in mente, spesso più dei grandi, il senso del giusto e dell’ingiusto, del vero e del falso, del bene e del male. I bambini credono. I bambini sanno molte più cose di noi. I bambini rischiano anche di vedere ucciso il loro immaginario collettivo da una tv che non guarda lontano. Per questo l’idea di legare con un cartone la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a quella di due bambini degli anni ’50, che combattono contro un mago capace di trasformare gli uomini in pupi, ci è sembrata una sfida da cogliere, da difendere, da vincere. Un modo di dare un senso al nostro lavoro. Un modo di restituire senso alla televisione. Un modo per raccontare una storia vera con il linguaggio dell’immaginazione. Un modo per dire che la storia di Falcone e Borsellino è la nostra storia, ed è anche la storia dei nostri figli. E non è una storia finita. Ed è una storia da raccontare. Da non far passare mai sotto silenzio. Come ha detto Giovanni Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. O forse non muore. E vive per sempre. Anche in un cartone animato”.

Tra le attività parallele collegate al cartoon e che avranno luogo in Sicilia nel 2010, figurano anche un concorso a fumetti dedicato alle scuole medie (che verrà bandito nel mese di febbraio) e la realizzazione di un kit sulla legalità che verrà distribuito in 1.500 scuole, per giocare in classe approfondendo temi di attualità e di educazione civica.

Impostazioni privacy