Nella puntata di mercoledi 27 ottobre 2010 di “Blob” su Rai Tre, “sono andate in onda bestemmie” afferma il presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart, Luca Borgomeo.
Il presidente dell’ associazione, continua:
“A ‘Blob’ su RaiTre sono andate in onda bestemmie e insulti razzisti. Possibile che non ci sia qualcuno che controlla quello che va in onda? Possibile che la direzione generale non abbia sentito? Protesteremo con la Vigilanza, l’Agcom e il Cda di Viale Mazzini. Tutto questo solo alle 9 di sera. Ma quale controllo c’e’ in Rai?“.
D’ altro canto, il direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini, non poteva che non dare una spiegazione, ed in una nota risponde:
“Quando si sbaglia c’e’ una sola cosa corretta da fare ed e’ ammettere l’errore, chiedere scusa, e operare in modo che quanto avvenuto non abbia a ripetersi; senza per questo pensare di avere la regola dell’infallibilita’. Questo e’ quello che come direttore di Rai3 ho il dovere di fare, per la responsabilita’ che mi compete. Considero Blob un programma intelligente, irriverente, geniale a volte, sempre spiazzante; ho sempre difeso e intendo continuare a difendere la sua liberta’ e la sua collocazione oraria nel palinsesto di Rai3, di cui e’ parte integrante da oltre 20 anni”.
“Non e’ mai intenzione di Blob offendere qualcuno o non rispettare regole e sensibilita’. Ma gli errori vanno ammessi. Il finale di Blob di mercoledi’ scorso conteneva un monologo del film di Spike Lee la 25 ora.
Un film non vietato ai minori, che le segnalazioni cinematografiche del centro cattolico cinematografico riassumono cosi’: Spike Lee mette in scena una storia di peccato lungo un percorso di espiazione: un camino irto di difficolta’, fatto di tentazioni, carico di offese e di male parole, segnato da sentimenti difficili da afferrare.
Un’invettiva contro tutti e contro tutto, financo contro se stessi, ripresa da Blob, che ne’ nel film ne’ in Blob avrebbe voluto mai essere interpretata con una bestemmia. Il senso, il significato, il montaggio volevano dire tutt’altro. Ma siccome sono state ferite sensibilita’ che meritano rispetto e’ stato comunque un errore. In tv come nella vita gli errori si commettono. E bisogna avere il coraggio di ammetterli“.
Il direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini ne ha parlato con Enrico Ghezzi, che concorda con lui. Ma a chi dovesse ritenere Blob un problema della tv italiana, o pensare che un errore possa cancellare una storia, crede che sia opportuno ricordare sommessamente che semmai,
“da quando esiste Blob ha sempre esercitato una funzione di critica della tv piu’ corriva“.
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