Rai Sport, giornalisti in sciopero il 3 gennaio per mancata acquisizione dei Mondiali 2018
I giornalisti di Rai Sport si lamentano del fatto che la Rai, tv pubblica di Stato, non trasmetterà in diretta tv i prossimi Mondiali di calcio 2018 mentre a rischio c'è anche la Formula 1.
di Redazione / 03.01.2018
Mercoledi 3 gennaio 2018 le giornaliste e i giornalisti di Rai Sport sono in sciopero e si sono scusati del disagio con i propri telespettatori. Ma perchè sono in sciopero? I giornalisti di Rai Sport si lamentano del fatto che la Rai, tv pubblica di Stato, non trasmetterà in diretta tv i prossimi Mondiali di calcio 2018, prima volta che accade questo, ma sono a rischio anche le prossime stagioni della Formula 1.
Per questo sciopero, la partita di Coppa Italia tra Juventus e Torino, valida come quarto di finale, va in onda regolarmente su Rai1 ma senza telecronaca il 3 gennaio.
"E' una protesta necessaria, per ribadire il diritto di voi cittadini che pagate il canone a poter assistere gratuitamente ai piu importanti eventi sportivi. Che, infatti, registrano sempre straordinari risultati di ascolto. La Rai invece non trasmetterà in diretta tv alcuni grandi appuntamenti, come i mondiali di calcio. È la prima volta che accade. Ed è a rischio anche la Formula1." scrive la redazione di Rai Sport.
"Tutto a beneficio della concorrenza privata" prosegue la nota della redazione, per dire che i Mondiali di calcio 2018 sono stati assegnati a Mediaset mentre è probabile (ma i diritti tv sono ancora da assegnare) che le prossime stagioni di Formula 1 saranno di Sky.
"L'azienda e il direttore di Rai Sport dunque fanno scelte di segno contrario, per di più spendendo soldi in costose collaborazioni e per acquistare prodotti da società esterne. Noi vogliamo una Rai Servizio Pubblico che trasmetta più sport, con sempre maggiore qualità. Riteniamo inaccettabile che ormai lo sport sia un privilegio dei pochi che possono permettersi un abbonamento alla pay tv. Vogliamo che – grazie alla Rai – lo sport sia di tutti e per tutti." ha concluso la nota della redazione di Rai Sport-
La replica aziendale della Rai allo sciopero dei suoi giornalisti sportivi è stata:
"E' vero, lo Sport è di tutti, ma sconcertante è proprio l'atteggiamento dei giornalisti di Rai Sport a difesa delle proprie rendite di posizione ignorando che la Rai investe sul prodotto Sport oltre 200 milioni di Euro l'anno. Con l'eliminazione dell'Italia la Rai non poteva sostenere ulteriori e ingenti investimenti dettati da sole ragioni commerciali; non è un caso che altri servizi pubblici di importanti paesi europei, pur con le loro nazionali qualificate alla fase finale, non trasmetteranno le partite dei Mondiali di Russia. Sorprende infine che, invece di valorizzare gli eventi di cui Rai detiene i diritti come la Coppa Italia, i giornalisti di Rai Sport abbiano deciso di privare i telespettatori del loro autorevole commento."