Per la Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio 2017, ricorrenza internazionale istituita per ricordare le vittime della Shoah, sui canali RAI spazi di riflessione e approfondimento, per non dimenticare quanto è accaduto al popolo ebraico nei campi di sterminio nazisti.
In occasione della Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio 2017, ricorrenza internazionale istituita per ricordare le vittime della Shoah, sui canali RAI spazi di riflessione e approfondimento, per non dimenticare quanto è accaduto al popolo ebraico nei campi di sterminio nazisti.
Sulle reti televisive generaliste e specializzate, la Radio e il Web ricordano l'Olocausto con servizi giornalistici, dirette, approfondimenti, interviste, testimonianze, film e fiction sull'argomento mentre un'ampia copertura informativa degli eventi legati alla Giornata viene garantita da tutti i Tg e i Gr Rai.
Da segnalare venerdì 27 in diretta dal Quirinale dalle 10.55 su Rai1, a cura del Tg1, la Celebrazione del Giorno della Memoria alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su Rai2 al termine del film Elser- 13 minuti che non cambiarono la storia, il documentario Carlo Angela: il medico stratega racconterà la storia poco conosciuta del papà di Piero Angela, che a San Mauro Canavese, in provincia di Torino, da direttore sanitario di una casa di cura psichiatrica salvò ebrei e rifugiati politici dalla ferocia nazista ricoverandoli anche sotto falso nome.
Rai3 dedica quattro giorni della sua programmazione al ricordo della Shoah. Si parte giovedì 26 con il film in prima serata, interpretato da Jean Reno, Vento di Primavera, resoconto fedele del rastrellamento anti-ebraico del 1942 ad opera della polizia francese, per anni sottaciuto dalle autorità anche dopo la fine del nazismo. Venerdi' 27, palinsesto dedicato ai temi dell'Olocausto, dai documentari storici agli spazi di approfondimento delle trasmissioni quotidiane della rete. Puntata speciale di Blob "Memoria e ricordi" sabato 28 alle 20 con materiali delle Teche Rai. Lunedì 30 gennaio il racconto della liberazione di Auschwitz nella puntata speciale de "La Grande Storia – Memorie di uno sterminio".
Su Rai Movie tanti film a tema, dalle ore 14.30 a notte inoltrata. In particolare, in prima serata il film di Margarethe von Trotta Rosenstrasse e, in seconda serata, Arrivederci ragazzi diretto da Louis Malle, Leone d'Oro a Venezia nel 1987.
Su Rai Storia, Rai Scuola e Rai5 e sul web una intera "settimana della Memoria" da domenica 22 a sabato 28 gennaio.
Spazio al tema anche su Radio Rai per ricordare quel 27 gennaio del 1945 quando con l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz il mondo conobbe le atrocità del nazismo. In particolare, su Radio3 puntata della trasmissione Tutta la città ne parla dalle 10 alle 1 dalla Sinagoga di Venezia, città in cui nacque il primo ghetto della storia e in cui la presenza ebraica è stata particolarmente significativa.
La Rai ha inoltre realizzato uno spot istituzionale che da venerdì 13 gennaio e fino al 27 è in programmazione sulle reti tv per un totale di 270 passaggi complessivi.
A seguire tutto il palinsesto Rai per la Giornata della Memoria 2017.
Venerdì 27 gennaio
-Unomattina (dalle 6.45)puntata speciale con servizi in collegamento da Gerusalemme
-Storie Vere (10.05) dedicherà l'intera puntata alla ricorrenza
-Celebrazione del Giorno della Memoria, in diretta dal Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, a cura del TG1 (dalle 10.55)
-La Vita in Diretta (dalle 15.30) dedicherà uno spazio di approfondimento alla ricorrenza
-Tv7 (23.50) riserverà un servizio all'anniversario
Venerdì 27 gennaio – Ore 21.20
Elser – 13 minuti che non cambiarono la storia. Regia: Oliver Hirschbiegel; con: Christian Friedel, Katharina Schuttier, Burghart KlaussnerDopo l'ascesa al potere dei nazionalsocialisti nel 1939, Georg Elser, un falegname di Koenigsbronn, decide di uccidere Adolf Hitler. Una decisione coraggiosa e ante-litteram, presa quando il resto dei suoi connazionali seguiva ciecamente il corso degli eventi o aveva semplicemente deciso di tacere…
Venerdì 27 gennaio – Ore 23.15
Documentario "Carlo Angela: Il medico stratega" – Carlo Angela, padre del giornalista televisivo e scrittore Piero Angela, dichiarato "Giusto tra le Nazioni", un eroe della storia bellica che salvò decine di ebrei e rifugiati politici dalla ferocia nazista. A San Mauro Canavese, in provincia di Torino, il professor Carlo Angela, nato nel 1875, era direttore sanitario di una casa di cura psichiatrica privata, Villa Turina Amione. Da antifascista, non ebbe alcuna esitazione a rischiare la propria vita per salvare ebrei (spesso sotto falso nome), ricoverandoli come malati di mente e falsificando diagnosi e cartelle cliniche. Questa sua strategia contribuì ad evitare la deportazione nei campi di concentramento di decine di ebrei, destinati a morte certa. Il figlio Piero Angela fu testimone diretto e partecipe di questi eventi. Le azioni compiute da Angela rimasero sconosciute per oltre mezzo secolo, per la grande discrezione della sua famiglia e vennero alla luce soltanto nel 1995, quando Anna Segre decise di pubblicare il diario del padre Renzo. Uno dei documenti più toccanti sulla persecuzione subita dagli ebrei in Italia.
Giovedì 26 gennaio – Ore 16.40
Geo – i temi della Giornata con un ospite in studio
Giovedì 26 gennaio – Ore 21.15
Vento di primavera. Regia di Rose Bosch con Jean Reno, Mélanie Laurent e Gad Elmaleh
Fedele resoconto di un rastrellamento anti-ebraico compiuto nel 1942 dalla polizia francese e, per anni, coperto dalle autorità del Paese anche dopo la fine del nazismo. Fra dramma e ricostruzione.
Giovedì 26 gennaio – Ore 23.10
Documentario "Il Maestro". La storia del Maestro di musica Francesco Lotoro che ha dedicato parte della sua vita a ritrovare la musica composta clandestinamente nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale. Ogni nota recuperata dall'oblio risuona ancora come un canto di liberazione dall'oppressione nazista
Venerdì 27 gennaio – Ore 13.15
Il Tempo e La Storia – Ravensbrück il lager delle donne (13.15) Ravensbrück è stato un lager nazista, ubicato 90 chilometri a nord di Berlino. La sua peculiarità è stata quella di aver ospitato prevalentemente donne. La sua storia, come quella degli altri campi di concentramento, è impastata di dolore, morte, sadici esperimenti medico-genetici, follia, fame e crudeltà. È la faccia oscura di una guerra che non si combatteva solo al fronte: lì dentro sono finite donne di ogni razza o religione. Non solo ebree. Quando è stato liberato dall'armata Rossa nel 1945, c'erano al suo interno circa 3000 persone. Le condizioni in cui vivevano erano ai limiti dell'umano. Insieme alla professoressa Anna Foa e con l'aiuto di testimonianze filmate dei sopravvissuti, si cercherà di capire cosa significasse vivere mesi interi dentro un luogo simile.
Venerdì 27 gennaio – Ore 15.20
Documentario "Il Maestro" – in replica la storia del Maestro di musica Francesco Lotoro.
Venerdì 27 gennaio – Ore 20.00
Blob – con un momtaggio di materiali relativi alla Giornata.
Venerdì 27 gennaio – Ore 1.50
Fuori Orario – programmazione dedicata di film e documentari.
Ricorrenza celebrata anche all'interno di "Agora'', "Mi manda Raitre'', "Tutta salute'', "Chi l'ha visto?", "Gazebo Social News''.
Sabato 28 gennaio – Ore 20.00
Blob. Puntata speciale di 30 minuti dal titolo "Memoria e ricordi" realizzata con preziosi materiali delle Teche Rai: ampi brani dall'intervista (1968) di Arnoldo Foà al papà di Anna Frank, Otto; Willy Brandt in ginocchio al Ghetto di Varsavia, 1970; alcune testimonianze di ebrei romani scampati al rastrellamento nazista nel Ghetto di Roma del 1943; testimonianze di personalità dello spettacolo e di gente comune, tutte coinvolte nelle persecuzioni dopo l'emanazione delle leggi razziali. Arricchiranno lo speciale alcune interviste inedite realizzate appositamente per Blob.
Lunedì 30 gennaio – Ore 23.15
"La Grande Storia – Memorie di uno sterminio": il racconto della liberazione di Auschwitz
-TGR Piemonte seguirà le cerimonie di commemorazione e le celebrazioni istituzionali, oltre a realizzare, in collaborazione con la Fondazione Primo Levi, una serie di servizi e interviste in onda nelle due edizioni del Tg, nelle tre edizioni del Gr e in Buongiorno Regione.
-TGR Friuli Venezia Giulia : la redazione di Trieste darà ampio risalto, negli appuntamenti informativi, al Giorno della Memoria. In tutte le edizioni dei giornali radio e dei telegiornali saranno trasmessi servizi e testimonianze; ospiti in studio nella puntata di Buongiorno Regione del 27 gennaio.
Tutte le redazioni regionali seguiranno l'evento con servizi e dirette per raccontare le iniziative sul territorio.
Venerdi 27 gennaio – Ore 14.35
"Monsieur Batignole" (14.35) Regia di Gerard Jugnot con Gerard Jugnot, Jules Sitruk e Michèle Garcia
Parigi, 1942. Il bottegaio Edmond Batignole approfitta egoisticamente della disgrazia dei vicini – una famiglia di ebrei denunciata alle autorità da suo genero – per occuparne l'appartamento…
Venerdi 27 gennaio – Ore 16.20
-"Cognome e nome: Lacombe Lucien". Regia di Louis Malle con Pierre Blaise, Aurore Clément, Ave Ninchi con Holger Lawenadler
Francia, 1944. Lucien si unisce ai nazisti ma si innamora di una ragazza ebrea. Scritto col premio Nobel Patrick Modiano, candidato a Oscar e Golden Globe 1975, vincitore ai BAFTA.
Venerdi 27 gennaio – Ore 21.20
-"Rosenstrasse". Regia di Margarethe von Trotta con Katja Riemann, Maria Schrader, Martin Feifel, Jürgen Vogel, Doris Schade, Jutta Lampe, Svea Lohde
La perdita del marito spinge la newyorkese Ruth a riflettere sulle sue origini ebraiche. Partita per Berlino, ritrova le proprie radici. Premiato a Venezia 2003.
Venerdi 27 gennaio – Ore 23.45
-"Arrivederci ragazzi". Regia di Louis Malle con Gaspard Manesse, Raphael Fejtö, Francine Racette
Durante la Seconda Guerra Mondiale un collegio francese amministrato da preti è rifugio per un giovane studente di religione ebraica. Leone d'Oro a Venezia 1987.
Il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, Radio3 propone una puntata speciale "La Memoria di domani" della trasmissione Tutta la città ne parla, condotta da Pietro Del Soldà, dalle 10 alle 12, dalla Sinagoga Spagnola di Venezia, città in cui nacque il primo ghetto della storia e in cui la presenza ebraica è stata particolarmente significativa. Tra gli ospiti, lo storico Riccardo Calimani, tra i massimi studiosi dell'ebraismo italiano ed europeo; Marcella Ansaldi, direttrice del Museo ebraico di Venezia e figlia della sopravvissuta ad Auschwitz Olga Neerman; Alessandro Casellato, docente di storia all'Università Ca' Foscari che insieme ai suoi studenti racconterà il progetto "Ascari e Schiavoni" sulla genesi del razzismo nell'Italia coloniale e rifletterà sul rapporto tra il razzismo di allora e la xenofobia crescente nell'Europa di oggi; Shaul Bassi, tra i promotori delle iniziative per i 500 anni del Ghetto veneziano nel 2016; Marco Borghi, direttore dell'Istituto veneziano per la Storia della Resistenza; il presidente dell'Unione Armeni d'Italia per testimoniare la storia di un altro genocidio che colpì una comunità fortemente radicata a Venezia. La diretta La Memoria di domani, realizzata in collaborazione con la Comunità ebraica di Venezia, sarà ricca di testimonianze e riflessioni e proporrà al suo interno letture, momenti musicali e teatrali.
Domenica 22 Gennaio – Ore 21.10
IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI – Emanati tra il 1938 e il 1939, i provvedimenti adottati dal regime fascista per preservare e migliorare una immaginaria "razza italiana" dalle impurità di tutte le categorie umane considerate inferiori, a cominciare, ovviamente, da quella costituita dagli aderenti alla religione ebraica, rappresentano, senza alcun dubbio, il punto più basso – sotto il profilo etico e civile – della triste e luttuosa vicenda storica del ventennio fascista. Una pagina riletta da Vittorio De Sica ne "Il giardino dei Finzi Contini", con Lino Capolicchio, Dominique Sanda, Fabio Testi ed Helmut Berger nei panni dei quattro giovani protagonisti. Tratta dall'omonimo romanzo capolavoro pubblicato da Giorgio Bassani nel 1962, e sceneggiata da Vittorio Bonicelli e Ugo Pirro, la pellicola di De Sica, in sala dal dicembre del 1970, nel 1971 vinse l'Orso d'Oro del Festival di Berlino, 2 David di Donatello, 2 Nastri d'argento e 1 Globo d'oro, e nel 1972, l'Oscar come miglior film straniero. Il film è replicato lunedì 23 gennaio alle 9.30 e sabato 28 gennaio alle 18.00, sempre su Rai Storia.
Martedì 24 gennaio – ore 15.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – AZ un fatto come e perché: la risiera di San Sabba Una storica puntata dedicata alla risiera di San Sabba a Trieste, l'unico campo di sterminio in Italia. Le indagini condotte dai carabinieri portarono l'orrore alla luce. L'inchiesta del celebre programma Rai descrive la struttura della Risiera, la sua organizzazione, l'operato dei militari nazisti, le retate dei cittadini ebrei destinati all'internamento e le torture impartite ai prigionieri. Emilio Ravel si sofferma anche sulle azioni giudiziarie intraprese contro i responsabili della Risiera.
Martedì 24 gennaio – Ore 16.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – AZ un fatto come e perché: 30 anni dopo, la risiera di San Sabba Il processo del 1976 ai responsabili dell'unico lager nazista italiano: la Risiera di San Sabba di Trieste. Emilio Ravel torna a Trieste per seguire le varie fasi processuali contro i responsabili dei crimini nazisti, per i crimini perpetrati e racconta gli stati d'animo dei testimoni e la reazione dell'opinione pubblica a quel processo che finì per condannare all'ergastolo un solo imputato. Con un'introduzione di Aldo Falivena, viene ricostruito il contesto storico degli avvenimenti dopo il settembre del 1943 e inizio dell' occupazione nazista di Trieste. Ravel parla delle ipotesi sulla fuga dei militari delle SS naziste accusati dello sterminio e del colpevole silenzio durato trent'anni fino all'avvio del processo.
Mercoledì 25 gennaio – Ore 15.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – I giorni della nostra Storia – Gli italiani nelle prigioni di Hitler. La deportazione dei soldati italiani nei campi di lavoro e di concentramento nazisti fra il 1943 e il 1945, a cura di Stefano Munafò e Walter Preci, regia di Ermanno Olmi (1974).
Mercoledì 25 gennaio – Ore 16.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – Subumani: Storia dei prigionieri sovietici nei lager nazisti Quasi sei milioni di soldati sovietici furono catturati dai tedeschi durante le seconda guerra mondiale; più di tre milioni morirono di fame e di freddo durante la prigionia nazista. Un tragico bilancio. Il documentario racconta le terribili condizioni di vita di quegli uomini reclusi in totale violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. Nel filmato, in particolare, si narra la sorte di due giovani prigionieri russi: Nicolai Kurilow e Boris Schaporow. Il primo scappò dal lager di Jelgava in Lettonia e di lui si persero le tracce. Il secondo riuscì a tornare a casa, si costruì una famiglia e morì nel suo paese natale. Dice un proverbio russo "Coloro che dimenticano i morti, non possono amare i vivi".
Giovedì 26 gennaio 2017 – Ore 15.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – Dopo aver intervistato più di duecento persone il cui vissuto traumatico ha segnato un solco profondo nella propria vita, la regista Antonella Restelli ha deciso di raccogliere questo patrimonio in un documentario. È la narrazione della deportazione femminile attraverso l'esperienza di quattro donne rinchiuse a Ravensbruck, Bergen Belsen e Auschwitz. Protagoniste Ada Jerman, deportata a Ravensbruck, Diamantina Salonicchio, a Bergen Belsen, Elisa Springer e Maria Rudolf, ad Auschwitz. "Persone che hanno vissuto esperienze di guerra, deportazione, violenza, disagio sociale, vittime di pregiudizi che nella condivisione della propria esperienza hanno molto da dare e da insegnare alla comunità" – dice Antonella Restelli. – "Questo documentario in particolare, è soprattutto il racconto della relazione che si è creata tra la mia vita e quella delle donne che ho incontrato, sopravvissute ai lager nazisti".
Giovedì 26 gennaio 2017 – Ore 16.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – La poesia spezzata. Zuzanna Ginczanka 1917-1944. Talento precoce, stella dei circoli letterari della Varsavia degli anni Trenta, vittima delle atrocità naziste, Zuzanna Ginczanka è una figura di culto della cultura polacca contemporanea. Attraverso fonti originali e inedite, il documentario di Mary Mirka Milo ripercorre le tappe della vita della giovane poetessa di origine ebraica inserendole nel più ampio contesto degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato la prima metà del Novecento.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 9.30
Speciale Giorno della Memoria – Il processo del 1976 ai responsabili dell'unico campo di sterminio italiano, la Risiera di San Sabba di Trieste.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 10.30
Risiera di San Sabba 1945-1995: la memoria dell'offesa – In origine era un opificio destinato alla pilatura del riso. Dal 20 ottobre 1943 la risiera di San Sabba diventa un vero e proprio campo di sterminio, l'unico in Italia. Un luogo di sofferenza ricostruito nella rappresentazione teatrale, diretta da Renato Sarti, dal titolo "Risiera di San Sabba 1945 – 1995, la memoria dell'offesa". Per le uccisioni le SS utilizzavano la fucilazione, la gassazione oppure ricorrevano al colpo di mazza alla nuca. Non meno di cinquemila persone hanno trovato la morte in questo luogo. L'esperienza del campo di concentramento rivive attraverso lettere, diari e testimonianze di sopravvissuti e non. A interpretare le testimonianze Giorgio Strehler, Moni Ovadia, Paolo Rossi, Omero Antonutti, Orazio Bobbio, Marisa Fabbri, Fulvio Falzarano, Lidia Koslovich, Lucka Pockai, Ariella Reggio, Mira Sardoc, Bebo Storti, Barbara Valmorin.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 12.00
Ho scelto la prigionia – Dopo l'8 settembre 1943, decine di migliaia di ufficiali, sottufficiali e soldati italiani vennero catturati dai tedeschi che erano stati, fino a quel momento, i loro alleati. Oltre settecentomila furono i deportati in Germania e in Polonia, in ventimila morirono nei campi di prigionia. A loro – gli lnternati Militari ltaliani – è dedicato questo documentario.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 13.00
Speciale Giorno della Memoria – Personaggi – Uno speciale dedicato alla giornata della memoria in ricordo delle vittime della Shoah. Tra gli intervistati: Lia Levi, Elio Toaff, Pietro Tarracina, Nedo Fiano e Romeo Rubino Salmoni, tratte dalle Teche Rai.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 15.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – Sachsenhausen: le due facce di un campo. Dopo aver raccontato cosa accadde in Germania in seguito alla vittoria delle forze alleate e sovietiche, il documentario descrive i motivi che portarono alla divisione del territorio tedesco in quattro zone di occupazione e i provvedimenti comuni adottati da americani, inglesi, francesi e sovietici per "denazificare" il territorio tedesco. Vengono delineate le ragioni per le quali sul territorio di quella che diverrà la Germania dell'Est i sovietici disposero di dieci campi speciali, chiamati anche "campi del silenzio" e i motivi per cui l'Amministrazione Militare Sovietica decise il trasferimento del Campo Speciale n. 7 a Sachsenhausen, nello stesso luogo in cui tedeschi avevano istituito il campo di concentramento nazista.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 16.00
MILLE PAPAVERI ROSSI – Rose bianche su sfondo nero. I bambini di Bullenhuser Damm. Il 20 aprile 1945 nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm, 20 bambini ebrei provenienti da tutta Europa vennero uccisi. Un documentario sulla storia delle loro giovani vite spezzate: dall'arresto e dalla separazione dai genitori alla detenzione nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dagli esperimenti medici che subirono al terribile epilogo della loro storia.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 17.00
NORIMBERGA – I nazisti di fronte ai loro crimini. Norimberga, 20 novembre 1945 – In una città ancora in rovina, appena sei mesi dopo la resa tedesca, si apre il processo contro i criminali di guerra nazisti. Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Unione Sovietica si sono riuniti per punire in maniera esemplare i crimini contro la pace e, per la prima volta nella storia, i "crimini contro l'umanità" commessi dai nazisti. Sul banco degli imputati, 21 ufficiali nazisti di più alto livello, tra cui Hermann Göring, Rudolf Hess, Joachim von Ribbentrop e Wilhelm Keitel. Tutti si dichiarano non colpevoli, sebbene le "atrocità" commesse siano immense. Come prova verrà mostrato in tribunale il video della liberazione dei campi di sterminio. Dopo dieci mesi di udienze, presentazione di prove, scontri, il verdetto è: 12 condanne a morte di cui una in contumacia, sette condanne all'arresto e tre assoluzioni. Si chiude così il processo che ha aperto la strada per la creazione di una giustizia internazionale.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 19.10
INFERNO MITTELBAU DORA – Mittelbau Dora è l'ultimo campo di concentramento costruito dai nazisti e il campo di lavoro forzato più duro presente in Germania. Nelle sue gallerie sotterranee i prigionieri lavorarono senza sosta alla produzione dei missili V2, le armi segrete progettate dallo scienziato von Braun che, nei piani di Hitler, avrebbero dovuto cambiare le sorti della Seconda Guerra Mondiale e annientare i nemici del Terzo Reich. Le eccezionali testimonianze dei sopravvissuti permettono di dar vita a un racconto intenso e coinvolgente, svelando l'incredibile storia dell'unico campo di concentramento sotterraneo realizzato dai nazisti durante il secondo conflitto mondiale.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 20.30 su Rai Storia e 13.15 su Rai 3:
IL TEMPO E LA STORIA – Ravensbrück il lager delle donne. Ravensbrück è stato un lager nazista, ubicato 90 chilometri a nord di Berlino. La sua peculiarità è stata quella di aver ospitato prevalentemente donne. La sua storia, come quella degli altri campi di concentramento, è impastata di dolore, morte, sadici esperimenti medico-genetici, follia, fame e crudeltà. È la faccia oscura di una guerra che non si combatteva solo al fronte: lì dentro sono finite donne di ogni razza o religione. Non solo ebree. Quando è stato liberato dall'armata Rossa nel 1945, c'erano al suo interno circa 3000 persone. Le condizioni in cui vertevano, erano ai limiti dell'umano. Insieme alla professoressa Anna Foa e con l'aiuto di testimonianze filmate dei sopravvissuti, proveremo a capire cosa significasse vivere mesi interi dentro un luogo simile.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 21.10
SON MORTO CHE ERO BAMBINO – Francesco Guccini va ad Auschwitz. Auschwitz è una canzone scritta e composta da Francesco Guccini e pubblicata nel 1966. Parla di forni crematori e di bambini dispersi nel vento, insieme a milioni di individui a cui era stata negata ogni radice umana soltanto perché ebrei. "Uomini in dissolvimento" come scriveva Primo Levi. Per questo, Auschwitz, sembrava una canzone destinata a disperdersi nel vento della storia, della pace e del progresso che hanno caratterizzato il mondo occidentale dal dopoguerra in poi. E non a caso, proprio Francesco Guccini, amava ripetere durante i suoi concerti: "Avrei voluto dismettere questa canzone già da molto tempo". Per aggiungere poi: "Purtroppo dobbiamo cantarla ancora". Ma, oltre che una canzone, Auschwitz è anche la meta del viaggio che Francesco Guccini intraprende, nel marzo del 2016, con il nuovo Vescovo di Bologna, Monsignor Matteo Maria Zuppi, e con la classe 2"B della Scuola Media Salvo d'Acquisto di Gaggio Montano sull'Appennino bolognese. Un viaggio raccontato da Francesco Conversano e Nene Grignaffini nel documentario "Son morto che ero bambino. Francesco Guccini va ad Auschwitz". Il cantautore e i suoi compagni di viaggio partono con Il treno "in treno per la Memoria" il 10 marzo 2016 da Milano, dal binario 21. Il Binario 21 della stazione di Milano Centrale è il luogo da cui ebbe inizio l'orrore della Shoah per la il capoluogo lombardo. Da qui infatti partirono, tra il 1943 e il 1945, i treni pieni di deportati ebrei diretti ai campi di sterminio nazisti. In tanti partirono, in pochissimi tornarono. "Francesco Guccini e il Vescovo durante il viaggio in treno – dicono gli autori – dialogano tra loro e raccontano ai ragazzi e alle ragazze la tragedia di Auschwitz ma anche di quanto sia più che mai necessario oggi parlare di memoria, di guerra, di intolleranza, di dialogo, di pace. Quello raccontato dal documentario è un viaggio di pensieri, parole, memorie, ricordi, domande, racconti, riflessioni sul perché questa vicenda viva ancora nel nuovo millennio, sul perché quel male radicale, quel buco nero, si riproduca ancora oggi, sotto altre forme nel mondo occidentale".
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 22.10
Una giornata, in particolare – Il documentario, attraverso un filmino amatoriale del 1931, girato nel giardino di una famiglia ebraica romana e recentemente ritrovato a Buenos Aires, ci racconta uno spaccato della realtà italiana negli anni del regime fascista precedenti le leggi razziali del '38. L'autore, Claudio della Seta, ha ritrovato alcuni dei protagonisti di quelle immagini che, ottant'anni dopo, hanno raccontato cosa successe negli anni a seguire alla loro famiglia e a tutti gli ebrei perseguitati. Per non dimenticare che le leggi razziali furono la più grande aberrazione dell'Italia del Novecento e per ribadire il pensiero di Elie Wiesel: "chi ascolta un testimone, diventa egli stesso testimone".
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 22.40
THE DISPLACED – I campi dopo la liberazione. Il documentario, in prima tv, pone l'accento sulla liberazione dei campi e di una parte poco conosciuta: il dopo. Come furono gestiti dagli alleati gli ebrei appena liberati? Alcuni rimasero addirittura nei campi, altri spostati, altri vagarono senza meta per l'Europa. E sono gli stessi sopravvissuti a raccontarlo.
Giovedì 26 gennaio 2017 – Ore 20.30
SERATA COLORATA – In diretta dall'Auditorium Parco della Musica di Roma. Un concerto sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. In programma le musiche composte, o suonate, dai musicisti internati a Ferramonti, in Calabria, uno dei più grandi campi di concentramento fascisti della Seconda Guerra Mondiale da cui, tra il 1940 e il 1943, transitarono più di tremila ebrei. Nonostante le condizioni di privazione estrema, ferveva l'attività artistica, tra cui concerti definiti "Bunter Abend" (Serata Colorata), un vivace intrattenimento musicale in una baracca adibita a sala concerti. Una storia eccezionale di cui si sono quasi perse le tracce, che torna a vivere grazie al lavoro di recupero e ricerca musicale di Raffaele Deluca, musicista e musicologo del Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Milano. Video d'autore ricostruiscono la vita nel campo attraverso immagini d'epoca, mentre Beppe Servillo leggerà testimonianze dal diario del pianista Kurt Sonnenfeld, giovane ebreo viennese, e da lettere e documenti di altri internati.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 21.15
SONGS FOR ETERNITY – Con Ute Lemper e Moni Ovadia. Ute Lemper, la grande cantante e artista tedesca, si esibisce in un repertorio di canzoni scritte nei campi di concentramento da musicisti ebrei deportati, molti dei quali morirono nelle camere a gas. Sono canzoni di grande bellezza, con parole struggenti, spesso scritte da poeti. "Come tedesca nata in Germania dopo la guerra, sento la responsabilità e la necessità etica di testimoniare la storia dell'Olocausto, alla quale sono molto sensibile e che mi tormenta. Voglio così non solo rendere omaggio alla cultura ebraica, ma anche stimolare il dialogo su questo terribile passato" spiega Ute Lemper. Moni Ovadia, che ha fatto conoscere in Italia la cultura e il teatro yiddish, accompagna la cantante tedesca, raccontando le storie di come le canzoni siano state scritte e ritrovate, grazie al lavoro di Francesco Lotoro, un musicista pugliese che da trent'anni dedica tutto il suo tempo e tutte le sue risorse alla ricerca di testimonianze musicali che provengono dai luoghi di detenzione della Seconda Guerra Mondiale.
Venerdì 27 gennaio 2017 – Ore 22.15
KAMP – Anatomia di uno sterminio. Un'insolita rappresentazione per commemorare la Shoah. Lo spettacolo "Kamp", del gruppo teatrale olandese Hotel Modern, porta in scena un modello in scala ridotta del campo di concentramento di Auschwitz. Le riprese fatte con microcamere danno vita al plastico ed ai burattini utilizzati. Il documentario accompagnato da immagini e vere testimonianze di ex deportati, tocca le emozioni dello spettatore, aiutando a non dimenticare.
Sabato 28 gennaio 2017 – Ore 22.45
CANTO DEL POPOLO EBRAICO MASSACRATO – Moni Ovadia racconta il dramma della deportazione. L'adattamento televisivo dello spettacolo teatrale liberamente tratto dall'omonimo poema di Yitzhak Katzenelson, ucciso ad Auschwitz nel 1944, racconta il dramma della deportazione degli ebrei italiani, dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, verso Auschwitz, binario dal quale partivano i treni delle deportazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 30 gennaio 1944, in una domenica invernale, più di 600 persone, tutti ebrei provenienti dal carcere milanese di San Vittore, furono caricati a forza su vagoni bestiame. La destinazione, ignota a tutti, era Auschwitz. Sul convoglio, partito dal binario 21, c'erano anziani, donne e più di 40 bambini di età compresa tra 1 e 14 anni, tra cui Liliana Segre di 13. La signora Esmeralda Dina di 88 anni era la più anziana. Dopo una settimana di viaggio, tra stenti e sofferenze, domenica 6 febbraio, il treno raggiunse Auschwitz. Appena sbarcati, 500 persone vennero selezionate per la morte e furono gasate e bruciate a poche ore dall'arrivo. Dal binario 21 era già partito un convoglio con quasi 250 deportati, il 6 dicembre del 1943; ne sarebbero partiti altri fino a maggio del 1944. Il tributo di Ovadia alle vittime della Shoah ricorda, con la forza della poesia, del canto e della testimonianza diretta, lo sterminio del popolo ebraico e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, perché ebrei, zingari, omosessuali, handicappati o perché si opponevano al regime nazifascista e al folle progetto di purificazione della razza ariana. Preziosa e di straziante profondità la testimonianza di Liliana Segre, co-protagonista della narrazione dell'orrore dei campi di concentramento, che riuscì, adolescente, a sopravvivere ad Auschwitz.
Lunedì 23 Gennaio – Ore 18.30
Memoria di un viaggio.Un gruppo di studenti delle scuole italiane, cinque per ogni regione italiana, è partita per un viaggio nel lager di Auschwitz, accompagnato da due sopravvissuti, Sami Modiano e Tatiana Bucci. Il programma è il frutto di questa esperienza e si basa sugli appunti di viaggio, sulle impressioni dei ragazzi e sull'emozione di tutti i presenti. Prima tappa di questo viaggio è Cracovia per una visita a quel che rimane del ghetto ebraico, negli stessi luoghi dove venne ambientato il film di Steven Spielberg, "Schindler's List". Marcello Pizzetti, direttore scientifico del Museo della Shoah di Roma e guida del viaggio, racconta del trasferimento dei bambini ebrei dalla libera città di Cracovia al ghetto, della distruzione della loro scuola e delle fosse comuni rinvenute nel bosco di Cracovia. La puntata si chiude con le testimonianze dei sopravvissuti che raccontano ai ragazzi la deportazione dai luoghi di origine, rispettivamente Rodi in Grecia per Sami Modiano e Trieste per Tatiana Bucci.
Martedì 24 Gennaio – Ore 18.30
Memoria di un viaggio. La seconda puntata è dedicata alla visita a Birkenau dove circa 1 milione e mezzo di ebrei vennero uccisi con lo Zyclon B nelle camere a gas. I testimoni raccontano la "selezione per la vita" effettuata dai medici nazisti. Chiude questa seconda tappa lo struggente racconto dei testimoni sull'eliminazione dei propri parenti e la simbolica deposizione di una pietra davanti alla "sala della morte" da parte dell'allora Ministro Francesco Profumo, di Renzo Gattegna, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e di due studenti del gruppo.
Mercoledì 25 Gennaio – Ore 18.30
Memoria di un viaggi. Ultima tappa è Auschwitz, al Museo della Memoria dove sono raccolti tutti gli oggetti appartenuti ai deportati che rievocano l'orrore di questo campo. Il gruppo visita la stanza del martirio di Padre Kolbe e il "muro della morte" dove la Gestapo infieriva sui prigionieri. A legare le tre puntate sono le impressioni dei ragazzi che hanno preso parte al viaggio, che attraverso i microfoni esprimono le loro emozioni e considerazioni di fronte ad una tale barbarie. Lo scopo di questi video, nati in accordo e in sinergia con l'iniziativa del MIUR, è quello di non dimenticare: mantenere viva la memoria affinché i giovani comprendano come questa tragedia umana non sia frutto di una follia, bensì di una lucida e brutale determinazione umana.
Giovedì 26 Gennaio – Ore 18.30
Speciale Giorno della Memoria 2016 – Lo speciale di Rai Scuola racconta la Giornata della Memoria delle vittime dell'Olocausto, in occasione della quale una selezione di studenti delle scuole italiane è stata accompagnata, per iniziativa del MIUR, ad Auschwitz-Birkenau, per vivere un'esperienza che diventi testimonianza per i propri coetanei. Rai Scuola ha seguito la preparazione, il viaggio a Cracovia e Auschwitz-Birkenau e infine il rientro degli studenti nelle proprie classi, osservando da vicino come i ragazzi si sono preparati a questa esperienza, come l'hanno vissuta e come poi hanno condiviso le loro sensazioni ed emozioni.
Giovedì 26 Gennaio – Ore 19.00
La storia di Vera – Vera Michelin Salamon è una delle tante giovani che rendendosi conto di vivere in un mondo inconciliabile, si schierarono per la libertà e pagavano duramente il loro impegno con il carcere, la deportazione e la morte. Roma 1944 è sotto la durissima occupazione nazista. Vera ha 20 anni e insieme a sua cugina Enrica vengono arrestate e accusate di aver distribuito volantini anti occupazione. Vera viene presa anche perché il suo cognome viene definito di evidenti "origine ebraiche" ma la sua origine è valdese. Vengono condannate a tre anni e deportate, prima nel campo di concentramento di Dachau e poi nel carcere duro di Achach dove vennero liberate dalle truppe americane. Vera ci racconta le atrocità viste e vissute e che forse lei e sua cugina si sono salvate dalla morte perché giovani e possono lavorare duramente. Ma anche perché avevano una gran voglia di "vivere libere".
Venerdì 27 Gennaio – Ore 12.30
Terza B… facciamo l'appello. Un programma di Enzo Biagi. Enzo Biagi, nel 1971, ripercorre la pagina tragica delle leggi razziali promulgate nel 1938 attraverso interviste in studio ad un gruppo di ex allievi e insegnanti della scuola Via Vigna Tagliata di Ferrara, che rievocano, attraverso episodi di vita personali, l'esclusione dalla scuola e dai circoli sportivi, le limitazioni e le sofferenze imposte ai cittadini ebrei, l'improvviso cambiamento e peggioramento delle loro condizioni di vita. Agli interventi in studio si alternano le interviste registrate a Camilla Giovanelli, ex componente della commissione di esame della scuola di Ferrara che osteggiò la separazione fra studenti ebrei e non ebrei agli esami di ammissione al Liceo della sessione 1940 – 1941, e allo scrittore Giorgio Bassani, insegnante dei soli studenti ebrei esclusi dalle scuole pubbliche durante la seconda guerra mondiale.
Venerdì 27 Gennaio – Ore 13.30
FUORICLASSE – Sentire oltre il muro. Valerio, ex studente del Liceo scientifico "Cannizzaro" di Roma, si reca a Gerusalemme sulle tracce di un "giusto", ovvero un non ebreo che ha salvato la vita a un concittadino ebreo. Suoi compagni di viaggio sono 62 ragazzi, vincitori del concorso "Il percorso dei Giusti", indetto dalla regione Lazio. Valerio intraprende questo viaggio con l'intento di comprendere cosa si intenda per uomo "giusto".
Venerdì 27 Gennaio – Ore 16.30
GAP – Triangoli di memoria. Testimonianze di oggi e di ieri sulle donne deportate nel campo di Ravensbruck.
Venerdì 27 Gennaio – Ore 19.00
Speciale Giorno della Memoria – Anche quest'anno Rai Scuola, in collaborazione con il MIUR, accompagna gli studenti delle scuole italiane ad Auschwitz-Birkenau, raccontando il viaggio dell'edizione 2017.
Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa liberò il campo di concentramento nazista di Auschwitz. Ricollegandosi a quella data, Il 27 gennaio di ogni anno (a partire dal 2000 in Italia e dal 2005 a livello mondiale) si celebra il Giorno della Memoria, per non dimenticare cosa sia stata la Shoah. In occasione del 'Giorno della Memoria' 2017, Rai Cultura web realizzerà un esclusivo Web-doc, ricco di video tratti dall'archivio Rai, ma anche foto-gallery e infografiche per comprendere meglio cronologicamente i fatti della più grande tragedia dello scorso secolo. In particolare verranno riesaminati gli eventi del pianificato sterminio nazista del popolo ebraico, le storie delle vittime, le testimonianze dei sopravvissuti, le riflessioni storiche e artistiche su quanto accaduto (da Primo Levi ad Anna Frank), sino alla Shoah degli italiani e a quella che colpì i bambini. Tra i video proposti vi saranno alcune puntate sul tema del programma "Il tempo e la storia"', gli approfondimenti con storici specialisti dell'Olocausto, i racconti dei viaggi ad Auschwitz compiuti in questi anni da studenti italiani per garantire il perpetuarsi della memoria storica della Shoah anche nelle più giovani generazioni.
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