Quarto Grado, Sarah Scazzi, Melania Rea, Lucia Manca, Gabriel Petersone – 14 ottobre

Stasera, venerdi 14 ottobre 2011, settimo appuntamento con “Quarto Grado” in diretta dal centro Palatino di Roma alle ore 21,10 su Retequattro con la conduzione di Sabrina Scampini e Salvo Sottile.

Primo tema della puntata che viene affrontato è quello dell’omicidio della piccola Sarah Scazzi a seguito del rifiuto della richiesta di trasferimento del processo Scazzi da Taranto a Potenza da parte della prima sezione penale della Corte di Cassazione avanzata dai legali di Sabrina Misseri. Inoltre, verranno seguiti gli ultimi aggiornamenti circa la prosecuzione dell’udienza preliminare per l’omicidio della quindicenne di Avetrana.

Altro tema di cui si occupa Salvo Sottile è il giallo della morte di Melania Rea, con tutti gli ultimi aggiornamenti sullo stato dell’inchiesta. Sono passati oramai sei mesi da quando la giovane mamma di Somma Vesuviana è stata uccisa e, nel frattempo, il marito Salvatore Parolisi resta in carcere perchè unico accusato dell’omicidio.

Nel corso della puntata, si parlerà anche della di Lucia Manca, la donna scomparsa in quel di Venezia da Marcon lo scorso 7 luglio 2011 e della quale ancora non si hanno notizie.

E ancora, in diretta da Genova, verranno seguiti gli aggiornamenti del processo d’appello per la morte del piccolo Gabriel Petersone, il bambino morto a soli 17 mesi ad Imperia il 14 maggio 2009. Per fare il punto della situazione, in primo grado furono stati condannati a 11 anni di reclusione la madre del bimbo, Elizabete Petersone, una lettone di 22 anni (ora ai domiciliari in una comunità) e il suo ex convivente, Paolo Arrigo, di 26 anni (ora in libertà). La verità di quanto è accaduto ancora non si sa poichè i due ex amanti continuano ad accusarsi a vicenda.

Infine Salvo con Sabrina, faranno il punto della situazione per quanto riguarda la scomparsa del piccolo Jason, il neonato di Folignano scomparso lo scorso mese di giugno e del quale non si hanno fotografie che sarebbero utili nelle indagini.