Quarto Grado: casi Matthias Schepp, Sarah Scazzi e Ciccio e Tore Pappalardi venerdi 11 febbraio
Stasera, venerdi 11 febbraio 2011, “Quarto Grado“, in diretta su Retequattro alle ore 21.10 torna ad occuparsi della scomparsa delle piccole Alessia e Livia Schepp, le gemelline di 6 anni delle quali non si hanno più notizie dal 30 gennaio scorso, un mistero sempre più complesso che sta coinvolgendo le polizie di tre Paesi. Quarto […]
di Redazione / 12.02.2011
Stasera, venerdi 11 febbraio 2011, “Quarto Grado“, in diretta su Retequattro alle ore 21.10 torna ad occuparsi della scomparsa delle piccole Alessia e Livia Schepp, le gemelline di 6 anni delle quali non si hanno più notizie dal 30 gennaio scorso, un mistero sempre più complesso che sta coinvolgendo le polizie di tre Paesi.
Salvo Sottile e Sabrina Scampini cercheranno di fare chiarezza sull’ultimo viaggio verso la morte di Matthias Schepp, l’uomo che portava con sé le bambine e che si è suicidato lanciandosi sotto un treno a Cerignola, in provincia di Foggia, la sera del 3 febbraio scorso.
“Quarto Grado“, con i suoi inviati e numerose testimonianze, torna ad occuparsi del caso tragico di Sarah Scazzi, in attesa del nuovo sopralluogo a casa Misseri, che dovrebbe essere per il prossimo lunedi 14 febbraio 2011, che potrebbe stabilire una volta per tutte se Sarah sia stata effettivamente uccisa nel garage di zio Michele oppure, come sostengono i legali della famiglia Scazzi, in casa.
Altrp caso durante la puntata, sarà quello di Sonia Marra, una studentessa di Perugia svanita nel nulla 5 anni fa e per la quale verrà processato per omicidio e occultamento di cadavere l’ex fidanzato Umberto Bindella, ultimo ad averla vista viva la sera prima della scomparsa.
Infine, Rosa Carlucci, mamma di Ciccio e Tore Pappalardi, ha chiesto alle autorità competenti di riaprire le indagini per la morte dei figli, e Quarto Grado ha deciso di approfondire il giallo della morte dei fratellini di Gravina di Puglia, scomparsi il 5 giugno 2006 e ritrovati morti in fondo ad una cisterna 2 anni dopo.
Secondo la madre, i ragazzini non sono morti a causa di una caduta accidentale e sostiene di avere indizi di colpevolezza di chi abbia veramente spinto i suoi figli nel pozzo.