La Grande Bellezza
La Grande Bellezza

Qual è il senso del film di Paolo Sorrentino ‘La grande bellezza’?


Unanimemente considerato il capolavoro della carriera di Paolo Sorrentino, sapete qual è il senso del film 'La grande bellezza'?

Nonostante siano trascorsi diversi anni dalla sua uscita, è uno dei film più dibattuti del nostro cinema. Considerato il capolavoro della carriera di Paolo Sorrentino, la pellicola La grande bellezza è, come si usa dire, un vero masterpiece. Inoltre, ha consacrato la carriera di Toni Servillo. Ne conoscete il vero significato?

La grande bellezza, il suo senso qual è?

Spesso vediamo in sala film davvero bellissimi che poi ci lasciano a riflettere per giorni su alcune delle loro scene. Anche La grande bellezza rientra tra questi, poiché ancora oggi gli spettatori ne dibattono, spesso nel tentativo di interpretarne il vero significato. Accade quando si tratta di produzioni dal senso molto profondo, che lo sceneggiatore utilizza per trasmettere un determinato messaggio. Il lungometraggio di Paolo Sorrentino ha letteralmente diviso in due pubblico e critica.

Chi ha gridato al capolavoro, definendolo poetico, malinconico e bellissimo e chi invece lo ha etichettato come inutilmente referenziale, stereotipato ed addirittura inconcludente. Uscito nel 2013, il film sceneggiato da Sorrentino insieme al sodale Umberto Contarello, ha vinto il Premio Oscar per il Miglior Film in lingua straniera.

Jep Gambardella - MovieTele.it
Jep Gambardella - MovieTele.it

La storia racconta le vicende di Jep Gambardella, navigato giornalista di costume e critico teatrale. Un uomo molto mondano, che vive in una Roma bellissima, circondato dalla superficialità dei cittadini. Attorniato di diversi personaggi, Jep vive una crisi creativa dalla quale cerca di uscire frequentando alcuni ambienti della Roma bene.

La pellicola sembra comunicare ben due significati. Uno è quello di aver la capacità di riuscire a vedere le cose finire, di evolversi e diventare altro. Il tentativo di riuscire a vedere la realtà da una diversa prospettiva ed accettarne il cambiamento. Questa è la Grande Bellezza. Il secondo, invece, si basa su una dichiarazione d’amore: quella per la Città Eterna, Roma.

L’amore per Roma

Una Roma onirica e quasi felliniana, che è, insieme a Toni Servillo, la vera protagonista. Descritta forse diversa da come siamo abituati a vederla rappresentata sul grande schermo. Romantica, intellettuale, in continuo movimento. Così ce la restituisce Sorrentino. E diversi sono i luoghi della Capitale che il regista ha scelto per regalarci la sua visione. C’è la Piazza del Colosseo, dove si trova la terrazza di Jep e dove un mattino il nostro protagonista scorge dei fenicotteri rosa.

Ci sono i Musei Capitolini che Jep visita insieme all’amico Stefano (Giorgio Pasotti), che lui dice, «Possiede le chiavi dei più bei palazzi di Roma». E naturalmente ci sono le Terme di Caracalla, dove Sorrentino gira il più potente omaggio a Fellini. E lo fa affiancando a Toni Servillo un superlativo Carlo Verdone.

Scena de La grande bellezza - MovieTele.it
Scena de La grande bellezza - MovieTele.it

Ed inoltre la cornice dell’Aventino, nello specifico la Basilica di Santa Sabina, il Giardino degli Aranci e la leggendaria Villa del Priorato di Malta, nota per il buco della serratura del portone centrale. Tutti luoghi che nella pellicola non sono posti e basta, ma veri e propri protagonisti.

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