Molte produzioni Hollywoodiane rischiano di stopparsi a causa dello sciopero degli attori che potrebbe unirsi a quello degli sceneggiatori. Ecco cosa sta accadendo.
Il mondo di Hollywood sta tremando e non per una minaccia da parte di un altro tipo di cinema ma per via degli stessi addetti ai lavori che, stanchi del fatto che non gli vengano riconosciuti i giusti diritti contrattuali, hanno deciso di mettersi in sciopero rendendo così difficile la produzione di un nuovo lavoro cinematografico o seriale.
Dallo scorso 2 maggio, molti scrittori che sceneggiano tra i più importanti film e serie tv, iscritti al sindacato Writers Guild of America, hanno deciso di protestare dopo che la trattativa con la Alliance of Motion Pictures and Television Producers, associazione di categoria che rappresenta tra gli altri ben nove studi di produzione di Hollywood tra cui i più importanti, non era andata a buon fine. I temi principali di questa trattativa comprendevano di rivedere alcuni termini contrattuali tra quali una paga minima settimanale, un minimo di settimane di lavoro per ciascun episodio e la tutela di alcune clausole lavorative e della creatività umana (messa a rischio dalla volontà di iniziare ad utilizzare l’intelligenza artificiale per la scrittura di storie). Per questo motivo, molte produzioni sono state stoppate e vedranno luce solo quando questo sciopero finirà e si riprenderà a lavorare senza problemi.
Tra i prodotti più attesi che hanno subito un fermo ci sarebbero Emily in Paris, The Old Man, Severance, The last of Us, Duster di JJ Abrams e tanti altri. Lo sciopero, oltre a creare un danno alle piattaforme che arriveranno a non sapere cosa mandare in onda, provoca un danno economico alla produzione. Per il momento, le piattaforme e le emittenti televisive hanno da mandare in onda produzioni completate mesi fa, ben prima dell’inizio dello sciopero; lo slittamento riguarderà l’uscita di nuovi titoli e le nuove stagioni di serie rinnovate. Basti pensare che qualcosa del genere era già accaduto tra il 2007 e il 2008 e, secondo una stima fatta dalla National Public Radio, lo sciopero degli sceneggiatori provocò una perdita di circa 15 milioni di miliardi nel campo dell’intrattenimento.
Questa volta, le cose sembrano stare per peggiorare, perché, oltre agli scrittori, anche gli attori sembra che vogliano farsi sentire. A breve scadrà il contratto degli attori e il sindacato di questi è pronto a scendere in campo per far valere i loro diritti. Alcune star di Hollywood tra le più rinomate come Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Glenn Close e Ben Stiller, assieme a tantissimi altri colleghi, hanno inviato una lettera aperta alla leadership del sindacato della Screen Actors Guild chiedendo di tenere testa nei momenti più complicati della trattativa.
Tutti gli attori in causa si sono detti pronti ad uno sciopero, se necessario, e supportano quello fatto dagli sceneggiatori.
Se la situazione dovesse complicarsi, la perdita nell’industria hollywoodiana sarebbe come non si è mai vista prima e molte produzioni potrebbero non solo slittare di molti mesi in avanti ma essere addirittura cancellate. Ad oggi, la situazione è ancora in un limbo e la fine delle trattative sembra essere stata rimandata di una settimana. Se entro il 7 luglio non venisse trovato un modo per soddisfare ambedue le parti, allora in tale data potrebbe scoppiare lo sciopero da parte degli attori.
Secondo gli attori, il 2023 è l’anno perfetto per trovare i giusti accordi, che mettano d’accordo tutte le parti coinvolte e garantendo una maggiore protezione sia per gli attori che per gli sceneggiatori. Se il mega-sciopero di sceneggiatori e attori dovesse avvenire, come riferisce Deadline, anche le produzioni che sono girate all’estero potrebbero fermarsi, dato che non erano state colpite dallo sciopero degli sceneggiatori. Al contempo, a rischio potrebbe esserci anche la cerimonia degli Emmy del 2024.
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