Priscilla, come Sofia Coppola voleva racimolare denaro per il film con Jacob Elordi

Presentato in anteprima mondiale alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Priscilla (di cui trovate qui la nostra recensione in anteprima) è il film attraverso cui Sofia Coppola ha voluto raccontare la figura di Priscilla Presley (interpretata dalla Cailee Spaeny vincitrice della Coppa Volpi) e del suo rapporto d’amore e violenza psicologica con Elvis Presley, che è interpretato dalla star di Euphoria, Jacob Elordi. Proprio quest’ultimo è stato al centro di un aneddoto che Sofia Coppola ha raccontato nel corso di un’intervista con il Wall Street Journal.

Come Sofia Coppola voleva finanziare il suo film su Priscilla Presley

Prima di svelare l’aneddoto inerente Jacob Elordi, però, bisogna fare un piccolo e brevissimo passo indietro. Priscilla, infatti, non è stato un film semplice da girare e ci sono stati molti ostacoli che Sofia Coppola ha dovuto affrontare. Ad esempio, la regista di Marie Antoinette e Lost in Translation non ha ricevuto il permesso dagli eredi di Presley di utilizzare le iconiche canzoni di Elvis, probabilmente perché in Priscilla il cantante dagli occhi blu non ne esce molto bene, ma viene dipinto quasi come un narcisista covert che ha manipolato una ragazzina e una giovane innamorata. Tra gli altri problemi che la regista ha dovuto fronteggiare c’erano anche quelli inerenti il budget, che sembrava essere sempre troppo basso per le varie ambizioni narrative e artistiche del film. La regista ha raccontato nell’intervista che era arrivata a un punto in cui aveva raschiato così a fondo nel “barile” del budget che ha pensato a un modo davvero innovativo per racimolare denaro sufficiente a rimanere sul set almeno per un altro giorno.  La sua folle idea era quella di organizzare una partita di Pickleball che vedeva Jacob Elordi come protagonista: Sofia Coppola, dunque, avrebbe voluto usare la fama e il seguito del suo protagonista, insieme alla sua abilità in un gioco, per fare una sorta di raccolta fondi.

Per chi non lo sapesse, il pickleball (parola che, in inglese, significa palla sottaceto) è un nuovo gioco che sta letteralmente spopolando negli Stati Uniti. Si tratta dell’ennesimo gioco “a racchetta”, che eredita elementi non solo dal tennis ma anche dal padel e del badminton – soprattutto per quanto riguarda la grandezza del campo di gioco. Il gioco consiste nello scambiarsi la palla facendola volare sopra una rete e facendola cadere nelle zone “consentite” del campo. Dopo i primi scambi, la palla può anche essere presa al volo, sempre però facendo attenzione a quale zona di campo si “calpesta”. Riguardo alla sua idea di utilizzare questo sport e il suo protagonista Jacob Elordi per “fare soldi”, Sofia Coppola ha spiegato:

“Lui (Jacob Elordi, ndr) sa giocare a pickleball. Il nostro budget era sempre limitato, sempre troppo basso e allora mi sono trovata a pensare: “Mi domando se potrei mettere in palio una partita di pickleball con Jacob per raccogliere fondi necessaria ad avere un giorno in più di riprese.” Non l’abbiamo fatto, ma comunque lui è davvero bravo sportivo. Mi ha assecondato, anche se non penso che ne fosse entusiasta. Penso che lo associ, ad esempio, alle mamme di Malibù.”

Fortunatamente, però, Sofia Coppola è riuscita a maneggiare con sicurezza il budget che aveva a disposizione e a concludere il suo film – in uscita grazie alla A24 – senza costringere il suo attore protagonista a mettersi all’asta, quasi in una rivisitazione reale e sportiva di quello che il personaggio di Jacob Elordi fa nel film Netflix The Kissing Booth.