Prime Video cancella Inverso – The Peripheral e A League of their own

Prime Video è la piattaforma in streaming di Amazon che si è imposta come una delle più amata da parte del pubblico assieme a Netflix, Disney+ e Apple TV+. Grazie ai suoi contenuti, gli utenti abbonati si ritengono soddisfatti dei prodotti che vengono proposti e della varietà di show, film e serie tv che vengono ogni mese caricati all’interno di essa. Molti film e serie tv disponibili su Prime Video sono contenuti originali che vengono prodotti dagli Amazon Studios, tra cui le serie tv The Boys e Citadel e Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, di cui sono in arrivo nuove stagioni. E poi ci sono anche le serie Inverso – The Peripheral e A League of their own, che erano state rinnovate entrambe per una seconda stagione ma che, da quanto appreso, sono state cancellate.

Prime Video perché avrebbe cancellato le serie Inverso – The Peripheral e A League of their own?

Se alcune serie Amazon Original di successo vedranno delle nuove stagioni, Inverso – The Peripheral e A League of their own (Ragazze Vincenti il titolo italiano) sono state cancellate, stando a quanto Variety ha appreso dalle sue fonti.

Per quanto concerne la prima serie, una seconda stagione di Inverso – The Periphereal era stata annunciata lo scorso febbraio e attualmente non è dato sapere se i produttori dello show cercheranno una nuova piattaforma per continuare a raccontare le avventure nel 2032 di Flynn, impegnata in una realtà virtuale immersiva. A vestire i panni della protagonista è l’attrice Chloë Grace Moretz, con la serie che è stata basata sull’omonimo romanzo di William Gibson. La prima stagione di otto episodi è stata rilasciata su Prime Video il 21 ottobre 2022.

La seconda serie in questione è Ragazze Vincenti – A League of Their Own, reboot dell’omonimo film del 1992. La prima stagione è stata rilasciata sulla piattaforma lo scorso 12 agosto 2022. La trama segue una storia realmente accaduta nel 1943 negli Stati Uniti, quando, a causa dell’assenza di uomini impegnati in guerra, si è tenuto un campionato di baseball completamente formato da donne.
Abbi Jacobson, attrice che fa parte dello show, ha confermato la cancellazione dello show, condividendo sui social la sua reazione alla notizia su Instagram (@abbijacobson):

“Che fortuna che ho avuto nel poter raccontare queste storie e interpretare questo personaggio che amo tanto. Che cosa rara nella vita. E così sono triste oggi. Dare la colpa di questa cancellazione allo sciopero (che è una lotta essenziale per stipendi equi, tutele e condizioni di lavoro, ecc… ) è una stronzata. Ma questo post non riguarda tutto questo. […] Questo post qui riguarda lo spettacolo speciale che ho avuto la fortuna di realizzare con così tanti artisti, attori, scrittori e troupe incredibilmente talentuosi. Uno spettacolo di cui vado così orgogliosa. Sono piena fino all’orlo di storie che vale la pena raccontare. Piena di tanto cuore, anima e valore. Grazie per aver guardato.“

Trailer A League of Their Own

Lo sfogo della Jacobson avrebbe a che fare con le presunte motivazioni date dagli Amazon Studios riguardo la cancellazione di questi due show. Sembra infatti che i piani alti dell’azienda abbiano deciso di cancellare le serie per via degli scioperi in atto nel mondo di Hollywood, in quanto la mancanza di attori e di sceneggiatori avrebbe portato le due serie ad avere una seconda stagione che sarebbe stata pubblicata nel 2025 o anche oltre. Qualora la motivazione fosse vera, questo sarebbe un ennesimo caso di come gli scioperi in corso  stanno bloccando la macchina hollywoodiana, con molte produzioni ora bloccate, tra cui quella di Deadpool 3. Nonostante questo, però, la produzione di altri film come Sonic 3 e Paddington in Perù è stata avviata cominciando a girare le scene che non richiedono la presenta degli attori coinvolti nello sciopero, per poi introdurre questi quando terminerà lo sciopero, ovvero quando verrà preso un accordo tra i sindacati e le major cinematografiche.  Per Inverso – The Peripheral e A League of their own, non è da escludere che possano trovare una nuova casa altrove, ma in ogni caso le produzioni non potranno iniziare/riprendere prima della fine degli scioperi.