Tim Burton conferenza stampa The world of Tim Burton [credit: Andrea Guermani; courtesy of Ufficio Stampa mostra]
Tim Burton conferenza stampa The world of Tim Burton [credit: Andrea Guermani; courtesy of Ufficio Stampa mostra]
C: Andrea Guermani; courtesy of Ufficio Stampa mostra

Tim Burton presenta a Torino la mostra dedicata al suo cinema e alla sua carriera


Tim Burton è arrivato a Torino dove ha presentato 'The World of Tim Burton', una mostra dedicata alla sua carriera

Tim Burton è uno dei registi più riconoscibili della settima arte: il suo stile estetico e le sua caratteristiche narrative lo hanno reso una firma unica e sempre identificabile del cinema. Dal debutto dietro la macchina da presa con il film Pee Wee’s Big Adventure, fino al successo della serie tv targata Netflix, Mercoledì, Tim Burton ha creato un universo diegetico dedicato ai “mostri”, ai diversi, a coloro che non si sentivano rappresentati dalla società dei cosiddetti “normali”. Non è un caso se, durante una masterclass che si è tenuta alla Mole Antonelliana, alla domanda su quale fosse il suo “mostro preferito” Tim Burton abbia risposto: “io.“. Freaks, reietti, esclusi e mostri: è questa la galleria dei personaggi del regista di Burbank. Una galleria al tempo oscura e coloratissima, che ora è al centro della mostra Il mondo di Tim Burton (The world of Tim Burton, in lingua originale), ideata e co-curata da Jenny He in collaborazione con lo stesso Tim Burton e adattata da Domenico De Gaetano per il Museo Nazionale del Cinema.

TIM BURTON MNC | Spot
TIM BURTON MNC | Spot

The world of Tim Burton, quello che c’è da sapere

Poster The World of Tim Burton - Mostra Torino Tim Burton
Poster The World of Tim Burton - Mostra Torino Tim Burton

In “scena” fino al 7 aprile 2024 nella cornice avvolgente della Mole Antonelliana di Torino, Il mondo di Burton è stata presentato alla stampa alla presenza del regista di Burbank. Fresco del gossip che lo vede sentimentalmente legato all’attrice Monica Bellucci, con i suoi soliti occhiali da sole e un completo scuro, Tim Burton ha avuto modo di dirsi pienamente soddisfatto della location scelta per la mostra italiana dedicata al suo cinema: un luogo che, secondo lui, “nonostante sia maestoso, riesce ad essere invitante e accogliente”. La mostra non si concentra solo sui grandi capolavori che Tim Burton ha regalato al cinema: non ci sono solo gli schizzi su Edward mani di forbice o i primi bozzetti che hanno portato alla creazione di The nightmare before Christmas. Il percorso espositivo, che è avvolgente come il vortice bianco e rosso presente su tutti i manifesti di promozione dell’evento, presenta al pubblico anche disegni fatti da Tim Burton quando era molto giovane, così come i primi tentativi di realizzare una storia per bambini, realizzata già con i colori e i tratti che avrebbero reso il regista tanto famoso in quel di Hollywood solo qualche anno dopo.

Modellini dei suoi personaggi più famosi, piccoli schermi che presentano cortometraggi che rischiavano di andare perduti nell’oblio del tempo, persino una ricostruzione esatta dell’ufficio in cui il metteur en scene dà vita alla sua immaginazione grottesca e a tratti barocca: la Mole Antonelliana è piena di oggetti, immagini e video che servono proprio a svelare non solo l’arte di Tim Burton, ma anche il peso che la sua filmografia ha all’interno della settima arte. Un peso di cui Tim Burton non è del tutto consapevole: quando, durante la conferenza stampa, gli è stato chiesto come si sentisse ad essere al centro di una mostra che celebrava proprio la sua visione del cinema, il regista ha confessato: “Non avrei mai immaginato che un giorno sarei stato al centro di una mostra. È stato assurdo ma al tempo stesso incredibile poter vedere i miei disegni esposti sulle pareti del Moma di New York. Mi ha dato la possibilità di connettermi con tutte quelle persone che amano il disegno. Ho anche ritrovato persino cose che non ricordavo nemmeno di aver disegnato“.

Tim Burton contro il politicamente corretto

Durante la conferenza stampa, Tim Burton ha avuto modo di parlare di due argomenti molto attuali: il futuro del cinema e l’uso dell’intelligenza artificiale. Riguardo alla prima questione, Tim Burton è stato interrogato sullo stato della settima arte alla luce dell’appello fatto da Martin Scorsese, secondo il quale i cineasti devono fare di tutto per salvare il cinema tradizionalmente inteso, per liberarlo dal rischio di essere un prodotto realizzato con il proverbiale stampino come, ad esempio, nel caso dei film sui supereroi. A questo riguardo Tim Burton ha spiegato che “il cinema sta cambiando ed è giusto essere preoccupati. Ma le persone continuano a vedere film e lo streaming non ha soppiantato il cinema, come invece si pensava sarebbe accaduto durante il Covid.” Ciò che ora potrebbe frenare il cinema, però, è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, che è anche uno degli snodi principali intorno a cui ruota lo sciopero degli attori di Hollywood, che va avanti ormai da tre mesi. Mentre gli attori hanno paura che i grandi studios possano utilizzare l’IA per utilizzare a proprio piacimento i loro volti, c’è qualche rischio che questa nuova tecnologia rovini anche il lavoro dei registi? Tim Burton, a questo proposito, ha affermato: “l’utilizzo di questa tecnologia ti dà una sensazione strana: è come se non fossi più dentro al tuo corpo. Qualsiasi tecnologia, però, può essere utilizzata in positivo e in negativo. Tutto dipende davvero da come lo si usa.” Una riflessione, questa, che ha portato il regista anche a parlare della sempre più spinosa questione del politicamente corretto, questione che aveva affrontato anche qualche anno fa, quando era stato invitato alla Festa del Cinema di Roma. In occasione della mostra The World of Tim Burton, invece, il regista ha voluto sottolineare come il politically correct sia “una questione difficile: oggi è terribile essere uno scrittore, un musicista o un comico, perché ci sono tantissime cose che non si possono dire. Io sono sempre stato politically incorrect e non posso cambiare certo oggi. Spero si arrivi a trovare un certo equilibrio.”


Le immagini sono date gratuitamente dall’ufficio stampa della Mostra.

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