Sciopero dei doppiatori italiani
Sciopero dei doppiatori italiani

Sciopero dei doppiatori italiani continua a data da destinarsi


I clienti Sky e Mediaset lamentano che la programmazione delle serie tv continua a cambiare.

Uno sciopero ad oltranza che doveva terminare lo scorso 2 luglio, proclamato dai doppiatori ai primi di giugno, proseguirà fino a data da destinarsi, perchè ancora non è stato raggiunto un giusto accordo tra le parti in vista del rinnovo del contratto di categoria.

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Roberto Stocchi, presidente Anad (Associazione Nazionale Attori Doppiatori), spiega che "Il nostro contratto risale al 2008 ed è scaduto da tre anni e mezzo. Da ieri, con il sostegno dei sindacati e dell'Aidac, Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici, abbiamo deciso di entrare in sciopero per evitare che il nostro lavoro venga stravolto con orari inaccettabili, passi indietro e una dequalificazione che porterebbe anche alla perdita del lavoro stesso per molti".

Stocchi spiega che il contratto nazionale fa riferimento a quattro figure professionali (attore,direttore di doppiaggio, assistente e dialoghista) e la richiesta è di far entrare nel contratto anche una quinta figura, quella del fonico di doppiaggio. I fonici di doppiaggio, che lavorano fianco a fianco con i doppiatori "sono meno tutelati, guadagnano poco e vengono considerati l'ultima ruota carro, pur essendo indispensabili", ha precisato all'Ansa il presidente Anad, che è attore, doppiatore e direttore di montaggio.

Cosa chiede chi sciopera? "Un rinnovo di contratto il più possibile condiviso e facile da rispettare" e in tal senso, spiega ancora Stocchi, c'è "disponibilità a parlare con le controparti, società di doppiaggio e committenti".

La conseguenza di questo sciopero prolungato, perlopiù a data da destinarsi, è la mancanza del doppiaggio in lingua italiana di trailer, film, serie tv e tutte le produzioni estere in generale, anche i cartoni. Mentre alcuni esempi li abbiamo avuti con il teaser trailer attesissimo per Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 disponibile solo in lingua originale e sottotitolato, crescono le lamentele degli appassionati di serie televisive perchè Sky e Mediaset o le stanno mandando in onda in lingua originale e sottotitolate, o perchè per alcuni titoli si è scelto di fermare la messa in onda e di riprenderla una volta che gli episodi saranno doppiati in italiano.

Premesso che i doppiatori hanno il pieno appoggio di protestare per far valere i loro diritti, bisogna dire che gli utenti che si stanno lamentando sulle pagine dei social network dei canali gestiti da Sky (canali FOX in primis) e Mediaset è inutile che se la prendano con le pay tv (volano minacce di disdetta degli abbonamenti) perchè Sky e Mediaset non c'entrano nulla con lo sciopero, e in un certo senso sono anche loro 'vittime' di questo perchè non possono offrire al cliente quello per cui pagano.

E comunque, diciamocelo, non sarebbe male, invece di interrompere le serie in attesa degli episodi doppiati in italiano, vedere tutto in lingua originale con sottotitoli, primo perchè si rinfresca un po' inglese, secondo così si ascoltano le voci reali degli attori.

Come detto, lo sciopero si concluderà quando le parti avranno preso un accordo, e questo potrebbe esserci oggi, domani, tra qualche settimana o chissà. Nel frattempo, la programmazione delle serie tv continuerà a cambiare (quelle trasmesse a pochi giorni dalla messa in onda americana).

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