Roald Dahl, alla scoperta dei film tratti dai romanzi del celebre scrittore
In quello che sarebbe stato il giorno del suo compleanno, vogliamo ricordare il celebre scrittore Roald Dahl con una panoramica sugli adattamenti cinematografici e televisivi delle sue opere.
di Matilde Capozio / 13.09.2023
Oggi, 13 settembre, che ricorre l’anniversario della sua nascita, vogliamo dedicare uno spazio a quello che è considerato uno dei più importanti autori per l’infanzia e non solo: stiamo parlando di Roald Dahl, scrittore e poeta i cui libri hanno venduto più di 300 milioni di copie in tutto il mondo, e da cui sono state tratte diverse trasposizioni cinematografiche, televisive e teatrali; la sua popolarità, che continua tuttora a molti anni dalla sua scomparsa, è dovuta al fatto che i suoi lavori miscelano abilmente realtà e un tocco di fantasia, descrivendo il mondo dei bambini e anche quello degli adulti con un dark humour tutto suo, spesso tagliente e irriverente, che riesce, anche se in tono macabro, a esprimere una certa poeticità. Anche per questo i suoi romanzi sono stati di recente oggetto, non senza molte polemiche, di revisionismo perché definiti troppo politicamente scorretti, ed è stata annunciata la pubblicazione di una versione riveduta e corretta dei libri.
Prima di andare ad esplorare gli adattamenti filmici delle sue opere, facciamo qualche cenno biografico sull’autore: Roald Dahl è nato a Llandaff, distretto di Cardiff, la capitale del Galles, il 13 settembre del 1916, figlio di genitori immigrati nel Regno Unito dalla Norvegia (il nome Roald è stato scelto proprio in omaggio a Roald Amundsen, esploratore norvegese celebre per aver condotto la prima missione a raggiungere il Polo Sud).
Dopo gli studi intrapresi fra Galles e Inghilterra, e che gli avrebbero in seguito ispirato personaggi e vicende poi utilizzati nei suoi romanzi, Dahl ha iniziato a lavorare presso la Shell Petroleum Company, l’azienda del settore petrolifero con cui ha viaggiato e vissuto per qualche anno all’estero, principalmente in Kenya e Tanzania. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Dahl si è arruolato nella RAF (Royal Air Force), con cui ha preso parte a diverse missioni; è stato poi inviato a Washington come assistente dell’addetto all’aeronautica nell’ambasciata britannica, occupandosi da lì anche di opere di propaganda e attività di spionaggio. Sebbene complessivamente insoddisfatto del suo lavoro in quel settore, è durante quel periodo che Dahl ha avuto modo di conoscere lo scrittore Cecil Scott Forester, e che gli ha suggerito di trascrivere alcuni aneddoti risalenti ai tempi della RAF: il risultato è stato un articolo, “Shot down over Libya“, pubblicato dal Saturday evening post nell’agosto del 1942. Sarà sempre la sua esperienza nella RAF, inoltre, a ispirare il suo primo romanzo per bambini, I Gremlins, nel 1943 (sebbene il libro non abbia una vera e propria trasposizione cinematografica ufficiale, il film Gremlins di Joe Dante, del 1984, si ispira comunque ad esso).
Dopo una lunga e proficua carriera come scrittore e sceneggiatore, Roald Dahl morirà il 23 Novembre del 1990 per sindrome mielodisplastica, un raro cancro del sangue, a Oxford, in Inghilterra.
La fabbrica di cioccolato è il romanzo, edito nel 1964, che oggi si potrebbe definire il più noto fra i libri di Roald Dahl, anche alla luce proprio degli adattamenti cinematografici che ne sono stati tratti; è stato lo stesso scrittore a firmare la sceneggiatura del film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971), diretto da Mel Stuart e con protagonista Gene Wilder, che ha ottenuto anche una nomination all’Oscar per la miglior colonna sonora originale; all’inizio delle riprese, però, poiché mancava ancora un copione completo interamente scritto da Dahl, che aveva delineato solo un abbozzo della storia prima di lasciare il progetto per divergenze creative, la produzione ha commissionato una riscrittura a David Seltzer, mantenendo però pur sempre il nome di Roald Dahl come autore principale del copione; i cambiamenti però non sono piaciuti all’autore, che ha rinnegato il film, criticandone la musica, la scelta del protagonista e la troppa enfasi su Willy Wonka a discapito di Charlie. Il film ha avuto buone recensioni dalla critica alla sua uscita, ma magri incassi, anche se poi ha acquisito una popolarità che si è messa in luce soprattutto grazie al mercato dell’home video.
A più di quarant’anni dall’uscita del libro, anche il regista Tim Burton ha voluto cimentarsi con il romanzo di Dahl, dirigendone una nuova versione, La fabbrica di cioccolato (2005), che vede come protagonista Johnny Depp, e che ha ricevuto una nomination agli Oscar per i costumi (firmati, tra l’altro, dall’italiana Gabriella Pescucci); Burton va a ripescare alcuni elementi assenti nella precedente trasposizione, mentre al tempo stesso ha aggiunto alcuni dettagli in più rispetto al libro, soprattutto relativi alla famiglia d’origine di Willy Wonka, per contestualizzare meglio il personaggio. Il film ha ricevuto buone recensioni e il benestare degli eredi della famiglia Dahl, ottenendo anche un ottimo successo al botteghino.
La storia del celebre cioccolataio continua, inoltre, a ispirare il cinema, poiché come sappiamo è attesa per dicembre l’uscita di Wonka di Paul King che, seppur non essendo una diretta trasposizione del romanzo di Dahl, riprende il personaggio per immaginarne, stavolta, la giovinezza e gli eventi che lo hanno portato a fondare la sua fabbrica di cioccolato; il giovane Willy avrà il volto del ragazzo d’oro di Hollywood, Timothèe Chalamet.
Il GGG (Il Grande Gigante Gentile) è il romanzo di Roald Dahl, datato 1982, in cui si racconta dell’inaspettato incontro tra una giovane orfana e un gigante buono, definito una delle opere preferite dal suo autore. Dal libro è stato tratto un film d’animazione, intitolato da noi prima Il gigante amico e poi Il mio amico gigante (1989), diretto da Brian Cosgrove, che ha ricevuto l’approvazione dello scrittore alla sua uscita.
Un adattamento in live-action è stato in lavorazione per molti anni, per poi essere realizzato da Steven Spielberg, altro celebrato autore di storie tra realtà e fantasia dedicate a un pubblico di giovanissimi: Il GGG (2016), interpretato da Mark Rylance e Ruby Barnhill, ha ricevuto recensioni positive ma è stato considerato un flop economico, dato il forte investimento produttivo per una storia ricca di effetti speciali.
Le streghe (1983) è un romanzo dagli echi parzialmente autobiografici per Roald Dahl, dato che i protagonisti sono un bambino e la sua nonna norvegese; il libro è stato portato al cinema una prima volta con Chi ha paura delle streghe? (1990) di Nicolas Roeg, interpretato da Anjelica Houston; il film è stato apprezzato dalla critica, ma Dahl ha criticato il finale, diverso rispetto a quello del libro. Il romanzo ha avuto poi una seconda incarnazione sullo schermo con Le streghe (2020) di Robert Zemeckis, che però sposta la storia dall’Inghilterra degli anni ’80 all’Alabama degli anni ’60, scegliendo personaggi afroamericani invece che norvegesi; il film, interpretato tra gli altri da Anne Hathaway, Octavia Spencer e Stanley Tucci, è uscito direttamente in home video (a causa della pandemia) e ha ottenuto recensioni contrastanti.
Matilda 6 mitica (1996) è il film tratto dal romanzo Matilda (Matilde, nella traduzione italiana) di Roald Dahl pubblicato per la prima volta nel 1988; il film, che vede protagonista Mara Wilson (una dei figli di Robin Williams in Mrs. Doubtfire) è diretto da Danny De Vito, che interpreta anche Harry Wormwood, padre di Matilda, affiancato da sua moglie Rhea Perlman; il film ha ricevuto ottime recensioni ma è stato una delusione al botteghino. La storia, però, continua a essere molto popolare specialmente in Gran Bretagna, dove ha dato vita a un musical teatrale, Matilda the musical, che ha debuttato sul palcoscenico nel 2010 e che è, a sua volta, diventato un film, Matilda the musical di Roald Dahl (2022), diretto da Matthew Warchus e che vede tra i protagonisti Emma Thompson.
James e la pesca gigante, romanzo del 1961, è stato invece adattato per il grande schermo nel 1996 con il film omonimo, diretto da Henry Selick e prodotto da Tim Burton (stesso team che qualche anno prima aveva realizzato Nightmare before Christmas); il film, un raffinato misto di live-action e stop-motion, cioè l’animazione a passo uno, ha ricevuto recensioni molto positive e grandi complimenti della vedova di Roald Dahl, ed è stato anche candidato a un Oscar per la colonna sonora del veterano Randy Newman, ma è stato un insuccesso di pubblico che non è riuscito a recuperare il suo budget.
Un altro autore a utilizzare la stop-motion per una trasposizione cinematografica di Dahl è stato Wes Anderson, con il suo Fantastic Mr. Fox (2009) tratto dal romanzo dell’autore Furbo, il signor Volpe (1970); con un prestigioso cast di doppiatori in lingua originale, che include George Clooney, Meryl Streep, Bill Murray, Willem Dafoe e Owen Wilson, il film è stato un modesto successo di pubblico ma molto apprezzato dalla critica, e ha ottenuto anche due nomination agli Oscar.
Danny il campione del mondo, romanzo per ragazzi del 1975, è diventato un film per la tv omonimo nel 1989, interpretato da Jeremy Irons e Robbie Coltrane, mentre dal romanzo breve Agura Trat (1989), che altro non è che la parola Tartaruga scritta al contrario, è stato tratto un film per la tv inglese, Roald Dahl’s Esio Trot (2015), inedito da noi, interpretato da Dustin Hoffman, Judi Dench e James Corden.
C’è inoltre un film che, anche se non è tratto nello specifico da un’opera di Dahl, si ispira comunque alla sua vita: a sei anni, il piccolo Roald incontrò il suo idolo, la scrittrice Beatrix Potter (l’autrice di personaggi come Peter Coniglio e tanti altri); una versione drammatizzata della vicenda è diventata il film per la tv Roald & Beatrix-Un incontro magico (2020).
Roald Dahl, inoltre, si è messo alla prova più di una volta come sceneggiatore cinematografico e televisivo: ha scritto film come Agente 007-Si vive solo due volte (1967), quinto film della saga di James Bond con Sean Connery, o il musical fantasy Citty Citty Bang Bang (1968), oltre ad alcuni episodi della serie tv Alfred Hitchcock presenta (1955-1965) e della serie antologica Il brivido dell’imprevisto (1979-1988), tratta dai suoi libri di racconti thriller-horror Storie impreviste, Kiss Kiss e Someone like you.