Piacere Maisano 2 su TV8
In questa seconda serie, Marco Maisano offre spunti per riflettere e approfondire temi caldi come l'energia, la moda, l'immigrazione, il complottismo, la quarta età, le baraccopoli, l'inquinamento da plastica, l'arte, il vaccino, i social.
di Redazione / 24.02.2021
Su TV8 dal 4 novembre 2020, ogni mercoledì in seconda serata, va in onda la seconda edizione di Piacere Maisano, programma con la ex iena Marco Maisano, che aveva anticipato il suo rientro in tv per l'emergenza Covid-19. Al centro di ogni puntata restano i temi dell'attualità e le nuove tendenze, affrontati con un linguaggio semplice e non superficiale. In questa seconda serie, Marco Maisano offre spunti per riflettere e approfondire temi caldi come l'energia, la moda, l'immigrazione, il complottismo, la quarta età e le baraccopoli. Dopo la pausa natalizia, le ultime quattro puntate della seconda stagione di Piacere Maisano vanno in onda su TV8 dal 3 al 24 febbraio 2021, sempre ogni mercoledì, in seconda serata (dopo Italia's Got Talent).
Nella prima puntata, dedicata all'Energia, Marco Maisano, analizza la situazione mondiale del clima con un viaggio a tappe alla scoperta dei modi di produrre energia, Maisano descrive le politiche in atto in Europa per investire sulle energie rinnovabili ed ecosostenibili, facendo riferimento anche al "Green Deal" auspicato per il 2050.
Il secondo episodio, in onda l'11 novembre 2020, viene dedicato alla Moda. Durante il lockdown non solo le fabbriche e le boutique hanno dovuto chiudere i battenti, ma anche le sfilate hanno dovuto segnare il passo, danneggiando le attività dei brand di lusso. Marco pone sotto la sua lente di ingrandimento un nuovo modo di fare moda, ossia l'attenzione crescente delle aziende più accreditate del settore verso la sostenibilità. Per i grandi marchi si tratta di un passaggio obbligato, sia a livello strutturale, sia a livello di concept, per continuare a dettare le regole di settore ed essere competitivi. La puntata prende le mosse dal racconto delle sfilate e dei backstage, con interviste agli stilisti e ai vip ospiti, durante la settimana della moda di Milano, cui si aggiunge il contributo di Ildo Damiano, accreditato giornalista, insider del settore che vanta una lunga esperienza nell'ambito fashion. Davanti alle telecamere di Piacere Maisano sfilano le modelle di Genny, Moschino, Fendi e Max Mara. Le voci di esperti di strategie d'impresa, come David Pambianco, punteggiano la puntata, che si arricchisce anche con le voci di Anna Wintour, direttrice di Vogue, la più autorevole rivista di moda al mondo, e di Chiara Ferragni, Anna Dello Russo ed Emma Marrone.
Nel terzo episodio, in onda il 18 novembre 2020, dedicato al'Iimmigrazione, Marco si trova in Africa Occidentale, alle prese con la crisi economica prodotta dal Covid-19. Una crisi che sta interessando, in particolare, il Ghana, che sebbene sia ricco di risorse minerarie e petrolifere, è uno dei Paesi più colpiti dal fenomeno della migrazione: una interna che nasce dalle regioni settentrionali, per motivi economici e climatici, e una che dal Sud, per problemi legati al mercato del lavoro, tenta il pericoloso viaggio verso l'Europa e l'Italia. Maisano va così alla scoperta delle contraddizioni di un Paese, potenzialmente ricco e stabile, da cui però le persone, soprattutto i giovani, sono costrette a emigrare. In Ghana, dove albergano pace, democrazia, crescita economica, convivenza interetnica e religiosa, esempio positivo in un Continente spesso dilaniato da conflitti, l'urbanizzazione cresce a ritmi vertiginosi, portando progresso economico e commerciale. Ma oggi nuove sacche di povertà stanno affiorando. Per accertarsene, Maisano visita il sobborgo di Agbogbloshie, periferia di Accra, ribattezzato "Sodoma e Gomorra". Qui vivono 80 mila persone: manca l'acqua, circolano droghe, c'è una guerra tra bande e la prostituzione è diffusa. Agbogbloshie è noto anche per essere la più grande discarica di rifiuti tecnologici di tutta l'Africa, dove computer, cellulari, stampanti e altri device arrivano illegalmente o sotto forma di donazioni dagli Usa e dall'Europa (con partenze anche dai porti di Genova e La Spezia) e vengono smontati a mani nude o bruciati per recuperarne i componenti, sprigionando fumi tossici, piombo e metalli pesanti. Proprio ad Agbogbloshie finiscono spesso per lavorare i migranti che lasciano le campagne aride del nord. Da Agbogbloshie Maisano si sposta poi a Kumasi, città all'interno del Paese, mitica capitale del regno degli Ashanti – il più importante gruppo etnico del Ghana – un regno che di fatto non esiste più, nonostante ancora sopravvivano numerose tradizioni ad esso legate. Basti pensare alla figura dell'asantehene, che rappresenta ancora oggi il sovrano tradizionale, protagonista di eventi, feste e cerimonie. Il monumento più importante della città è il Palazzo Reale, che occupa tutta la collina e ospita un museo che esibisce la cultura ashanti nel corso dei secoli. Successivamente, Marco torna ad Accra, dove vivono 3 milioni di abitanti. Nella capitale si concentrano quasi il 70 per cento delle strutture produttive del Paese. Un'enorme ricchezza che però è distribuita in maniera diseguale. Petrolio, cacao, legnami pregiati, pietre preziose, pesce e frutta tropicale sono infatti nelle mani di poche multinazionali. Infine, Maisano incontra quei giovani ghanesi che da Accra cercano di venire in Europa. Si tratta spesso di migranti economici, ovvero persone che cercano di lasciare il proprio Paese nella speranza di trovare altrove migliori condizioni di vita.
Nel quarto episodio, intitolato "Nella testa dei complottisti" e dedicato ai Complottisti, Marco fa luce su teorie che, ora più che mai, invadono il web e la quotidianità. Maisano inizia la sua inchiesta dal QAnon, la teoria secondo la quale il Deep State (lo Stato Profondo, inteso come apparato burocratico), colluso con una rete di pedofili, avrebbe tramato contro Donald Trump per imporre un nuovo ordine mondiale. Secondo i più recenti sondaggi, almeno un americano su dieci crede in almeno una teoria del complotto. L'11 settembre? Un attentato voluto dal governo degli Stati Uniti. Lo sbarco sulla Luna? Una farsa, una finzione cinematografica. Il Covid-19? Un virus, creato in laboratorio. Il riscaldamento globale? Una bufala. Le vaccinazioni di massa? Un regalo a "Big Pharma". Le teorie del complotto sono sempre esistite. Dalla pubblicazione, da parte della polizia zarista del libello antisemita "I sette savi di Sion", per arrivare a oggi, un'epoca di incertezza economica e sociale, cui si è aggiunta anche una pandemia mondiale. In una fase della storia, piena di incognite e contraddizioni, le teorie del complotto nascono, crescono e si diffondono con maggiore facilità anche grazie ai social. Ma perché milioni di persone credono a queste teorie? Marco Maisano cercherà di dare una risposta, interpellando alcuni esperti e divulgatori scientifici. E darà anche parola a coloro che si fanno portavoce di queste teorie del complotto.
Nel quinto episodio, dedicato alla Quarta Età, Marco analizza come il Coronavirus, che ha colpito in larga parte gli anziani, abbia fatto riemergere la paura dell'età, un argomento che, fino all'anno scorso, sembrava del tutto anacronistico. Ancora oggi il Covid-19 sta mietendo vittime in molti Paesi ed è soprattutto la fascia di età degli ultra-settantenni quella più a rischio. Con il coronavirus è ritornata la paura dell'età, un argomento che sembrava ormai confinato al secolo scorso, grazie ai progressi in campo medico, capaci di allungare considerevolmente la durata e la qualità della vita. Come viene concepito oggi il ruolo degli anziani nella società e come sono cambiate o stanno cambiando le condizioni di welfare in relazione a una maggiore aspettativa di vita? Maisano cerca di dare risposta a questa domanda con dati alla mano: con oltre 2 milioni di persone con più di 85 anni, l'Italia è il Paese più longevo in Europa. E detiene anche il record del numero di ultracentenari: al 1° gennaio 2019 i centenari residenti in Italia sono 14.456, l'84% dei quali sono donne. È quanto emerge dal rapporto "Cent'anni e non sentirli" pubblicato dall'Istat. In dieci anni, tra il 2009 e il 2019, i centenari sono passati da 11mila a oltre 14mila, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136%. I supercentenari vivi al 1° gennaio 2019 sono 21, raddoppiati rispetto al 2009 quando se ne contavano 10. Se da una parte la maggiore longevità della popolazione è sicuramente una buona notizia, dall'altra impone un continuo miglioramento dei servizi di welfare e di sostegno. L'allungamento della vita sta cambiando le metodologie di cura in relazione ai nuovi bisogni della popolazione. Lo scenario che si delinea è quello di una società dove gli anziani saranno sempre più una componente fondamentale, che avrà bisogno di assistenza e servizi sia nelle città che nei piccoli centri urbani. Marco visita alcune delle RSA di oggi, organizzate con servizi ad hoc per gli anziani. Una realtà d'eccezione, in questo senso, è rappresentata da Casa Verdi, a Milano, dove i musicisti vengono accolti in una struttura storica di cui scopriremo tutti i servizi a suon di musica. Un'Attenzione speciale viene riservata oggi anche alle esigenze della popolazione LGBT: Maisano va a Berlino per visitare la prima RES creata per accogliere ospiti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Nel suo viaggio nella quarta età Maisano incontra anche anziani che continuano a fare sport, come Giuseppe Ottaviani, di 103 anni, campione Italiano di atletica leggera categoria over 90. Ma non è l'unico: Marco incontra anche la squadra di calcio camminato di Padova; una particolare disciplina pensata su misura per gli over 70 che non intendono proprio passare le loro giornate sul divano davanti al televisore. Ma essere anziani oggi vuol dire anche avere cura del proprio corpo fino a partecipare all'unico concorso di bellezza in Italia pensato per le over 70: Miss Over è il nome dell'evento. I nonni di oggi, rispetto a quelli del passato, sono sempre più attivi e moderni: godono di buone condizioni di salute (55%), hanno maggiore dimestichezza con la tecnologia (38%) e un buon livello di istruzione (23%). Sono più propensi a concedersi svaghi e piccoli piaceri (49%), come cene, viaggi e uscite culturali e perché no a trasferirsi in zone più favorevoli climaticamente e non solo. Paradisi fiscali che permettano loro di godersi la pensione senza pensieri sono diventati non solo meta di villeggiatura, ma di residenza definitiva. Le Canarie sono uno dei paradisi che ha accolto questi "giovani nonni", ed è proprio lì che Maisano si reca, a Fuerteventura, per scoprire come i pensionati trascorrono le loro giornate in luoghi dove è sempre primavera.
Nel sesto episodio, dedicato alle Baraccopoli, Marco riflette su come l'emergenza Covid nel mondo ha portato il divario tra ricchi e poveri ad inasprirsi ulteriormente. Se avere una casa è fondamentale in condizioni normali, quando si è costretti a rimanerci dentro per mesi lo diventa, se possibile, ancora di più. Col decreto ministeriale dei primi mesi del 2020 l'Italia si è di fatto rifugiata in casa. Ma come diventa la tua vita se per Legge sei costretto a rimanere chiuso nelle tue "quattro mura", che in realtà sono cartoni e lamiere di eternit? È proprio da questa spinosa domanda che prende le mosse l'inchiesta di Maisano. Le grandi crisi, come lo è quella indotta dal Coronavirus, creano un distacco ancor più netto tra i ricchi e i poveri. E tutte quelle persone che fino al 2019 riuscivano a tirare la cinghia e ad arrivare alla fine mese pagando l'affitto, oggi rischiano di dover trovare alternative diverse. Quali? Le baracche. Marco inizia il suo viaggio nel cuore del problema, partendo da Roma, dove visita la baraccopoli di via della Foce dell'Aniene; l'etnia principale che abita questo posto è filippina. Proprio qui circa 50 famiglie hanno ricreato un piccolo quartiere che molto assomiglia a quelli nei sobborghi di Manila. Molte delle persone che vivono in questo contesto lavorano nelle case dei benestanti romani come domestici o nei centri commerciali come magazzinieri. Sempre nella Capitale, Maisano visita la più grande baraccopoli abitata da persone di etnia rom. Si tratta di un "campo" che ospita migliaia di persone: un vero e proprio paese. Marco si sposta poi a Messina, dove dal 1908 esistono circa 72 baraccopoli sparse in tutta la città. Alcune ospitano poche famiglie altre invece centinaia, In questa città circa 8 mila persone, tutte italiane, vivono nelle baraccopoli. Insieme a Pino, attivista del comune di Messina, Marco visita le case di queste persone per capirne i disagi, le difficoltà e le possibili soluzioni. Seppur in un contesto disagiato in queste dimore non manca l'allegria e lo spirito tipico di questa regione d'Italia. Infine, Maisano intervista Linda Laura Sabbadini, Direttore Centrale dell'Istat, per capire quali siano state le reali conseguenze della pandemia sugli strati sociali più deboli della società.
Nel settimo episodio, in onda il 3 febbraio 2021, Marco Maisano si sofferma sull'inquinamento da plastica, uno dei mali di questo secolo. La plastica è il materiale che più si maneggia, dalle bottiglie alle confezioni degli alimenti, dai giochi per bambini agli utensili di casa. Perfino di fronte alla recente pandemia mondiale, la plastica è uno degli strumenti che maggiormente viene utilizzato per combattere il virus. Basta pensare ai dispositivi sanitari utilizzati negli ospedali, ma anche alle mascherine che si indossano da mesi. Ma se da un lato la plastica protegge, dall'altro "minaccia" perché l'aumento dei rifiuti non è assorbibile dall'attuale sistema di smaltimento e riciclo. Per capire come e dove nasce la plastica, Marco visita l'azienda Versalis (gruppo Eni), la più grande società chimica italiana proprio nei settori delle materie plastiche. A mostrare il lungo ciclo di vita della plastica è invece Virginia Tardella, vice- presidente e co-fondatrice di Worldrise, una onlus ideata da giovani e per i giovani, che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell'ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l'educazione. Maisano fa tappa poi sulle spiagge del Ghana, dove le grandi potenze mondiali, che poi sono le maggiori produttrici di plastica, buttano tutti gli scarti. Ma i rifiuti finiscono anche nel mar Mediterraneo: a Gallipoli, nel Salento, Marco testimonia lo stato di salute delle coste italiane grazie al contributo di Francesco Sena, apneista che da anni si occupa di plastica e micro-plastica nel mare. Il viaggio di Maisano si conclude a Bedizzole, comune in provincia di Brescia, dove ha sede uno dei più importanti e avveniristici centri di smaltimento e di riciclo di questo materiale. Grazie alla visita in questo stabilimento si può comprendere meglio come funziona il processo di riciclo e quanto possa essere un modello replicabile in altre parti del mondo.
Nell'ottavo episodio, in onda il 10 febbraio 2021, Piacere Maisano fa luce su cosa c'è dietro il mondo dell'arte. L'Italia è il Paese dell'arte. Da nord a sud, la penisola è costellata di musei, siti archeologici, monumenti. Per non parlare delle mostre, alcune permanenti. Un patrimonio storico artistico dal valore inestimabile e che ogni anno attira milioni di turisti. La recente pandemia mondiale ha causato uno stop dei viaggi, di tutti i viaggi, anche quelli culturali. Ma il nostro Paese resta una meta turistica per appassionati di storia e cultura legate all'arte e presto torneremo a spostarci per godere della sua bellezza. Ma cosa c'è dietro all'arte? L'impulso iniziale della creazione di un'opera d'arte è solo il primo momento di una concreta filiera produttiva ed estetica. Il sistema dell'arte produce miliardi di dollari e coinvolge una grande quantità di soggetti. Galleristi, case d'aste, assicuratori, curatori, collezionisti e poi avvocati, spedizionieri e banche, sono solo alcuni dei professionisti che lavorano dietro le quinte del mondo dell'arte. Insieme ad Andrea Concas, "Art Tech Entrepreneur", Marco Maisano ripercorre il business di un'opera d'arte, dal museo al falsario, dal restauro alle case d'asta. Ma l'arte non è fatta solo di chiacchiere. Con Jago – imprenditore italiano che lavora principalmente nella scultura e nella produzione video – si assiste alla nascita di un'opera d'arte. Ma è solo quando un'opera è terminata che inizia realmente la sua vita. E spesso a valorizzarla sono i collezionisti. Marco Maisano visita la collezione privata "casalinga" di Vittorio Sgarbi e quella di un altro collezionista rinomato a livello mondiale.
Nel nono episodio, in onda il 17 febbraio 2021, Marco Maisano analizza il processo che porta alla creazione di un vaccino, dallo studio di base alla sperimentazione. È iniziata a febbraio la corsa contro il tempo per ottenere il vaccino contro il Covid. Mentre non si arrestano i numeri globali della pandemia e a livello locale si tenta di contenere i nuovi focolai, diventa ogni giorno più chiaro quanto sia di vitale importanza avere il vaccino in tempi rapidi. Ma ottenere un vaccino è una strada lunga e in salita. Per approfondire il tema della puntata Marco Maisano ascolta il parere del Prof. Garattini (Istituto Negri) e del presidente della LAV (Lega Anti Vivisezione). Ma perché un vaccino entri in commercio deve superare molti altri test. A spiegare quali è Giorgio Palu, il presidente dell'AIFA. Successivamente Marco si trasferisce a Verona, dove incontra alcuni volontari che stanno testando un vaccino italiano (Reithera) e si confronta con il Dott. Milleri, che sta seguendo gli studi. Ma altri vaccini sono già stati commercializzati. Maisano fa poi visita a una RSA, dove incontra i primi italiani che hanno ricevuto il vaccino. Ma avere il vaccino in Italia non è così scontato. Il mercato dei farmaci e quindi anche del vaccino, è molto articolato e complesso. A spiegarlo è il Prof. Claudio Jommi della Università Bocconi. Grazie a lui si scopre che le grandi case farmaceutiche vendono ai Paesi i loro prodotti sotto contratti privati e segreti. Ma non c'è solo questo. Le case farmaceutiche hanno il potere di mettere in ginocchio intere nazioni. A raccontare come è Nicoletta Dentico, che dirige il programma di salute globale di Society for International Development. Quello dei vaccini è infatti un mercato miliardario e spesso il suo comparto resta uno dei più opachi dell'industria farmaceutica. E poi, come in ogni mercato, a comandare è il profitto. Curare malati con il vaccino è economicamente conveniente oppure è più redditizio produrre altri tipi di farmaci? E perché è tutto delegato a queste multinazionali private? Possibile che lo stato non abbia un'alternativa pubblica? A mostrare le condizioni in cui versa la ricerca pubblica è il Dott. Maga, direttore del CNR, e il Dott. Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani.
I social sono il tema dell'ultima puntata, in onda il 24 febbraio 2021. Maisano si è posto l'obiettivo di capire quale sia il confine tra la vita social e quella reale. La premessa della puntata è semplice: la vita nel 2021, anche a causa della pandemia, si è spostata dietro a uno schermo. È sui social che gran parte delle persone trovano conforto, successo e frustrazione. In questo episodio Marco Maisano approfondisce inizialmente la conoscenza di un influencer per scoprire come la sua vita corra lungo un doppio binario. Grazie a lui Marco cerca di capire quali siano le regole che muovono il mondo dei social: l'estetica, la violenza e l'ironia. Per ottenere certi numeri, si sa, bisogna sottostare a delle leggi non scritte, ma ben chiare a tutti. Successivamente Maisano approfondisce queste regole con l'aiuto di uno psicologo per capire quali conseguenze ci possano essere se non si trova un giusto ponte o un corretto filtro che riporti poi alla vita fuori dallo schermo. Ma il mondo dei social è anche molto di più. Francesco Facchinetti analizza la nuova figura professionale del social media manager, che ormai da dieci anni si è fortemente consolidata, dando modo a molte persone di investire in un mestiere, spesso anche molto redditizio, che prima non esisteva. Ma se ci sono soldi, vuol dire che ci sono anche interessi. Il mondo dei social è strettamente legato al mondo dei "Big Data", cioè quel mondo in cui le informazioni vengono viste come il petrolio del nuovo secolo. Sono infatti le informazioni di tutti noi che interessano alle grandi multinazionali per poter fare indagini di mercato. Ma non sono solo le aziende ad essere interessate ai nostri dati. Anche la politica ormai si basa e si muove facendo affidamento su queste informazioni sensibili. Assieme ad Alessandro Curioni, esperto in cyber security, Marco approfondisce il caso Cambridge Analytica, società di consulenza britannica balzata, suo malgrado, agli onori delle cronache per uno scandolo legato alla gestione dei dati per influenzare le campagne elettorali.