Franco Califano è morto a 74 anni


Franco Califano è morto a Roma, a 74 anni. Il Califfo stava lavorando ad un nuovo progetto musicale. Tra le canzoni più celebri, Tutto il resto è noia.

Weekend nerissimo per la musica italiana: dopo la morte di Enzo Jannacci, è morto anche Franco Califano. 'Il Califfo' è morto nella sua casa ad Acilia.

Malato da tempo, Franco Califano era nato nel 1938. Solo pochi giorni fa, il 18 marzo, si era esibito al Teatro Sistina di Roma. "Non mi piace la parola anziano. Comincerò a invecchiare cinque minuti prima di morire", aveva dichiarato il Califfo in un'intervista rilasciata in occasione del compimento dei suoi 70 anni.

Califano era in piena attività artistica, come spiegato dal cantautore Enrico Giaretta, suo pianista e figlio artistico:

"Il Maestro stava per partire per un 'mini tour' con accompagnamento di pianoforte, batteria, chitarra e contrabbasso. Era entusiasta di questa nuova avventura. Avremmo dovuto suonare il 4 aprile a Porto Recanati e, pochi giorni dopo, avevamo un appuntamento in sala di incisione ad Avezzano. Stasera, all'improvviso, la notizia della sua morte. Siamo tutti increduli. Si è chiuso per noi un'era"

Franco Califano di recente stava lavorando ad un nuovo progetto di canzoni in romanesco rivisitate in chiave jazz, ed era prossimo a tornare in sala d'incisione per il suo prossimo album.

Originario di Paganica in provincia di Salerno, ma nato a Tripoli, il 14 settembre del 1938, città alla quale è rimasto sempre legatissimo, era malato da tempo. Nella sua lunga carriera è stato autore di canzoni indimenticabili come "La musica è finita", "Una ragione di più", "E la chiamano estate", "La nevicata del '56". Ha scritto per i grandi della musica – Mina, Ornella Vanoni, Mia Martini, Renato Zero, Bruno Martino. Molti anche i successi come cantautore.

Gli LP più famosi – 'N bastardo venuto dar sud (1972); L'evidenza dell'autunno (1973); Secondo me, l'amore… (1975); Tutto il resto è noia (1976); Tac…! (1977); Ti perdo (1979); Tuo Califano (1980); La mia libertà (1981); Buio e Luna piena (1982); Io per amarti (1983); Impronte digitali (1984); Ma cambierà (1985); Il bello della vita (1987); Io (1988); Coppia dove vai (1989); Califano (1990); Se il teatro è pieno (1991); Ma io vivo (1994); Giovani uomini (1995); Tu nell'intimità (1999); Stasera canto io (2001); Le luci della notte (2003); Non escludo il ritorno (2005); C'è bisogno d'amore (2009);

In carcere per droga – Il suo primo arresto avvenne nel 1970, con Walter Chiari (poi assolto) in una vicenda di droga; di nuovo nel 1983 fu accusato di possesso di stupefacenti e in questo caso anche di armi assime con Enzo Tortora (poi assolto). In carcere, il Califfo ha scritto l'album "Impronte digitali", che si basa su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi è stato assolto.

Musica, anche libri e poesie – Oltre che essere stato un musicista, Franco Califano è stato scrittore e saggista con opere come "Ti perdo – Diario di un uomo da strada" , "Il cuore nel sesso", "Sesso e sentimento" e "Calisutra – Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro". Nel 2008 ha scritto (a quattro mani con Pierluigi Diaco) la sua autobiografia "Senza Manette".

Sanremo – La prima apparizione di Califano al Festival di Sanremo risale al 1988 con "Io per le strade di quartiere" scritta insieme a Toto Cutugno che l'ha musicata. Torna nel 1994 con Napoli e nel 2005 con "Non escludo il ritorno" scritta assieme ai Tiromancino.

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