Patrick Zaki a Che Tempo Che Fa: ‘devo ringraziare davvero tutti, sto ancora cercando di capire che cosa mi è successo’
Fabio Fazio aveva annunciata questo pomeriggio via Twitter la presenza, tra gli ospiti della puntata di Che Tempo Che Fa del 12 dicembre 2021, dello studente Patrick Zaki.
di Redazione / 12.12.2021
Domenica 12 dicembre su Rai3, a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, è stato ospite in collegamento Patrick Zaki, lo studente egiziano scarcerato l'8 dicembre dal carcere di Mansoura dopo 22 mesi trascorsi in cella.
Alla domanda su come sta in questo momento, Zaki risponde a Fazio: "Adesso sto proprio bene sai, e devo ringraziare davvero tutti… sto ancora cercando di capire che cosa mi è successo, che cosa mi è successo prima… però davvero mi sembra di essere in un sogno e sono onorato di poter essere qui insieme a tutti voi oggi. Grazie davvero a tutto quello che il vostro programma e voi tutti avete fatto per me."
"Zacki, grazie a te" risponde Fazio, chiedendo poi: "quando e come hai saputo che saresti stato liberato?" E Zaki risponde: "Quando sono stato in grado di guardare la strada, di uscire dalla stazione di polizia, quando mi hanno tolto le manette ero confusissimo… ho chiesto ai miei famigliari 'ma che cosa sta succedendo?'… quando siamo saliti in macchina mi sono detto 'ma che cosa sta succedendo, non riesco a capire che cosa sta succedendo, ma davvero mi hanno lasciato libero?'".
Fazio prosegue l'intervista a Zaki chiedendo: "tutti si chiedono quando tornerai in Italia, quando tu verrai di nuovo a Bologna a studiare. Tu pensi di venire prima del processo o dopo il processo?" E Zaki risponde: "Credo che debba chiedere ai miei legali, ma dato che l'udienza non si è ancora tenuta non riesco per il momento a lasciare il Paese. Quello che so è che per il momento non ho nessun divieto di venire in Italia" aggiungendo che essere a Bologna "magari domani" sarebbe per Lui un sogno.
Sul momento più duro, Zaki risponde: "Sono stato tagliato fuori da tutto. Il momento più terribile è stato quando mi hanno detto: 'Aspetta due minuti al controllo passaporti', non sapevo cosa mi stava succedendo, sono stato lì e pensavo a cosa mi sarebbe successo, ero davvero spaventato. Spero che non capiti a nessuno un momento come questo"
Su dove ha trovato la forza, Zaki risponde: "Credevo alla mia innocenza. La cosa che mi ha permesso di andare avanti è stata che ogni singola cosa che mi è successa ho cercato di girarla a mio favore. Chiunque si sia interessato a me, l'amore della mia famiglia, dei miei amici, e di tutti i bolognesi, mi hanno aiutato. (…) Devo dire che fino a poche ore prima che mi rilasciassero ero preoccupato di quello che mi sarebbe successo, ma poi mi sono ritrovato fuori!.. ancora adesso non ci sto credendo"
Su cosa gli è mancato, Zaki risponde: "Non c'è una cosa sola che mi sia mancata, naturalmente la mia famiglia, il cibo, i miei colleghi studenti a Bologna, i miei libri".
Sulla prima cosa che ha fatto una volta tornato, Zaki risponde: "Appena tornato mi sono fatto una doccia con l'acqua calda perché il mio corpo davvero voleva quella sensazione, poi ho passato del tempo con la mia famiglia, con i giornalisti, e davvero sono grato di tutto quello che le persone hanno fatto per me"
Su Liliana Segre, Zaki risponde: "Per me è un grandissimo onore essere citato da una persona come Liliana Segre che ha una visione incredibile, per me è stata di grande ispirazione e per me sarà un grande onore incontrarla e raccontarle quello che posso".
Sull'aiuto ricevuto dall'Università di Bologna, Zaki risponde: "La prima cosa che mi sono detto è che devo ringraziare la professoressa Rita Monticelli, che è stata di grandissimo sostegno per me. La considero una famigliare, non solo la mia mentore. Poi l'università: essere parte di questa enorme comunità di persone che mi vuole bene mi ha fatto davvero pensare di ritornare a Bologna al più presto, perché loro sono stati la mia forza vitale che mi ha permesso di andare avanti ogni giorno. Voglio ritornare molto presto, continuo naturalmente a pensare al mio futuro a Bologna, ai miei studi. Vorrei davvero completare i miei studi là".
Sul suo prossimo futuro, Zaki risponde: "Il mio futuro prossimo è certamente scuola, Bologna, studiare. Devo prendere il Master. Forse vivrò anche a Bologna, perchè mi sento davvero un bolognese. Voglio vivere a Bologna e sentire quel calore meraviglioso che la gente mi ha riservato, voglio fare qualcosa per questa mia città che mi ha sostenuto in tutti questi mesi".
Sulla sua famiglia, Zaki risponde: "Sarà un Natale meraviglioso, dopo due anni passati in carcere. Ho come la sensazione di dover stare con la mia famiglia anche per premiarla di tutti gli sforzi degli ultimi due anni perché mi ha davvero sostenuto. Non è stato facile. Credo che la mia famiglia abbia passato dei momenti di ansia incredibile, quindi sento premiarla anche regalandole il mio tempo".
Su cosa si aspetta dall'udienza del processo del primo febbraio, Zaki risponde: "Non lo so, tengo le dita incrociate, spero che mi succeda qualcosa di bello. Spero di ritornare a Bologna. Non faccio altro che pensare di tornare a Bologna il più presto possibile e ritornare a vedere i miei amici, gli studenti e tutti".
Tra gli altri ospiti di questa puntata: il Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi, professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza Università di Roma, ricercatore associato all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Vice Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, ora in libreria con "In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi"; il comitato del Nobel, nell'assegnargli l'onorificenza, ha evidenziato i suoi contributi alla "scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria". Quest'anno gli è stato assegnato anche il premio Wolf (2021), mentre in precedenza aveva ottenuto altri importanti riconoscimenti come la Medaglia Max Planck (2011), la Medaglia Dirac (1999) e la Medaglia Boltzmann (1992). E ancora: Christian De Sica e Alessandro Siani, in occasione dell'uscita del nuovo film, "Chi ha incastrato Babbo Natale", diretto da Siani; Caterina Caselli, protagonista del documentario "Caterina Caselli – Una vita, 100 vite", in cui ripercorre la sua vita privata e artistica, e fuori con la prima raccolta completa delle sue hit, "100 minuti per te"; Tullio Pericoli, a Palazzo Reale a Milano con la mostra monografica "Frammenti"; il Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele Roberto Burioni; il direttore de Il Foglio Claudio Cerasa, Ferruccio de Bortoli, Annalisa Cuzzocrea e il corrispondente Rai dalla Germania Rino Pellino.
Nello spazio dedicato a lei dedicato, Luciana Littizzetto a chi ha paura degli effetti collaterali del vaccino dice: "Guardate cosa vi danno in ospedale in caso di ricovero in terapia intensiva per Covid".
A chiudere la serata, Che Tempo Che Fa – Il tavolo con Nino Frassica, Gigi Marzullo, Orietta Berti, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Elio, Maurizio Ferrini, Francesco Paolantoni e Marisa Laurito, al cinema con "I fratelli De Filippo", in onda poi il 29 dicembre su Rai1, canale dove presenterà due serate dedicate a Enrico Caruso e a Sergio Bruni, il 25 dicembre e il 1° gennaio 2022. Torna anche al Tavolo Christian De Sica.