Champions League: Sky si aggiudica diritti esclusivi fino al 2015, Mediaset dall’ Autorità


Nella giornata di ieri, mentre era iniziata la sesta giornata di Champions League, e al termine del bando di gara indetto dalla Uefa in Italia Sky Italia tramite comunicato stampa ha dichiarato di essersi aggiudicata i diritti televisivi della Champions League per le stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015. Sky Italia Apprendiamo la notizia dal sito […]

Nella giornata di ieri, mentre era iniziata la sesta giornata di Champions League, e al termine del bando di gara indetto dalla Uefa in Italia Sky Italia tramite comunicato stampa ha dichiarato di essersi aggiudicata i diritti televisivi della Champions League per le stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015.

Sky Italia
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Apprendiamo la notizia dal sito Leggo, ma a darne la notizia ufficiale è la stessa emittente satellitare tramite comunicato. Con tale accordo, Sky ha acquisito i diritti televisivi delle partite in diretta di due pacchetti esclusivi della Champions League e i diritti televisivi non esclusivi degli ‘highlights‘.

Sky Italia si è aggiudicata il pacchetto esclusivo ‘A1-Prima scelta del Martedi» per le partite in diretta, che comprende anche i diritti per la trasmissione della finale; il pacchetto esclusivo ‘B-scelta 3-16’, con la seconda scelta delle partite del martedì e del mercoledì; ed i pacchetti relativi agli ‘highlights’ del martedì e del mercoledì“.

La classica formula del mercoledi che attualmente è della Rai, che si è già chiamata fuori n.d.r, per il pacchetto che consente di trasmettere una partita al mercoledi, l’ esclusivo A2, sarà data ad altro operatore ancora non noto.

Inoltre dal 2012 e fino al 2015 l’Italia avrà in Champions, non più quattro ma tre rappresentanti, in base al ranking Uefa, essendo stata scavalcata dalla Germania.

Mediaset Premium
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Dopo questo colpo da parte di Sky, che si è aggiudicata i diritti tv della Champions League per le stagioni 2012-2015, Mediaset non poteva non stare ferma a guardare, e parla di «abuso di posizione dominante» da parte della piattaforma satellitare e invoca la «massima vigilanza da parte delle Autorità» affinchè la cessione dei diritti a pagamento per il digitale terrestre avvenga a «condizioni eque e non discriminatorie». Si legge in una nota di Cologno Monzese:

«Mediaset prende atto che, ancora una volta, Sky ha abusato della propria posizione dominante accaparrandosi tutti i diritti televisivi pay di una rilevante competizione calcistica internazionale. Il valore offerto è infatti al di fuori di ogni logica economica e motivato esclusivamente dalla volontà di eliminare qualunque tipo di concorrenza. E privare i telespettatori della scelta di quale offerta in pay tv guardare».

«È ben noto infatti che in una situazione analoga, i Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica, l’operatore satellitare si era aggiudicato tutti i diritti pay, compresi quelli per il digitale terrestre pur consapevole di non poterli trasmettere, e si è rifiutato di rivenderli a Mediaset Premium che ne aveva fatto regolare richiesta. Un comportamento discriminatorio a cui Mediaset aveva opposto immediato ricorso all’Authority Antitrust che, proprio nei giorni scorsi, ha aperto un’istruttoria per ‘abuso di posizione dominante: ‘Le caratteristiche strutturalì, scrive infatti l’Antitrust, ‘nonchè le barriere all’espansione e all’ingresso sul mercato, inducono a riconoscere in capo a Sky un’evidente posizione dominante nel mercato italiano della pay-tv»’.

«Mediaset confida nel fatto che, questa volta, l’operatore satellitare si astenga dal cancellare i diritti del digitale terrestre pay danneggiando così milioni di tifosi che sarebbero obbligati o a sottoscrivere un onerosissimo abbonamento (anche per contenuti che con il calcio non c’entrano niente) o a dover rinunciare alla visione integrale della Champions League. E non è nemmeno accettabile che la decisione se rivendere o meno i diritti del digitale terrestre pay a chi li può effettivamente esercitare sia affidata esclusivamente all’arbitrio monopolistico di un operatore dominante che metta al centro della valutazione i propri interessi e non l’interesse generale dei telespettatori».

«Per questo motivo Mediaset invoca la massima vigilanza da parte delle Autorità affinchè i diritti per il digitale terrestre, la piattaforma più diffusa nel paese, siano rimessi sul mercato a condizioni eque e non discriminatorie».

Vedremo cosa succederà in questa sfida tra digitale terrestre-satellite iniziata sempre più con gli spot comparativi tra le due emittenti.

Fonte: Leggo

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