CDA della Rai boccia Bella Ciao e Giovinezza al Festival di Sanremo di Morandi

Dopo avervi scritto le anticipazioni sul nuovo Festival di Sanremo di Gianni Morandi, il CDA della Rai ha lasciato delle dichiarazioni rilasciate sulle canzoni storiche, nel corso dell’incontro con la stampa per illustrare il progetto della prossima edizione del Festival.

La ricerca del clamore rischia di causare un danno complessivo all’immagine dell’Azienda, in particolare, si è rilevato che sarebbe stato utile evitare di affrontare, in modo troppo superficiale, questioni così delicate che riguardano la storia del nostro Paese.

Per questo il Consiglio di Amministrazione ha invitato il Direttore Generale ad intervenire con il Direttore di Rai 1 nell’ambito delle sue competenze affinché nell’organizzazione della serata dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia si proceda in modo serio e responsabile e quindi con criteri diversi.

Sembra, pertanto, che le canzoni come “Bella Ciao” non possano essere cantate durante il Festival di Sanremo, sebbene Morandi ha dichiarato che l’ esecuzione del brano era solamente per ricordare i 150 dell’ Unita del nostro Paese, così il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi commenta la posizione critica del Cda Rai rispetto alla proposta di far cantare all’Ariston Bella Ciao e Giovinezza nella serata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia:

“Siamo persone responsabili e la politica è fuori dalle nostre scelte“.

Sul sito ufficiale del Tg1 condotta da Vincenzo Mollica, in una videochat, ha partecipato insieme a Gianni Morandi, Mazzi ha detto:

“La Rai e gli italiani si possono fidare. Abbiamo indicato anche altre canzoni. Abbiamo un elenco di oltre 100 canzoni. Siamo responsabili, lavoriamo da tanti anni nello spettacolo. Ci sta a cuore Sanremo e il risultato artistico del Festival. Ci sarà una serata di grandi emozioni, nel rispetto di tutti, in primis dei vertici Rai e del direttore di Raiuno. L’equiparazione di Bella Ciao e Giovinezza non era nelle nostre intenzioni. Noi partiamo da un’idea artistica, per raccontare momenti totalmente diversi, dall’unità all’emigrazione, la guerra, il dopoguerra, la contestazione e il boom economico“.

Vedremo nei prossimi giorni come evolveranno le cose.