Cameron Diaz in scene da film
Cameron Diaz in scene da film

Buon compleanno, Cameron Diaz: uno sguardo alla vita e alla carriera dell’attrice americana


Il suo aspetto solare e l'atteggiamento autoironico ne hanno fatto una stella della commedia, ma si è messa alla prova con successo anche in ruoli più drammatici: dopo una lunga assenza, ora sta per fare il suo ritorno sugli schermi con un nuovo progetto, il 30 Agosto facciamo gli auguri a Cameron Diaz.

Cameron Diaz nasce il 30 Agosto del 1972 a San Diego, in California, in una famiglia di origini cubane per parte di padre (come rivela il cognome) e di ascendenza inglese e tedesca per parte di madre. Da adolescente Cameron inizia a fare la modella, firmando un contratto con la prestigiosa agenzia Élite.

I primi passi nel mondo del cinema

È proprio un agente della Élite a raccomandare il nome di un’allora ventunenne Cameron Diaz ai produttori del film The Mask-Da zero a mito (1994): la pellicola è un enorme successo, e anche grazie alla performance di un mito della commedia come Jim Carrey, lancia alla grande la carriera di Cameron, che si impone rapidamente come il nuovo sex symbol hollywoodiano; all’innegabile bellezza, però, lei unisce uno spirito scanzonato e autoironico, che predilige una comicità anche molto fisica e slapstick.

La neo-attrice prosegue quindi la sua carriera con alcune pellicole indipendenti e poco viste, per lo più black comedies, come il corale Una cena quasi perfetta (1995), Due mariti per un matrimonio (1996) con Keanu Reeves, Acque profonde (1996) con Harvey Keitel, Una vita esagerata (1997) di Danny Boyle e con Ewan McGregor, il sentimentale Il senso dell’amore (1996), di e con Edward Burns e con Jennifer Aniston.

The Mask (1994) Trailer
The Mask (1994) Trailer

La consacrazione come attrice comica

Un film di svolta per la carriera di Cameron Diaz è Il matrimonio del mio migliore amico (1997), definito una delle commedie romantiche migliori di tutti i tempi; lei è la giovane Kimmy, la rivale in amore della protagonista Julia Roberts; riesce a tenere testa alla collega, già diva affermata, in un ruolo potenzialmente rischioso, che deve riuscire a conquistare le simpatie del pubblico.

My Best Friend's Wedding (1997) Trailer
My Best Friend's Wedding (1997) Trailer

Il ruolo che la consacra definitivamente è quello della protagonista in Tutti pazzi per Mary (1998), la commedia sboccata dei fratelli Farrelly, diventata subito un cult di cui ancora oggi si ricordano alcune scene (una su tutte, quella che ha a che fare con una certa pettinatura) e che fa ottenere all’attrice una nomination al Golden Globe.

There's Something About Mary (1998) Trailer
There's Something About Mary (1998) Trailer

Tra le sue commedie diventate di culto c’è anche La cosa più dolce (2002), storia piccante di tre amiche, anche questa contenente alcune scene demenzialmente memorabili, di cui Cameron è protagonista al fianco di Christina Applegate e Selma Blair.
In her shoes-Se fossi lei (2005) è invece una commedia familiare dai toni più dolceamari, sul rapporto fra due sorelle (lei e Toni Collette) a cui si aggiunge la nonna ritrovata Shirley MacLaine.
Ottiene un grande successo di pubblico L’amore non va in vacanza (2006), classica commedia romantica di Nancy Meyers che propone una doppia coppia, con Cameron che riveste i panni di una montatrice di trailer dal cuore spezzato che, durante le vacanze natalizie, decide di scambiare la propria casa per un cottage nella campagna inglese, con un cast di star che propone anche Kate Winslet, Jude Law e Jack Black; resta nel genere commedia romantica con Notte brava a Las Vegas (2008), di cui è protagonista con Ashton Kutcher, anche questa uscita con un gran successo di pubblico, ma meno di critica, mentre ottiene risultati più modesti la commedia corale Che cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), basata sull’omonima serie di manuali dedicati alla gravidanza, in cui lei è una ballerina e personaggio televisivo che scopre a sorpresa di essere incinta.
L’attrice affianca poi Colin Firth nella crime comedy Gambit-Una truffa a regola d’arte (2012), remake di un film degli anni ’60 che da noi ha avuto un’uscita cinematografica, ma ad esempio negli USA non è mai arrivato in sala.
La Diaz è poi protagonista di alcune commedie più pepate e politicamente scorrette come Bad Teacher-Una cattiva maestra (2011), Tutte contro lui-The other woman (2014), e Sex Tape-Finiti in rete (2014).

Che Cosa Aspettarsi Quando Si Aspetta - Trailer
Che Cosa Aspettarsi Quando Si Aspetta - Trailer

Cameron Diaz e i ruoli d’azione

Non mancano, nella carriera di Cameron Diaz, i film d’azione in cui dà sfogo alla sua verve fisica: l’attrice è una delle protagoniste, insieme a Drew Barrymore e a Lucy Liu, del film Charlie’s angels (2000), che porta al cinema l’omonima e popolarissima serie tv anni ’70; il film è un grande successo commerciale, generando anche un sequel, Charlie’s angels-Più che mai (2003), nonostante la critica non apprezzi particolarmente; si era parlato anche di un terzo film, che però poi è stato cancellato definitivamente, optando invece, come sappiamo, per un reboot.
La Diaz affianca poi Tom Cruise nella commedia action Innocenti bugie (2010), ed è nel cast di The green hornet (2011) con Seth Rogen, che riprende il personaggio del supereroe improvvisato Il calabrone verde già protagonista di programmi radio, tv e fumetti.

Charlie's Angels (2000) Trailer
Charlie's Angels (2000) Trailer

Le interpretazioni da attrice drammatica

Nonostante quindi sia generalmente associata alle commedie, Cameron Diaz si è fatta apprezzare spesso anche in ruoli più seri e drammatici: tecnicamente Essere John Malkovich (1999) di Spike Jonze è piuttosto una pellicola grottesca e surreale, ma lei, nel ruolo della moglie di John Cusack, appare quasi irriconoscibile nel film, accettando di stravolgere e mascherare il proprio aspetto, guadagnando così anche una nomination al Golden Globe; la Diaz è poi diretta da Oliver Stone nel dramma sullo sport Ogni maledetta domenica (1999), nel ruolo della giovane proprietaria di una squadra di football americano, ed è fra le protagoniste del dramma corale tutto al femminile Le cose che so di lei (2000). Uno dei suoi film meno noti è Verità apparente (2001), un dramma dai toni gialli in cui lei è il personaggio attorno al quale ruota tutta la trama, una ragazza scomparsa misteriosamente durante un viaggio, sulle cui tracce la sorella minore parte alla ricerca di risposte. Cameron ha poi un ruolo secondario ma importante, che le fa guadagnare una nuova nomination al Golden Globe, in Vanilla Sky (2001) al fianco di Tom Cruise, film dall’accoglienza contrastante ma dal buon successo di pubblico. Un’altra nomination al Golden Globe arriva per il ruolo della ladra Jenny nell’epico Gangs of New York (2002) di Martin Scorsese, epopea sulla nascita della moderna New York in cui il suo personaggio è conteso dai due antagonisti Leonardo DiCaprio e Daniel Day-Lewis. Tra i suoi film più drammatici c’è La custode di mia sorella (2009), storia familiare in cui interpreta la mamma di una ragazzina affetta da leucemia, mentre si avventura nel genere thriller psicologico con The Box (2009) al fianco di James Marsden, tratto da un racconto di fantascienza di Richard Matheson, che però ottiene modesti risultati. Ha un’accoglienza inferiore alle previsioni, soprattutto visti i grandi nomi coinvolti, il crime thriller The Counselor – Il procuratore (2013) di Ridley Scott, scritto da Cormac McCarthy e con un cast stellare.

Ultimi progetti

Dopo il musical Annie – La felicità è contagiosa (2014), in cui recita al fianco di Jamie Foxx, nel 2014 la Diaz annuncia di volersi prendere una pausa dal lavoro, stanca per i troppi viaggi, e di lì a qualche tempo cominciano a diffondersi voci su una sua decisione di andare in “pensione”; negli anni successivi, dunque, Cameron si dedica ad altri progetti, ad esempio pubblicando un paio di libri sull’accettazione del proprio corpo e l’invecchiamento, lanciando una linea di vino organico, e occupandosi della propria famiglia, con l’arrivo della sua prima figlia. È proprio Jamie Foxx, però, a convincerla a tornare davanti alla cinepresa per la commedia Back in action, che sarà distribuita da Netflix, e che vede nel cast anche Glenn Close: le riprese del film sono state però funestate da una serie di problemi produttivi, in ultimo il ricovero dello stesso Foxx in ospedale per una ancora non meglio specificata emergenza medica.

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