Il destino di tre personaggi presi nel turbine di un mondo pieno di sfiducia, di fede, di paure, di desideri e di ambizioni.
Il film Planetarium di Rebecca Zlotowski con Natalie Portman arriva nei cinema italiani il 13 aprile, distribuito da Officine Ubu. La pellicola è stata presentata lo scorso settembre al Festival del Cinema di Venezia 73, Film fuori concorso. Al fianco della Portman, Lily-Rose Depp, figlia d'arte di Johnny Depp e Vanessa Paradis, giovanissima e già icona di stile a livello internazionale, Emmanuel Salinger e Louis Garrel.
Kate, Laura e Korben si incontrano nella Parigi notturna degli anni Trenta, in un mondo che si sta inasprendo: a chi, a che cosa credere? Le due giovani sono spiritiste, l'uomo è un produttore cinematografico. Quanto è importante il cinema come strumento di conoscenza, sia di sé che degli altri? Che cosa hanno da dirci i fantasmi? Contro chi vogliono metterci in guardia?
Ispirato alla vera storia delle sorelle Fox, inventrici dello spiritismo, il film racconta l'incontro di due sorelle medium americane con un noto produttore cinematografico francese durante una seduta spiritica in un locale parigino. Il regista con questo film racconta il destino di questi tre personaggi presi nel turbine di un mondo pieno di sfiducia, di fede, di paure, di desideri e di ambizioni, talvolta contradditorie, un mondo come il nostro nel quale non sappiamo mai che cosa stia per cambiare.
La proposta del produttore di girare un film sui fantasmi, con l'ambizione di riprodurre realmente sullo schermo la presenza di spiriti, spinge i tre protagonisti a creare un legame intimo fra loro e a esplorare la dimensione più profonda e nascosta di se stessi. "Vorrei che Planetarium raccontasse che non siamo mai consci dei nostri stessi segreti" ha dichiarato la regista.
Tra sogno e realtà, visioni e suggestioni, ambientato in una Parigi di fine anni 30, il film apre una riflessione sul bisogno dell'uomo di trovare una risposta ai segreti del passato, al mistero che avvolge l'esistenza, un tentativo di far luce sugli aspetti più oscuri e inafferrabili della vita, anche attraverso il cinema che offre la possibilità di andare oltre la realtà.
Rebecca Zlotowski, dopo Belle Épine, porta nuovamente in scena due figure di donne fuori dagli schemi, avvolte dal mistero, con una vita libera e indipendente. E per farlo sceglie due attrici carismatiche: "C'è una grande espressività nella recitazione di Natalie – racconta la regista. La sua personalità è già una dichiarazione di forza, di decisione sul proprio destino, che è servita al personaggio di Laura. Per quanto riguarda il personaggio di Kate cercavamo una giovane attrice capace di farci credere di "comunicare" con i fantasmi. Mi piaceva tutto della sua immagine, un corpo di una finezza inaudita con un viso particolare, gracile e curioso, insensibile alle smancerie; sono molto contenta che la costruzione di questa sorellanza fittizia abbia funzionato così bene".
"Il film si è rivelato estremamente potente per me" racconta Natalie Portman. "L'idea sublime, irragionevole che si possa continuare a comunicare con il passato, che si possa parlare ai nostri defunti… questo mi tocca profondamente… Ciò che amo di più in Planetarium è questa dimensione spirituale".
"Il personaggio di Kate mi ha toccata" dichiara Lily-Rose Depp, "molti dei tratti della sua personalità risuonavano in me. Ho un lato gioioso, solare, ma ho anche, come lei, un lato più chiuso e timido, nel mio mondo. Interpretare una medium mi ispirava, è una cosa intensa. Nemmeno io sono completamente razionale, amo l'idea che alcuni spiriti restino con noi dopo la loro morte".
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