Piracy Shield 2.0, in arrivo la nuova piattaforma che metterà ko sia Iptv che Pezzotto
La nuova piattaforma Piracy Shield 2.0 sarà in grado di eliminare le criticità e i limiti della precedente piattaforma Ormai la guerra dichiarata contro la pirateria in rete da parte delle istituzioni italiane è entrata nel vivo. Gli esperti del settore stanno studiando strategie sempre più sofisticate per stanare chi viola le regole, come ha […]
di Marco Antonio / 17.06.2024
La nuova piattaforma Piracy Shield 2.0 sarà in grado di eliminare le criticità e i limiti della precedente piattaforma
Ormai la guerra dichiarata contro la pirateria in rete da parte delle istituzioni italiane è entrata nel vivo. Gli esperti del settore stanno studiando strategie sempre più sofisticate per stanare chi viola le regole, come ha avuto modo di spiegare qualche giorno fa il commissario di AGCOM, Massimiliano Capitanio, in occasione del Festival di Serie A a Parma.
La piattaforma attualmente in uso verrà modificata con strumenti sempre più performanti. E’ infatti in via di realizzazione la piattaforma Piracy Shield 2.0, che sarà implementata con nuove funzionalità che colmeranno quelle lacune dell’attuale sistema, per mettere in “fuori gioco” sia IPTV che Pezzotto.
Le potenzialità della nuova piattaforma
Nonostante l’attuale piattaforma abbia già dato risultati confortanti, come ha avuto modo di spiegare lo stesso Capitanio, l’eccessiva mole di dati che ha dovuto gestire, ha messo in evidenza alcune carenze che erano preventivabili. La notevole quantità di segnalazioni sta creando timeout ritenuti insostenibili dall’Agcom. Ecco perchè le istituzioni stanno lavorando alacremente ad una nuova fase che prevederà l’introduzione di una nuova piattaforma entro fine anno.
Già da diversi mesi è allo studio una piattaforma alternativa sulla base dell’attuale, per eliminare alcuni limiti emersi di recente. Secondo le stime degli esperti, la nuova Piracy Shield, dovrebbe entrare a regime già entro la fine di questo anno. Già da alcuni mesi, la saturazione di Piracy Shield, aveva indotto AGCOM a riflettere sul funzionamento della piattaforma. In occasione di un dibattito pubblico organizzato da Calcio e Finanza, Capitanio aveva avuto modo di elogiare il grande lavoro svolto da Piracy Shield nella neutralizzazione dei grandi flussi illegali nel giro di pochi minuti.
E’ vero che molti siti web sono stati messi fuori causa per sbaglio, ma il vero limite dell’attuale piattaforma riguarda soprattutto la gestione degli operatori. Piracy Shield era infatti stata progettata per gestire tra 60 e 70 operatori in contemporanea, a fronte delle immense richieste provenienti da 300 operatori. Con l’introduzione di Piracy Shield 2.0, si potrà gestire senza criticità e senza intoppi la grande mole di lavoro e il meccanismo delle sanzioni.
Il protocollo siglato da Agcom per irrogare sanzioni automatiche
A riguardo, Capitanio ha ricordato il protocollo siglato tra AGCOM, Procure e Guardia di Finanza creato ad hoc per condividere rapidamente le informazioni degli utenti e irrogare le multe in modo del tutto automatico agli utenti che trasgrediscono le regole. Al momento questo protocollo rimane sulla carta, ma non vi sono i presupposti per poterlo attuare concretamente. Le istituzioni, con l’introduzione della nuova piattaforma, sperano di poterlo applicare in maniera proficua per assicurarsi che i pirati possano essere stanati e puniti a dovere in modo tempestivo.