

Per quale motivo si chiama ‘Canale5’? Ecco perché è stato deciso questo nome
Sapete perché Canale5 si chiama proprio così? Ecco cosa si nasconde dietro la scelta di questo nome particolare.
di Lucio Annunziata / 09.09.2023
Sapete perché Canale5 si chiama così? Il suo nome non è stato scelto a caso. Ecco perché uno dei canali più visti di Mediaset ha ricevuto proprio questo nome.
Canale 5, la storia della rete Mediaset più vista
Oggi Canale5 non ha più nulla da invidiare alla vecchia Rai. Ormai ha il suo fedele pubblico e i fan più fedeli del programma riescono sempre a fargli fare ascolti record soprattutto con la messa in onda di programmi che il pubblico ama ancora come il primo giorno.
Questa rete è nata nel 1980 dall’unione di cinque emittenti tutte provenienti dal Nord Italia. La rete, negli ultimi anni, ha comprato i diritti per la trasmissione di programmi di successo e ha assunto alla sua corte conduttori televisivi italiani di grande pregio per accalappiare il maggior numero di pubblico possibile.
Canale5 è arrivata a raggiungere il successo nazionale però solo negli anni ’80 e ’90. La rete antenata di questo canale si chiamava Telemilanocavo e apparve in TV per la prima volta negli anni ’70. La differenza l’ha fatta l’ex Presidente del Consiglio, all’epoca solo grande imprenditore, Silvio Berlusconi che ribattezza la rete Telemilano58. Canale 5 sorge ufficialmente solo negli anni ’80: dall’unione di Telemilano58, TeleEmiliaRomagna, TeleTorino, VideoVeneto e A&G Television.
La crescita di Canale5 e il successo nazionale
Con l’acquisto dei diritti della serie televisiva Dallas, molto seguita in Rai, Canale 5 allarga il suo bacino di utenza. Nell’84, infatti, arriva la legge tanto attesa per le emittenti private: il diritto di poter trasmettere in tutte le regioni. Dopo Dallas, arrivano su Canale 5 anche personaggi di grande importanza per la Televisione del tempo: Loretta Goggi, Corrado e anche il grande Mike Bongiorno, che lascia la Rai dopo tantissimi anni di collaborazione.
Anche due celebri volti Rai finiscono alla corte di Berlusconi, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello e il grandissimo conduttore, di recente scomparso, Maurizio Costanzo. Con la trasmissione su territorio nazionale, i contenuti cominciarono ad essere meno locali e più di interesse collettivo.
Furono acquisti i diritti di film internazionali e serie televisive popolari. Arriva anche un programma di grande successo, che ancora oggi in molti ricordano: Ok il prezzo è giusto condotto da Iva Zanicchi, arriva poi anche Telemike con Bongiorno e un programma che ha fatto la storia della rete del biscione, La Ruota della Fortuna.
Anche le soap iniziano a guadagnarsi il loro spazio, una delle più viste al tempo, infatti, era la soap opera Sentieri. Arriva nel ’90 la legge che permette la diretta alle reti private e solo allora inizia uno dei programmi più visti dai giovani del tempo, Non è la Rai condotto da Enrica Bonaccorti e diretto dal mitico Gianni Boncompagni. Anche Buona Domenica inizia in quegli anni e con esse l’ascesa inarrestabile di Canale 5.