Patti Smith al Giffoni 2012
La sacerdotessa del rock Patti Smith è stata oggi protagonista della masterclass al Giffoni Film Festival con i giovani giurati della manifestazione, emozionata per la calorosissima accoglienza avuta. "Se avessi saputo che questo era un incontro così importante, mi sarei pettinata. Sono io ad essere onorata di parlare con voi" ha risposto l'artista ai molti […]
di Redazione / 19.07.2012
La sacerdotessa del rock Patti Smith è stata oggi protagonista della masterclass al Giffoni Film Festival con i giovani giurati della manifestazione, emozionata per la calorosissima accoglienza avuta.
"Se avessi saputo che questo era un incontro così importante, mi sarei pettinata. Sono io ad essere onorata di parlare con voi"
ha risposto l'artista ai molti complimenti ricevuti dai ragazzi. Nel corso della masterclass Patti Smith si è confrontata con i giovani partecipanti su vari ambiti,
"Mia figlia ha più o meno la vostra età ed è la mia più grande maestra, ma possiamo imparare molto da chiunque si trovi vicino a noi. Ho vissuto 50 anni di rock, prima avevo un atteggiamento più fisico nei confronti della musica. Non penso oggi siano cambiate le emozioni nei suoi confronti, forse è cambiato l'atteggiamento verso di lei. Oggi si fa una musica più sofisticata, si fa musica per fare soldi, per dire qualcosa".
E, a proposito del rapporto di Smith con la religione ha detto,
"Credo in un ordine più alto e rispetto tutte le religioni, anche se non sono una religiosa in senso stretto. Avevo una foto di Papa Luciani, era una persone molto sensibile, estremamente spirituale, avrebbe potuto cambiare l'ordine delle cose del mondo. E' vero, nel 1978 ero a Bologna, c'erano 50.000 persone, e tantissimi poliziotti armati. Era un'immagine scioccante. Non sapevo cosa sarebbe potuto succedere, l'unica cosa che potevo fare in quel momento era pregare, mi sono inginocchiata ed ho pregato".
Patti Smith si è poi raccontata su come sono nati alcuni suoi brani dell'ultimo album "Banga".
"Il brano "Constantine's Dream", è nato ad Arezzo, ho studiato moltissimo l'affresco di Piero della Francesca e la vita di San Francesco. Mentre il brano "Seneca" è stato composto mentre ero sulla Costa Concordia, ospite di Jean-Luc Godard. Suo figlio è mio figlioccio, "Seneca" l'ho scritto per lui."
Patti Smith ha poi parlato di Janis Joplin,
"Cosa penso di Janis Joplin? Ho avuto il privilegio di vedere le sue grandi performance. Aveva una fortissima energia, ma era una persona molto triste, autodistruttiva, beveva tanto. Io, al contrario, sono più grintosa, non mi sento molto vicina a lei".
Patti Smith, infine, a chiusura della masterclass con i ragazzi di Giffoni, ha parlato del Bel Paese:
"Amo l'Italia, forse i miei più bei concerti li ho fatti qui, avete uno spessore culturale profondo, penso a Giotto, mi affascina questo vostro immaginario cristiano ricchissimo di Santi, ottimo cibo, una grande storia cinematografica, Totò, grandi opere letterarie, e poi uno dei miei racconti preferiti è "Pinocchio"".