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Paolo Ruffini a Giffoni53: ‘teatro autentico metaverso della realtà’


Durante la sua partecipazione al Giffoni Film Festival 2023, Paolo Ruffini ha dichiarato che il teatro è il vero metaverso della realtà, altro che TikTok. Ecco le sue parole.

In questi giorni, a Giffoni Valle Piana, si sta tenendo la cinquantatreesima edizione del Giffoni Film Festival, uno dei festival cinematografici più importanti d’Italia di caratura internazionale che è rivolto ad un pubblico di ragazzi e adolescenti ma che negli ultimi anni ha aperto le sue porte anche a chi ha superato un certo limite di età. Oltre ad essere mostrate anteprime nazionali e internazionale che verranno giudicate da una giuria di juniors, nel corso delle giornate vengono anche fatti degli incontri con attori e registi sia del nostro Paese che del mondo del cinema e della televisione internazionale. In questi giorni c’è stata la presenza di Carlo Verdone affiancato da Lodovica Marino e Sangiovanni per la presentazione della seconda stagione di Vita Da Carlo, Sergio Castellitto e Valerio Lundini che hanno presentato il film Il più bel secolo della mia vita e ancora l’attore e star di Mare Fuori, Giacomo Giorgio che ha parlato dei suoi prossimi progetti futuri e la cantautrice Angelina Mango che si è esibita in un concerto delle sue canzoni.

Paolo Ruffini al Giffoni53 ammette che il teatro è il vero metaverso della realtà

Tra gli altri ospiti del Giffoni53 c’è stato anche l’attore e regista Paolo Ruffini, che ha debuttato nel mondo dello spettacolo prendendo parte ad alcuni spot televisivi di alcuni snack molto famosi per poi partecipare alla pellicola Ovosodo e diventare autore di alcune rassegne cinematografiche ed eventi grazie alla sua casa di produzione Nido del Cuculo. Con il passare degli anni, diventa volto di Mtv per poi collaborare con la Rai ed entrare a far parte del mondo cinematografico in ruoli comici per poi dedicarsi a programmi come Colorado fino a tornare alla sua prima passione il teatro presentando spettacoli di carattere sociale legati alla questione dell’Alzheimer e producendo uno spettacolo che coinvolge alcuni attori affetti da sindrome di down.

Durante un workshop da lui tenuto all’interno della Sala Verde del Multimedia Valley, Paolo Ruffini, nel corso del Giffoni Film Festival 2023, ha dichiarato di essere uno spettatore del cinema e di amare la dilatazione orizzontale in quanto permette all’immagine di ammirarla perdendosi dentro. Continuando su questo concetto, ha invitato tutti quanti, giovani e meno giovani, a pensare in orizzontale e proprio per questo ha dichiarato che il cinema, facendolo, è un grande sogno ad occhi aperti proprio perché l’uomo sogna in orizzontale.

Tra qualche anno? Il teatro resterà, TikTok forse no

Continuando, l’attore ha spiegato che non ha una risposta che spiega come gli vengano le idee ma ha fatto una precisazione su quello che ci sarà tra un paio di anni. Ruffini ha spiegato che non sa se Tik Tok e altri nuovi strumenti di comunicazione saranno presenti ma quello di cui è certo è che il teatro ci sarà ancora e ci sarà per sempre. Questo perché il teatro, è, secondo lui, il vero e autentico metaverso della realtà, dove si possono vedere situazioni in cui tutti ci ritroviamo e si può interagire con l’attore anche se posto a una determinata distanza da noi.

Infine, Ruffini ha fatto una critica al cinema italiano, invitando i suoi colleghi registi a trovare un po’ di fantasia affermando che solitamente nel nostro Paese si tende a produrre remake di pellicole già note in altri Paesi invece che produrre nuove idee di cui invece il cinema italiano ha bisogno.

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